Siamo arrivati alla fine dei Mondiali, con l’Argentina che ha conquistato il terzo trionfo in Coppa del Mondo della sua storia, battendo in una finale incredibile la Francia per 7-5 dopo i calci di rigore.
La finale dicevamo. E’stata una partita pazzesca, piena di colpi di scena, che il giorno dopo ci fa interrogare sul fatto se siamo stati testimoni della finale dei Mondiali più bella della storia.
Ripercorriamo questa finale quindi, e proviamo a confrontarla con altre del passato.
Vince l’Argentina, ma onore alla Francia
Lionel Messi è riuscito a vincere il Mondiale, e ora scorreranno fiumi di inchiostro per mettere a confronto la Pulce e Maradona, ma quantomeno ora anche il fenomeno del PSG ha ottenuto il massimo alloro con la nazionale argentina, e proprio Messi è stato uno dei due principali protagonisti della finale a Lusail.
Una finale che per 70 minuti è stata in mano all’Argentina, che già nel primo tempo si è portata in vantaggio grazie a un rigore di Messi e a un gol di Di Maria su strepitosa azione corale dell’Albiceleste, e ha tenuto in mano una partita che sembrava ormai indirizzata.
A poco meno di 20 minuti dalla fine però, è entrato in scena l’altro protagonista d questa fantastica finale: Kylian Mbappè. L’attaccante parigino ha prima riaperto la contesa su calcio di rigore, e dopo pochissimo l’ha pareggiata con un gol splendido al volo dal limite dell’area, dopo uno scambio volante con Marcus Thuram.
A quel punto i supplementari si rendevano inevitabili, e quando i francesi grazie alle forze fresche immesse dalla panchina sembravano averne di più, ecco il gol di Messi, su una respinta corta di Lloris su tiro del subentrato Lautaro Martinez.
Una finale del genere però non poteva finire certo così, e a tre minuti dalla fine dei supplementari un tiro di Mbappè è stato deviato con il braccio da Montiel, con il rigore trasformato dallo stesso Kylian.
Rigori inevitabili? Non del tutto, perché a tempo scaduto Kolo Muani si mangiava un gol davanti a Emiliano Martinez- ma anche il portiere dell’Aston Villa è stato bravissimo a deviare- e sul ribaltamento di fronte, Lautaro colpiva di testa sul fondo il probabile gol della gloria mondiale.
A quel punto si andava davvero ai tiri dal dischetto, e gli errori di Coman e Tchouameni, e la trasformazione vincente di Montiel, decidevano la finale a vantaggio ell’Argentina.
E’ stata una partita che ci ha ricordato alcune finali del passato
La finale dei Mondiali 2022, è stata un condensato di emozioni, e ci ha ricordato alcune partite epiche del passato.
Per il susseguirsi di emozioni, la memoria non può non tornare a Italia-Germania 4-3, semifinali dei Mondiali 1970 in Messico. Anche in quel caso l’Italia andò in vantaggio ad inizio partita, e la semifinale si infiammò solo dopo il pareggio tedesco di Schenellinger al 90’.
Visto che ieri era coinvolta l’Argentina, un riferimento va fatto anche alla finale di Mexico ’86. In quel caso come ieri Argentina avanti di due gol, e poi pareggio tedesco in pochi minuti nel secondo tempo con Rummenigge e Voeller. Quella volta però, a differenza di ieri, la finale si concluse nei tempi regolamentari, grazie a un’invenzione di Maradona che lanciò in rete Burruchaga, con i tedeschi tutti in avanti a cercare il gol della vittoria.
L’errore di Kolo Muani nel recupero dei supplementari poi- anche se dobbiamo dire che Emiliano Martinez ha fatto un mezzo miracolo parando con il piede sinistro- ci ha ricordato il palo colpito dall’olandese Rensenbrink negli ultimi secondi della finale ’78, perché allora come ieri, il gol sarebbe stato decisivo, non essendoci più il tempo materiale per riequilibrare la partita.
In ogni caso è stata la finale più bella, più emozionante e appassionante di sempre, e i due campioni principali attesi alla vigilia- Messi da parte argentina e Mbappè per la Francia- non hanno per niente deluso.