Champions League: final four per finali e Supercoppa, e partite anche negli States

Con le riunioni di UEFA ed ECA (l’insieme dei club più importanti, capeggiati da Nasser Al Khelaifi, presidente del Paris Saint Germain) di questa setitmana, stanno prendendo forma novità importanti per la Champions League, e anche Europa e Conference League saranno coinvolte dai cambiamenti.

Una novità è già stata ufficializzata, mentre altre sono ancora allo studio, ma prenderanno probabilmente forma all’inizio della stagione 2024/25, quando entrerà in vigore anche il nuovo format della Champions League, che eliminerà la fase a gironi, sostituendola con un vero e proprio campionato europeo.

Andiamo a vedere più nel dettaglio le novità allo studio in questi giorni:

La Supercoppa Europea diventa un torneo a 4

La Supercoppa europea, dalla sua creazione nel 1973 fino all’estinzione della Coppa delle Coppe nel 1999, metteva di fronte i vincitori della Coppa dei Campioni, contro quelli che si erano assicurati la Coppa delle Coppe nella stagione precedente. Dal 2000, la vincente di Champions League (che nella denominazione ha sostituito la Coppa dei Campioni a partire dalla stagione 1992/93), ha poi sempre affrontato la vincente della Coppa UEFA (nel frattempo diventata a sua volta Europa League).

La sfida di Supercoppa si è giocata in sfida unica a partire dalla fine degli anni Novanta, con sedi differenti che si andavano ad alternare, e la partita è un po’ l’inizio ufficiale della stagione del calcio internazionale (anche se molti turni di qualificazione iniziano prima).

Dalla stagione 2024/25, la Supercoppa Europea diventerà una Final Four da giocare in sede unica, fra le vincenti di Champions, Europa e Conference League, e una squadra che verrà invitata dalla MLS.

Il mercato statunitense – con il Mondiale 2026 schedulato proprio negli Stati Uniti, che co-ospiteranno il torneo assieme a Canada e Messico – sta diventando sempre più importante, e da quello che vedremo a breve, non saranno solo le squadre statunitensi a venire a giocare in Europa, ma probabilmente ci sarà anche il percorso contrario.

Le partite di Champions League negli Stati Uniti

L’UEFA, dopo aver combattuto in maniera forte e decisa la nascita della SuperLeague, ora sta concedendo qualcosa ai club europei più importanti, che vedrebbero di buon occhio la possibilità di giocare partite di Champions League a New York, Los Angeles o Miami.

Logisticamente non sarebbe così semplice, ma tutte le estati che le squadre inglesi, spagnole e italiane hanno effettuato tournèe negli Stati Uniti, il successo di pubblico è stato sempre immenso.

C’è voglia di grande calcio negli States, e l’UEFA potrebbe cedere alla possibilità di giocare un paio di gruppi di Champions (oppure partite singole della prima fase, dopo la riforma in vigore dal 2024/25) completamente negli Stati Uniti. Questa proposta, come anticipato in settimana dal sito The Athletic, è ancora in discussione, ma, da parte dei top club, c’è tutta l’intenzione di andare avanti nel progetto.

Una Final Four anche per la Champions League

L’UEFA era stata favorevolmente impressionata dalla formula adottata nel 2020 causa pandemia, quando la Champions e l’Europa League, erano state concluse con partite secche dai quarti fino alla finale.

In quel caso si giocò in Portogallo e Germania senza il pubblico presente, ma l’idea di una Final Four in una sola città, è fortemente sponsorizzata anche dal presidente dell’ECA Al Khelaifi, che ha sostituito nel ruolo Andrea Agnelli, dopo il tentativo abortito di Superlega.

La Final Four di Champions toglierebbe una partita e un incasso alle semifinaliste, ma sarebbe di grande fascino riunire 4 squadre di grande prestigio in una delle principali città europee come Londra, Roma, Madrid o Berlino, e, dal venerdì alla domenica, farle sfidare in semifinali e finale per la conquista della Champions League.

L’UEFA sta ragionando seriamente su questa possibilità, e con tutta probabilità andrà in porto a partire dalla stagione 2024/25.

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