Giro delle Fiandre 2023: sarà sempre sfida fra “i Tre Moschettieri”?

Dopo la Milano-Sanremo di due settimane fa, vinta da Mathieu Van der Poel, domenica 2 aprile è la volta del Giro delle Fiandre, la seconda Classica Monumento del calendario mondiale.

Questa corsa rappresenta una vera e propria festa nazionale in Belgio, con l’intera popolazione delle Fiandre che si riverserà nelle strade anche domenica per essere partecipe dell’evento. I ciclisti belgi hanno dominato finora l’albo d’oro del Giro delle Fiandre, vincendo in ben 69 occasioni- ma l’ultima risale al 2017 con Philippe Gilbert- mentre sono più distanti l’Olanda, con 12 successi, e l’Italia con 11- l’ultimo con Bettiol nel 2019, ma Alberto, causa febbre, non sarà al via in questa edizione.

Solo 6 corridori sono riusciti a conquistare per 3 volte il Giro delle Fiandre, e fra loro c’è anche un italiano, non per nulla soprannominato “il Leone delle Fiandre”:

  • Achielle Buysse (1940, 1941, 1943)
  • Fiorenzo Magni (1949, 1950, 1951)
  • Eric Leman (1970, 1972, 1973)
  • Johan Museeuw (1993, 1995, 1998)
  • Tom Boonen (2005, 2006, 2012)
  • Fabian Cancellara (2010, 2013, 2014)

I favoriti per il Giro delle Fiandre 2023

Sarà probabilmente una lotta a tre, come è stato recentemente nella E3 Saxo Bank Classic, vinta dal belga Wout Van Aert, davanti a Mathieu Van der Poel e Tadej Pogacar. Sono i tre moschettieri delle Classiche di Primavera, quelli che sono arrivati sul traguardo della Sanremo- insieme a Filippo Ganna- e quelli che partono come i grandi favoriti di questo Fiandre.

Mathieu Van der Poel (Paesi Bassi)

È il favorito numero uno, perché lui la Ronde l’ha già vinta due volte. La prima nel 2020 davanti al suo grande avversario Van Aert, e la seconda l’anno scorso, mentre nel 2021 è arrivato secondo dietro il danese Kasper Asgreen.

Alla Sanremo Van der Poel se n’è andato sul Poggio, e non l’hanno più ripreso, mentre alla E3 Saxo, i “tre tenori” sono arrivati in volata all’arrivo, e in quel caso i favori vanno a Van Aert.

Van Der Poel dovrà cercare quindi di vincerla prima la corsa, attaccare su qualche muro per mettere in difficoltà gli avversari, e provare a fare il vuoto prima dell’arrivo.

Wout Van Aert (Belgio)

È l’idolo di casa, quello che i belgi sperano di vedere all’arrivo con le braccia alzate. Van Aert non ha mai vinto il Fiandre, e nel 2020 si è classificato secondo dietro al suo grande rivale- anche nel ciclocorss- Van der Poel.

A Van Aert non dispiacerebbe la volata, perché sarebbe lui in quel caso ad avere la meglio sui due rivali, e nella corsa di domani sarà quello che avrà l’aiuto della squadra migliore, la Jumbo Visma, che lavorerà per portare al traguardo Van Aert. Wout ha dovuto saltare l’edizione dello scorso anno causa Covid, contratto pochi giorni prima del Fiandre, e quest’anno è più motivato che mai a vincere davanti al suo pubblico.

Tadej Pogacar (Slovenia)

Anche per Tadej sarebbe una prima volta al Fiandre, ma lo sloveno ha già messo in bacheca 2 Tour de France, 2 Giri di Lombardia, e una Liegi-Bastogne- Liegi, e quindi si sente pronto a portarsi a casa un altro Monumento.

Come per Van der Poel, anche Pogacar dovrà cercare di vincerlo prima degli ultimi kilometri questo Fiandre, quindi proverà a seminare gli avversari evitando la volata, e arrivare al traguardo da solo. Vincere alla Pogacar, insomma.

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