Cosa deve fare la Juve con Pogba?

Tradizionalmente la sfida fra Juventus A e Juventus B è sempre stata organizzata a Villar Perosa, paesino della Val Chisone e residenza estiva della famiglia Agnelli, e veniva proprio intesa come la presentazione della rosa juventina per la stagione entrante proprio alla famiglia che da (quasi) sempre ha comandato la Juve.

Dopo essere saltata causa Covid negli ultimi anni, la sfida in famiglia della Juve ieri è stata organizzata alla Juventus Stadium, con ben 20.000 presenti, e con la squadra titolare che si è imposta sulla squadra Next Gen con il risultato di 8-0.

Applausi per tutti, anche per Kaio Jorge, che è tornato con una tripletta dopo l’infortunio che lo ha fermato a lungo, i soliti cori contro Lukaku, ma non c’è stato nessun riferimento a Paul Pogba, uno dei casi più spinosi dell’estate juventina, e un problema che il nuovo ds Giuntoli dovrà affrontare il prima possibile.

I numeri di Pogba nella stagione 2022/23

Paul Pogba, dopo la fortunata parentesi juventina fra il 2012 e il 2016- con il francese che a Torino ha vinto 4 scudetti e ha disputato una finale di Champions League- è tornato a Torino a parametro zero la scorsa estate, dopo aver rotto con il Manchester United.

Il “Polpo” però è arrivato alla Juve da infortunato, e praticamente lo è rimasto per tutta la stagione. I suoi numeri complessivi per il 2022/23 bianconero parlano di 108 minuti giocati in campionato (6 presenze e nessun gol), 42 minuti in Europa League con un assist, e solo 11 minuti in Coppa Italia.

Numeri così scarni a fronte di uno stipendio annuale che alla Juve pesa per 8 milioni a stagione più bonus, con un contratto che si protrarrà fino al 2026.

Per i bianconeri, alle prese con una stagione senza coppe e con una crisi finanziaria che è ben lontana dall’essere risolta, lo stipendio di Pogba pesa parecchio, e ai bianconeri non dispiacerebbe affatto liberarsi di una busta paga così pesante, che peserebbe per 24 milioni netti (48 lordi) ancora per altre tre stagioni.

Dopo una stagione così deludente, Pogba ad oggi non è ancora pronto. Con tutta probabilità salterà l’esordio di campionato a Udine e, come ha già ribadito più volte Massimiliano Allegri, non si sa bene quando potrà essere disponibile e reintegrato quindi in squadra.

Al tecnico bianconero non dispiacerebbe averlo anche part time, magari per 20 o 30 minuti a partita, perché con la sua classe Pogba ha dimostrato di poter essere decisivo anche così.

Dove potrebbe andare Pogba?

Al momento parliamo di un calciatore fermo da quasi due anni- se non per qualche scampolo di partita- e che guadagna 8 milioni di euro netti all’anno. Logico quindi che in Europa Pogba non abbia praticamente mercato, ma ce l’ha per il nuovo Eldorado del calcio, l’Arabia Saudita di questo calciomercato 2023.

Due squadre della Saudi Pro League, sia l’Al-Ittihad che l’Al Ahly (Pogba si è già recato a luglio a visitare le strutture sportive di queste due squadre), pare abbiano offerto al francese un contratto triennale per complessivi 150 milioni, in pratica 50 milioni di dollari all’anno.

Il centrocampista transalpino non ha però deciso per ora di lasciare il calcio europeo per quello arabo, così che la Juve rimane legata a un giocatore che potenzialmente potrebbe cambiare la sua stagione, ma che al momento rimane fermo ai box.

Ciò che pesa sono gli 8 milioni di euro all’anno da pagare al giocatore, stipendio pesante per una squadra che non disputa le coppe europee e che entro la fine di agosto dovrà arrivare a un accordo con Pogba per ridurre lo stipendio corrisposto, o fare in modo che il giocatore accetti le proposte arabe e liberi i bianconeri dagli emolumenti da versare per i prossimi anni.

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