Bologna-Genoa: le sfide di ieri e di oggi

Bologna-Genoa non è solo una sfida fra due delle squadre rivelazione di questa Serie A, con gli emiliani che stanno addirittura lottando per un posto nella prossima Champions League, e i liguri che in casa hanno fermato sul pareggio Napoli, Juventus e Inter e hanno battuto la Roma, e in trasferta hanno già espugnato il campo della Lazio, ma è anche una grande rivalità che ci fa ritornare indietro di quasi cent’anni, quando lo scudetto si risolse fra polemiche e colpi di pistola.

Il Bologna di Thiago Motta arriva all’anticipo del venerdì sera da quinto in classifica, mentre la squadra di Alberto Giardino, a 20 punti e reduce dall’aver fermato l’Inter capolista a Marassi, per ora è lontana dalla zona pericolo.

Lo scudetto conteso della stagione 1924/25

Torniamo indietro di 100 anni, quando non esisteva ancora il girone unico in Italia- sarebbe stato introdotto con la stagione 1929/30- e Genoa e Bologna erano due grandi forze del calcio italiano.

I liguri avevano vinto lo scudetto l’anno precedente (il nono della loro storia) proprio nella doppia finale contro il Bologna, due partite che si erano portate dietro tante polemiche, anche se poi gli emiliani avevano dovuto battere il Savoia, campione del Centro-Sud per laurearsi campioni d’Italia, ma a quel tempo la disparità tecnica fra squadre del nord e del sud era molto ampia, così si sapeva già che chi avrebbe vinto il girone del Centro-Nord sarebbe stato virtualmente campione.

Bologna e Genoa si trovarono di fronte anche l’anno successivo, con i genoani che si imposero per 2-1 a Bologna il 25 maggio 1925, mentre i bolognesi vinsero con lo stesso punteggio sei giorni dopo sul campo del Genoa.

Fu necessario così uno spareggio, e da qui iniziarono le polemiche, che non si sono placate del tutto nemmeno oggi. A Milano, il 7 giugno sul campo di Viale Lombardia– che abitualmente ospitava le partite interne del Milan visto che San Siro sarebbe stato inaugurato solo l’anno seguente- il Genoa conduceva per 2-0 alla fine del primo tempo, ma al quarto d’ora della ripresa, il bolognese Muzzioli accorciò le distanze per i padroni di casa.

Non si è mai capito se la palla calciata da Muzzioli sia effettivamente mai entrata in rete, oppure sia stata spinta in rete dai tifosi felsinei, perché il caos a bordocampo era totale, e l’arbitro Giovanni Mauro più volte minacciò di sospendere la partita.

Fatto sta che Mauro, per paura anche della reazione del pubblico di entrambe le fazioni, concede il gol, e il Bologna a pochi minuti dalla fine perviene al pareggio grazie a Della Valle.

Si dovrebbero disputare i supplementari, ma i genoani si rifiutano di tornare in campo, dicendo che l’arbitro aveva comunicato loro che per lui la partita si è virtualmente conclusa su quell’episodio del gol annullato, perché poi è stato troppo il caos creato dal pubblico.

Fatto sta che a fine partita non arriva nessun referto da parte di Mauro che dica che la partita è vinta a tavolino dal Genoa, così che, fra lo stupore di tutto l’ambiente genoano, è necessario un nuovo spareggio che viene schedulato un mese dopo a Torino.

Quella di Corso Marsiglia è la partita delle pistole, o meglio, i colpi di pistola sibilano in stazione di Porta Nuova quando arrivano i tifosi delle due squadre, mentre sul campo lo spareggio finisce 1-1 dopo i tempi supplementari.

Siamo ormai in piena estate, e lo scudetto non è stato ancora assegnato. Per paura di nuovi incidenti, l’ultimo spareggio viene fissato per le 7 di mattina del 9 agosto a Torino a porte chiuse ma, vista la preoccupazione del prefetto torinese che impedisce lo svolgimento della partita per paura di ulteriori incidenti, la gara viene spostata a Milano, sempre di mattina prestissimo, e sempre senza farlo sapere alle tifoserie.

Bologna e Genoa scendono così in campo all’alba sul campo della Forza e Coraggio a Milano, e sono gli emiliani ad avere la meglio grazie ai gol di Pozzi e Perin, e conquistare così il loro primo e contestato scudetto della storia (dopo aver battuto l’Alba Roma nella finale contro la vincente del Centro-Sud).

Bologna-Genoa oggi

Il Bologna arriva a questa partita dopo i tre gol presi sabato scorso a Udine, ma la classifica continua a far sorridere Thiago Motta, che per questa partita dovrà fare a meno dello squalificato Ferguson.

Pochi problemi di formazione anche per Gilardino, che recupera anche Retegui, e l’attaccante della nazionale azzurra dovrebbe partire titolare al Dall’Ara assieme a Gudmundsson.

Le probabili formazioni di Bologna-Genoa

Bologna (4-3-3): Skorupski; Posch, Beukema, Calafiori, Kristiansen; Urbanski, Freuler, Aebischer; Orsolini, Zirkzee, Saelemaekers. All. Thiago Motta

Genoa (3-5-2): Martinez; Dragusin, Bani, De Winter; Sabelli, Malinovskyi, Badelj, Frendrup, Vasquez; Retegui, Gudmundsson. All. Gilardino

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