Tre cose che abbiamo capito dalla 6° giornata di Serie A

E’ stata una giornata ricca di polemiche quella che è andata in archivio ieri con il posticipo vinto dalla Roma sul campo dell’Empoli.

Milan e Napoli- che si sfideranno domenica sera al Meazza- sono in testa insieme all’Atalanta, mentre in quarta posizione è l’Udinese ad affiancare i giallorossi di Mourinho.

Andiamo a vedere quali sono i nostri tre spunti sulla 6° giornata di Serie A:

Il VAR fa sempre più discutere, ma ormai è una necessità

A Torino, nel finale di Juventus-Salernitana è successo di tutto.

Con i campani in vantaggio per 2-1, i bianconeri prima pareggiano con Bonucci su rigore a tempo scaduto, poi, alla fine del recupero, Milik segna di testa il gol dell’incredibile rimonta della Juve.

L’attaccante polacco si toglie la maglia per festeggiare e viene espulso (doppia ammonizione), ma appena dopo scoppia il caos. L’arbitro Marcenaro viene chiamato al VAR per un possibile fuorigioco di Bonucci sul gol di Milik. In effetti il capitano bianconero sembra al di là di tutti, anche se non interferisce direttamente nel gol, ma a fine serata spunta un’immagine di Sky dove si vede Candreva vicino al corner che tiene in gioco tutti, e quindi il gol sarebbe stato da convalidare.

L’AIA si giustifica dicendo che nella sede VAR di Lissone non avevano a disposizione quell’immagine mostrata da Sky, così che le polemiche si sono ancora più rinfocolate.

Candreva, cerchiato di rosso in basso a sinistra, sembra tenere in gioco tutti

A questo errore clamoroso vanno aggiunti i due rigori richiesti dal Lecce contro il Monza, a quello reclamato dalla Sampdoria con il Milan, e alle proteste della Fiorentina per il secondo gol del Bologna (fallo di Kasius su Quarta).

E’ stata una giornata nera per gli arbitri, ma il problema non è la VAR, ma come al solito il saperla usare al meglio, invece continuiamo ad assistere a chiamate “soggettive” alla tecnologia.

Se gli arbitri non hanno ben chiaro il regolamento, difficile che possa essere chiaro per giocatori e dirigenti.

Per la Fiorentina si può già parlare di crisi?

Al di là del possibile annullamento del gol di Arnautovic per il fallo di Kasius su Quarta ad inizio azione, la Fiorentina ci ha fatto davvero una brutta impressione a Bologna.

Dopo 6 giornate di campionato, la squadra di Italiano ha soltanto 6 punti in classifica, frutto di una vittoria con la Cremonese arrivata per un clamoroso errore di Radu nel finale, 3 pareggi e 2 sconfitte.

I viola faticano tremendamente a segnare (solo 5 gol in 6 uscite), e hanno già subito 6 reti in questa Serie A. Con i rossoblù, nel secondo tempo, sembrava quasi che alla squadra di casa bastasse buttare la palla oltre la linea difensiva viola per essere pericolosa, e i due gol del Bologna sono arrivati su errori clamorosi della difesa di Italiano.

Al brutto avvio in campionato, va aggiunto il pareggio interno con il Riga in Conference League, risultato che già complica il passaggio alla fase successiva.

L’Udinese è la sorpresa di questo inizio stagione

Se la Fiorentina sta deludendo, la squadra di Sottil è invece quella che finora è andata al di là delle aspettative.

Tredici punti in classifica, frutto di 4 vittorie, un pareggio e una sconfitta, con l’unica battuta d’arresto arrivata a Milano all’esordio contro i campioni d’Italia.

L’Udinese arriva dal 3-1 in casa del Sassuolo, e una settimana fa aveva battuto nettamente la Roma al Friuli per 4-0.

Domenica a Udine arriva l’Inter, e per i nerazzurri sarà un test davvero importante.

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