Mondiali 2022, Gruppo E: analisi, formazioni, partite e stelle da seguire

Il Mondiale 2022 è ormai alle porte, e noi vogliamo andare ad analizzare, gruppo per gruppo, tutte le squadre che si contenderanno il trofeo in Qatar.

Dopo i gruppi A, B, C e D, andiamo a dare un’occhiata al gruppo E, quello che comprende Germania e Spagna, che verosimilmente si contenderanno il primo posto nel girone.

Germania

Hansi Flick si è seduto sulla panchina della Germania dopo il deludente Europeo, in quello che è stato l’ultimo torneo di Joachim Loew, di cui Flick è stato assistente.

L’ex tecnico del Bayern Monaco punta sul 4-2-3-1, con Kai Havertz che potrebbe agire come unica punta, ruolo nel quale potrebbe giocare anche Thomas Mulluer. Dopo l’infortunio di Werner infatti, l’unica punta di ruolo rimane Goetze, che non gioca però in nazionale da cinque anni, a meno che non si voglia puntare subito su Moukoko o Fullkrug.

Dopo essere uscita al primo turno al Mondiale di Russia 2018, e dopo il deludente Europeo- con i tedeschi eliminati dagli inglesi negli ottavi di finale- la Germania non parte fra le principali favorite in Qatar, ma la qualità a disposizione di Flick non manca di certo.

Probabile formazione (4-2-3-1): Neuer; Hofmann, Sule, Rudiger, Raum; Gundogan, Kimmich; Gnabry, Muller, Sanè; Havertz. All. Hansi Flick

Spagna

La Spagna è la nazionale che più ha messo in difficoltà la nazionale di Mancini all’ultimo Europeo- è uscita ai rigori in semifinale giocando però meglio degli Azzurri- e anche nell’ultima Nations League è riuscita a vincere in Portogallo all’ultima giornata e qualificarsi alle Final Four.

Luis Enrique punta sul 4-3-3, modulo guida per gli spagnoli, con un centrocampo formato da giovani interessanti come Pedri e Gavi del Barcellona, e una difesa che ormai si è abituata a fare a meno dei “grandi vecchi” Piquè e Sergio Ramos, e dà garanzie di assoluto valore.

In attacco Luis Enrique dovrebbe dare ancora fiducia a Alvaro Morata, criticato spesso quando gioca in nazionale, ma spesso è lui a togliere le castagne dal fuoco nei momenti complicati. L’ex juventino sarà affiancato da Ferran Torres e Pablo Sarabia, che però il campo lo vede davvero poco al Paris Saint Germain.

Probabile formazione (4-3-3): Simon; Carvajal, Garcia, P. Torres, Alba; Koke, Rodri, Pedri; F. Torres, Morata, Sarabia. All. Luis Enrique

Costa Rica

Non è più il Costa Rica che ha impressionato tutti a Brasile 2014, o meglio, è più o meno la stessa squadra, visto che la base è formata da giocatori che c’erano già a quel Mondiale, invecchiati però di 8 anni.

Il ct colombiano Luis Fernando Suarez punta sul 4-2-3-1, sapendo di avere in Keylor Navas in porta il leader della squadra- anche se il portiere è ormai riserva di Donnarumma a Parigi- e in Joel Campbell il giocatore più importante in attacco.

I centroamericani cercheranno di essere ancora la sorpresa, in un girone però comprendente Spagna e Germania- più il Giappone- sarà difficile arrivare alla fase ad eliminazione diretta. Le stesse cose però venivano dette quattro anni fa in Brasile, quando il Costa Rica mise in fila nell’ordine Uruguay, Italia e Inghilterra, per poi fermarsi solo nei quarti ai rigori contro l’Olanda.

La squadra di Suarez ha faticato per arrivare in Qatar, e ha dovuto battere nello spareggio intercontinentale la Nuova Zelanda per 1-0.

Probabile formazione (4-2-3-1): Navas; Fuller, Duarte, Calvo, Matarrita; Borges, Tejeda; Torres, Ruiz, Bennette; Campbell. All. Luis Fernando Suarez

Giappone

Hajime Moriyasu è subentrato in panchina a Akira Nishino, di cui era vice, subito dopo il Mondiale 2018, e nel 2019 ha ottenuto un secondo posto in Coppa d’Asia- battuto in finale dal Qatar.

Il modulo di gioco è il 4-2-3-1, in cui ci sono volti noti al calcio italiano come Yuto Nagatomo– ex Inter oggi al Tokyo FC- Takehiro Tomyasu- ex Bologna oggi all’Arsenal- e Maya Yoshida- che ha giocato alla Sampdoria e oggi è uno dei difensori dello Schalke 04. In attacco spicca Takumi Minamino, che dopo aver fatto molto bene a Salisburgo, non ha sfondato nel Liverpool di Klopp, e ora prova a ripartire dal Monaco.

Le speranze di qualificazione non sono molte, ma il Giappone è una squadra sempre difficile da affrontare.

Probabile formazione (4-2-3-1): Gonda; Tomyasu, Yoshida, Itakura, Nagatomo; Endo, Morita; Minamino, Kamada, Kubo; Maeda. All. Hajime Moriyasu

La partita da vedere assolutamente: Spagna-Germania, domenica 27 novembre ore 20.00

E’ una classica del calcio mondiale, ed è stata anche la finale degli Europei 2008, vinta dagli spagnoli per 1-0.

La finale dell’Europeo 2008

Saranno probabilmente le due squadre che si contenderanno il primo posto nel girone, e questa sfida dell’Al Bayt Stadium di domenica 27 novembre, ci potrà dire molto anche sul futuro nel torneo delle due squadre.

Il giocatore da seguire: Gavi (Spagna)

Classe 2004, già vittorioso del Golden Boy e del Premio Kopa (assegnato al miglior Under 21) nel 2022, e ora pronto ad imporsi anche nella Spagna dopo i progressi al Barcellona.

A differenza di Pedri (2002)- altro giovane di talento dei blaugrana– Gavi non dovrebbe partire titolare nel centrocampo di Luis Enrique, ma può ritagliarsi uno spazio importante in questo Mondiale.

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