E se la Superlega la facesse l’UEFA?

Questa è una settimana importante per le squadre italiane nelle coppe europee, con alcuni scontri che potrebbero già indirizzare il loro futuro nel prosieguo delle competizioni.

Ieri però a sorpresa è arrivato un possibile scoop del quotidiano spagnolo “El Pais”, che è stato subito smentito dall’UEFA, ma che ha fatto parecchio discutere.

Secondo “El Pais” l’UEFA stessa starebbe pensando a una Superlega europea, anche se sarebbe diversa da quella proposta (e quasi imposta) dalle squadre ribelli che hanno tentato la scissione dal massimo organismo calcistico europeo nel 2021.

Andiamo a vedere di cosa si tratta.

Come sarebbe la Superlega dell’UEFA?

Il quotidiano spagnolo ha parlato di un progetto su cui l’UEFA starebbe lavorando a partire dalla stagione 2027/28, che sarebbe un vero e proprio campionato europeo.

Abolizione quindi di Champions, Europa e Conference League, e sostituzione delle attuali coppe con tre divisioni di 18 squadre ciascuna, con possibili promozione e retrocessioni. In pratica quello che già succede a livello di nazionali con la Nations League.

L’UEFA ha subito smentito questa boutade di “El Pais”, dicendo che a Nyon si sta lavorando sulla prossima Champions che partirà nella prossima stagione, e che non c’è nessun interesse di creare un campionato europeo, e soprattutto di andare ad occupare gli spazi del weekend, che l’UEFA vuole continuare a riservare ai campionati nazionali.

Appena si nomina il termine Superlega però, ormai da più parti si drizzano le orecchie, e lo avranno fatto anche Real Madrid, Barcellona e Juventus, le tre squadre rimaste fino alla fine nel progetto Superlega originario (anche se i bianconeri si sono defilati negli ultimi mesi), che sono ancora in attesa di una sentenza della Corte UE sul progetto Superlega, verdetto che a questo punto dovrebbe arrivare fra novembre e dicembre.

Cosa cambierà in effetti con la nuova Champions League nel 2024?

Se il progetto della Superlega UEFA non ha trovato conferme per ora, ciò che è certo è che la Champions League- m anche le altre due coppe europee- cambierà a partire dalla prossima stagione, con l’abbandono della fase a gruppi iniziale, e la sostituzione con un girone unico di 36 squadre.

Ovviamente non tutte le squadre si affronteranno fra di loro in questa prima fase, ma le 36 squadre verranno divise in 4 fasce di 9 squadre ciascuno in base al loro coefficiente individuale che verrà stabilito all’inizio della stagione. Ogni squadra giocherà 8 partite, 4 in casa e 4 in trasferta, e in linea teorica- ma ciò deve essere ancora confermato- in questa prima fase non è possibile che si affrontino squadre della stessa nazione.

La classifica però è unica, e la prima fase si disputa da settembre a gennaio (con le partite nel mese di gennaio, cade un altro tabù dell’UEFA, che mai in precedenza aveva fatto disputare le coppe nel primo mese dell’anno). Le prime 8 classificate della prima fase accedono direttamente agli ottavi di finale, mentre le squadre classificate dal 9° al 24° posto disputeranno i playoff per accedere agli ottavi, mentre le restanti saranno eliminate, e per loro sarà la fine della stagione europea nelle coppe, perché non è più prevista nessuna “retrocessione” in nessun’altra competizione.

Lo stesso format sarà replicato per Europa League e Conference League, che come la Champions, dagli ottavi di finale in poi ritroveranno l’eliminazione diretta fino alle finali, che come sempre, per ora, si disputeranno in gara unica in campo neutro.

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