La nostra Top 11 del Mondiale 2022

Finiti i Mondiali 2022, è tempo di tirare le somme.

Dopo aver celebrato la vittoria dell’Argentina, e aver assistito alla finale dei Mondiali più bella di sempre, vogliamo andare a stilare la nostra top 11 di Qatar 2022. Le esclusioni che faremo saranno sicuramente eccellenti, ma questa è ovviamente una scelta soggettiva, che si basa però su dati oggettivi. Schiereremo il nostro 11 con il 4-3-3:

Portiere:

Bounou (Marocco)

Dobbiamo dire che siamo stati in bilico fra la scelta dell’estremo difensore marocchino e Emiliano Martinez, decisivo in finale con la parata di piede su Kolo Mouani, e decisivo anche ai rigori sia con l’Olanda che con la Francia. Bounou ha disputato però un Mondiale eccezionale, estremo baluardo di una difesa marocchina che ha subito solo un gol fino alla semifinale.

Difensori:

Achraf Hakimi (Marocco)

Abbiamo invece pochi dubbi sulla scelta del difensore di destra. Le qualità di Hakimi le conoscevamo già e le abbiamo apprezzate in Italia con la maglia dell’Inter, ma in nazionale sono state esaltate dall’intesa perfetta con Ziyech sulla fascia destra. Difensore dalla grande corsa e dall’ottima tecnica, Hakimi è davvero un top del ruolo.

Raphael Varane (Francia)

In difficoltà come tutto il reparto nella finale contro l’Argentina, ma Varane in semifinale è stato il leader della difesa quando è venuto a mancare Upamecano.

Sempre presente nel cuore della difesa di Deschamps, Varane è un difensore di esperienza e grande affidabilità.

Josko Gvardiol (Croazia)

La vera rivelazione di questo Mondiale, e ora anche il prezzo del suo cartellino salirà di conseguenza.

Gvardiol ha giocato tutto il Mondiale con una maschera protettiva che avrebbe potuto in qualche modo penalizzarlo, ma è sempre stato attento, perfetto e pulito negli interventi. Beffato solo da Messi in semifinale, ma questo per la sua giovane età glielo possiamo concedere.

Theo Hernandez (Francia)

Anche lui, come tutta la difesa francese, in grande difficoltà nel primo tempo della finale, e infatti Theo è stato sostituito assieme a Giroud prima dell’intervallo.

Theo però in questo Mondiale è entrato a freddo, in sostituzione del fratello Lucas dopo pochi minuti dell’esordio con l’Australia. Da lì le sue prestazioni sono andate in crescendo. Pur se con Deschamps gioca in posizione più difensiva rispetto l Milan, è stato lui a sbloccare la semifinale contro il Marocco.

Centrocampisti:

Antoine Griezmann (Francia)

Il miglior giocatore della Francia fino al finale, dove è letteralmente sparito, ed è stato sostituito da Deschamps.

Griezmann però ormai si è affermato come un giocatore utile in tutte le zone del campo. Bravo a impostare ma anche a contrastare, utile negli assist, ma decisivo anche per i ripiegamenti in difesa. Davvero un giocatore totale.

Sofyan Amrabat (Marocco)

Che fosse forte lo avevamo già capito vedendolo giocare con le maglie di Verona e Fiorentina, ma al Mondiale si è esaltato, ed è diventato il frangiflutti davanti alla difesa marocchina.

Il tecnico Regragui è stato bravo a sfruttare le sue doto di distruttore, ma anche di costruttore, perché la manovra del Marocco riparte sempre da Amrabat.

Luka Modric (Croazia)

L’eterno Modric. Avrà anche 37 anni, ma la sua intelligenza calcistica non tramonta mai.

Giocatore essenziale per il centrocampo della Croazia, Modric ha vinto il Pallone d’Oro dopo il secondo posto con la nazionale ai Mondiali 2018. Ora sarà meno dinamico di 4 anni fa, ma la sua capacità di occupare gli spazi e distribuire palloni in campo è davvero unica.

Attaccanti:

Julian Alvarez (Argentina)

Doveva essere un Mondiale vissuto dalla panchina per Julian Alvarez, ma la giovane stella del Manchester City ha “rubato” il posto al più esperto Lautaro Martinez già nella seconda partita del Mondiale e a fine torneo fa registrare ben 4 gol sul suo tabellino. Decisive le sue corse e i suoi rientri per non far sfiancare troppo Messi in copertura.

Lionel Messi (Argentina)

Il Re è stato incoronato. Messi aspettava solo questo, e ora, come Maradona, anche la Pulce ha coronato il suo sogno di condurre l’Argentina al titolo Mondiale.

Autore di 6 reti (4 su rigore), la Pulce è stata decisiva anche con gli assist, e soprattutto con il gol al Messico, che ha fatto svoltare la storia dell’Argentina in questo torneo.

Kylian Mbappè (Francia)

Il capocannoniere del Mondiale con 8 reti, Mbappè si è acceso a sprazzi in Qatar, ma quando si accendeva, diventava letteralmente imprendibile.

Autore di 3 gol in finale- come lui solo Geoff Hurst nel 1966 con la maglia dell’Inghilterra- e con 13 gol ai Mondiali ha già raggiunto Pelè, e il fenomeno di Bondy ha solo 24 anni. Cosa aggiungere di più?

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