Sono passati già 47 anni, e ovviamente parliamo di un calcio diverso.
Il 29 aprile 1978 però si giocò una partita che è entrata nella storia della Bundesliga come la gara con il più ampio margine di punteggio fra due squadre, e tra l’altro due big del calcio tedesco, visto che quel giorno a Düsseldorf si affrontavano i due Borussia più famosi di Germania.
Da una parte il Borussia Moenchengladbach allenato da Udo Lattek, finalista perdente con il Liverpool in Coppa dei Campioni a Roma la stagione precedente e dominatore del calcio tedesco negli anni Settanta, e dall’altra il Borussia Dortmund, che non era ancora una delle big del calcio tedesco come oggi, ma che in campionato arrivò comunque a metà classifica e aveva in panchina un allenatore emergente come Otto Rehhagel, protagonista poi in carriera sulla panchina del Kaiserslautern, e capace di portare la Grecia alla vittoria dell’Europeo nel 2004.
Quel 29 aprile si giocava l’ultima giornata di Bundesliga, ma perché quella partita di Düsseldorf fu importante e come le due squadre erano arrivate fino a lì? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
La lotta per il titolo di Bundesliga 1977/78
Il Borussia Moenchengladbach aveva vinto il titolo nella stagione 1976/77, e si presentava come favorito anche per la stagione seguente, anche se in Bundesliga la squadra di Lattek partì molto male, con solo due vittorie nelle prime sette partite.
In quella stagione non era il Bayern Monaco il grande avversario del Moenchengladbach, perché i bavaresi avevano terminato un ciclo con la terza vittoria consecutiva in Coppa dei Campioni nel 1976 e con l’addio di Beckenbauer volato negli USA per dare lustro alla National American Soccer League (NASL), e anche se i bavaresi si sarebbero ripresi a breve, in quella nuova stagione erano i corregionali del Colonia i primi avversari del Moenchengladbach.
Le due squadre arrivarono all’ultima giornata di campionato a pari punti, ma con il Colonia avanti con un +10 nella differenza reti, che sarebbe stata decisiva per l’assegnazione del titolo.

Lo scontro fra i due Borussia, tra l’altro, si giocò a Düsseldorf e non al Bokelbergstadion, perché la mitica casa del Moenchengladbach era chiusa per lavori di ristrutturazione, ma gli uomini di Lattek ovviamente avrebbero voluto comunque vincere cercando di segnare più gol possibile.
Pur essendo una squadra con in rosa Jupp Heynckes– futuro allenatore del Bayern con cui avrebbe vinto la Champions nel 2013- e Allan Simonsen, Pallone d’Oro 1977, nessuno si sarebbe aspettato un 12-0 finale per la squadra di casa, anche perché il Dortmund viaggiava comunque a metà classifica, anche se non aveva più nessun interesse di classifica.
Negli anni a venire, ci sono state anche indagini da parte della federazione tedesca per capire se c’era stata una combine, ma nulla è mai emerso, e quindi si crede che quel risultato clamoroso non sia stato influenzato da nessun fattore esterno.
I gol vennero distribuiti equamente fra i due tempi (6 nel primo e 6 nel secondo) e Heynckes fu il mattatore di giornata andando a segno per ben 5 volte. Completarono il tabellino le doppiette di Nielsen e Del’Haye, e i gol di Wimmer, Lienen e Kulik.
Quell’incredibile punteggio non bastò comunque agli uomini di Lattek per annullare la disparità nella differenza reti con il Colonia, perché la squadra di Hennes Weisweiler andò a sua volta a espugnare il campo del St Pauli, ultimo in classifica e già retrocesso, con il punteggio di 5-0, e mantenne un +3 di vantaggio nella differenza reti, anche se le due squadre terminarono appaiate la Bundesliga con 48 punti.
La stagione seguente, quando Moenchengladbach e Dortmund tornarono ad affrontarsi in casa dei primi- ma stavolta nel rinnovato Bokelbegstadon- la partita terminò con il punteggio di 2-2.
Le formazioni di quell’incredibile partita del 29 aprile 1978
Borussia Moenchengladbach (3-4-3): Kleff; Vogts, Wittkamp, Hannes; Wohlers, Kulik, Wimmer, Nielsen; Del’Haye, Simonsen, Heynckes. All. Lattek
Borussia Dortmund (4-4-2): Endrulat; Theis, Schneider, Huber, Meyer; Segler, Votava, Wagner, Burgsmuller; Frank, Geyer: All. Rehhagel