La “partita della lattina”: Borussia Moenchengladbach-Inter del1971

Nella stagione 1970/71 l’Inter aveva vinto il suo 11° scudetto della storia in rimonta sui cugini del Milan, e lo aveva fatto con l’arrivo in panchina a stagione in corso di Giovanni Invernizzi (soprannominato “Robiolina”), che aveva sostituito Heriberto Herrera, poco tollerato dai giocatori.

La stagione seguente il presidente Ivanoe Fraizzoli aveva operato pochissimo sul mercato, convinto di avere in mano una squadra già molto forte, in grado di fare tanta strada anche in Coppa dei Campioni.

In effetti i nerazzurri, che tornavano in Coppa dei Campioni dopo 4 anni di assenza, di strada ne fecero parecchia in Europa, perdendo solo la finale di Rotterdam con il fortissimo Ajax, ma al secondo turno ci fu un episodio che fece discutere parecchio all’epoca, e ancora oggi viene ribattezzato “il caso della lattina”.

Il cammino dell’Inter nella Coppa dei Campioni 1971/72

Sedicesimi di finale:

Inter-AEK Atene 4-1

AEK Atene-Inter 2-3

Ottavi di finale:

Inter-Borussia Moenchengladbach 4-2

Borussia-Moenchengladbach-Inter 0-0 *ripetizione

Quarti di finale:

Inter-Standard Liegi 1-0

Standard Liegi-Inter 2-1

Semifinali:

Inter-Celtic 0-0

Celtic-Inter 0-0 (4-5 dopo i calci di rigore)

Finale:

Ajax-Inter 2-0

La partita della lattina a Moenchengladbach

Nella lista delle partite sopra, “la partita della lattina” non appare, perché a termine di regolamento non si è mai giocata, anzi, è entrata comunque nella storia perché era la prima volta che l’UEFA consentiva la ripetizione di una partita per incidenti da parte del pubblico.

Andiamo però con ordine, e proviamo ad esporre i fatti. Il 20 ottobre 1971, l’Inter è ospite del Borussia Moenchengladbach per l’andata degli ottavi di Coppa dei Campioni nel piccolo stadio Bökelberg, tana quasi inespugnabile dei “Puledri”, come vengono chiamati i borussiani.

L’Inter di Invernizzi si sente molto forte, e prende un po’ sottogamba questo avversario che in Europa si sta facendo un nome, ma non è ancora una grande squadra.

Sono infatti i padroni di casa ad andare in vantaggio dopo 7 minuti con Heynckes- futuro allenatore del Bayern che vinse il Triplete nel 2013- ma subito dopo pareggia Boninsegna. Non passano che due minuti, e i tedeschi sono di nuovo avanti con le Fevre.

A questo punto succede il fattaccio. Boninsegna si avvia verso la bandierina per battere un corner, e a quel punto viene colpito in testa da una lattina di Coca Cola. Si scatena il parapiglia, con i giocatori tedeschi che cercano di nascondere il corpo del reato e accusano gli italiani di simulazione, mentre gli interisti assediano inferociti l’arbitro olandese Dorpmans, che cerca di riportare la calma in campo. Visto che la lattina incriminata era stata fatta sparire dai tedeschi, Sandro Mazzola si rivolge a due tifosi italiani dietro le transenne, e si fa consegnare una lattina di Coca Cola identica da poter consegnare all’arbitro.

La partita comunque riprende, con l’Inter convinta di avere partita vinta a tavolino, mentre il Moenchenglandabch carica a testa bassa furioso, e alla fine rifila 7 reti ai nerazzurri. Risultato finale della partita di andata quindi, 7-1 a favore dei padroni di casa.

I gol del Borussia Moenchengladbach il 20 ottobre 1971

Un punteggio che non sembra lasciare speranze in vista del ritorno, ma l’avvocato Peppino Prisco si mette al lavoro con l’UEFA, e chiede se non la vittoria a tavolino, quantomeno la ripetizione della partita.

Nel frattempo, il 3 novembre 1971, si disputa la partita di ritorno a San Siro, che però a quel punto diventa la partita di andata, che i nerazzurri vincono per 4-2 con le reti di Bellugi, Boninsegna, Jair e Ghio, mentre per i tedeschi vanno in gol le Fevre e Wittkamp.

L’UEFA alla fine decide di rigiocare l’andata- che a quel punto è invece la gara di ritorno- ma non a Bökelberg, bensì sul neutro di Berlino, dove l’Inter riesce a strappare uno 0-0, grazie anche a una splendida prestazione di Ivano Bordon, che para anche un rigore a Sieloff.

Le polemiche andarono avanti per anni, con i tedeschi che hanno sempre accusato Boninsegna di aver simulato, perché la lattina lanciata dagli spalti era vuota, e non avrebbe creato nessun scompenso all’attaccante nerazzurro.

La lattina incriminata che fine ha fatto però? Pare che l’arbitro Dorpmans conservò quella lattina lanciata dagli spalti- ma non si sa se quella che colpì Boninsegna, che i tedeschi però pare abbiano fatto sparire, oppure quella che gli è stata poi consegnata da Mazzola- e ne ha poi fatto dono al Borussia Moenchengladbach solo nel 2012, e ora la stessa lattina fa bella mostra come oggetto di culto nel museo del club tedesco.

La formazione dell’Inter nella stagione 1971/72

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