I 7 campionissimi del ciclismo che hanno finora realizzato la doppietta Giro-Tour

Tadej Pogacar ha compiuto una vera e propria impresa nella seconda tappa del Giro d’Italia ad Oropa (in una maniera che ricordato la vittoria di Marco Pantani nel 1999 proprio al Santuario di Oropa al Giro) e lo sloveno ha confermato di essere il grande favorito per la corsa rosa, che corre per la prima volta in carriera.

Pogacar ha già vinto due volte il Tour de France (2020 e 2021), e in questo 2024 punta forte a una storica doppietta Giro-Tour, un qualcosa riuscito finora nella storia solo ai campioni assoluti del ciclismo.

Andiamo quindi a vedere chi sono questi 7 campioni a cui è riuscita la doppietta Giro d’Italia-Tour de France nella stessa stagione.

Fausto Coppi (1949 e 1952)

Il campionissimo per eccellenza, la doppietta Giro-Tour non la realizzò solo una volta, ma in ben due occasioni.

La prima fu nel 1949, anno in cui Coppi vinse anche la Milano-Sanremo e il Giro di Lombardia, e poi replicò nel 1952 con un’altra doppietta.  In totale Coppi riuscì a conquistare 5 volte il Giro d’Italia (la prima volta nel 1940 e l’ultima nel 1953), e trionfò anche due volte in Francia, proprio in quelle due occasioni nelle quali ha centrato la doppietta Giro-Tour.

Jacques Anquetil (1964)

Anquetil è stato uno dei corridori più forti e famosi di Francia, e anche uno dei più vincenti, visto che ha vinto per ben 5 volte il Tour de France.

Nel 1964 Anquetil ha centrato la doppietta Giro-Tour, entrando in questa ristretta cerchia di campionissimi. Anquetil è andato men bene nelle Classiche Monumento, visto che in carriera ha vinto solo la Liegi-Bastogne-Liegi del 1966, e non ha mai vinto il titolo mondiale, con il miglior risultato il secondo posto al Nurburgring in Germania nel 1966.

Eddy Merckx (1970, 1972, 1974)

Parliamo del “Cannibale”, forse il miglior corridore di tutti i tempi, e senz’altro il più vincente.

La doppietta Giro-Tour Merckx l’ha centrata ben 3 volte, e in totale ha vinto 5 volte il Giro d’Italia, 5 volte il Tour de France (di cui 4 consecutivamente fra il 1969 e il 1972), oltre a 7 Milano-Sanremo, 2 Giri delle Fiandre, 3 Parigi-Roubaix, 5 Liegi-Bastogne-Liegi e 2 Giri di Lombardia. In più, il “Cannibale” ha vinto anche 3 volte il titolo di campione del mondo. Un fenomeno inarrivabile, che non ha mai avuto eguali nel mondo del ciclismo moderno.

Bernard Hinault (1982 e 1985)

La Francia ha centrato la prima doppietta Giro-Tour con Anquetil, mentre la seconda volta è stata Hinault a conquistarla, in ben due occasioni.

Complessivamente Hinault ha vinto 3 volte il Giro d’Italia, ben 5 volte il Tour de France, a cui vanno aggiunte anche due Vuelta. Come Classiche il campione francese ha vinto la Parigi-Roubaix, la Liegi-Bastogne-Liegi (2 volte) e il Giro di Lombardia (anche questo in 2 occasioni). Hinault ha poi vinto anche il Mondiale su strada a Sallanches nel 1980.

Stephen Roche (1987)

Fra tutti questi grandi campioni che abbiamo citato finora, non dobbiamo dimenticare l’irlandese Roche, che ha ballato davvero per una sola stagione, ma che rientra in questa ristretta cerchia di fenomeni grazie alla doppietta Giro-Tour del 1987. Anno di grazie per l’irlandese, che a Villach in Austria ha battuto il nostro Moreno Argentina per un solo secondo al traguardo vincendo il titolo mondiale.

Miguel Indurain (1992 e 1993)

Il grande dominatore dei primi anni Novanta del secolo scorso è stato lo spagnolo Indurain, che ha centrato la doppietta Giro-Tour nel 1992 e 1993.

Indurain in quel periodo era imbattile nei grandi giri, e oltre ai due trionfi al Giro d’Italia, nella sua bacheca ha stipato anche 5 successi consecutivi al Tour, dal 1991 al 1995.

Marco Pantani (1998)

L’ultima impresa ce l’abbiamo ancora tutti negli occhi, e l’ha realizzata Marco Pantani nel 1998.

Dopo aver vinto al Giro, “il Pirata” si è ripetuto al Tour, dove un italiano non riusciva a trionfare dal 1965, dall’impresa compiuta da Felice Gimondi.

Pantani è stato un corridore che ha emozionato il pubblico, un campione che attaccava sempre in montagna anche nelle situazioni più difficili, ed è per questo che ancora oggi lo ricordiamo con piacere e con affetto.

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