Mondiali 2022, Gruppo B: analisi, formazioni, partite e stelle da seguire

Il Mondiale 2022 è ormai alle porte, e noi vogliamo andare ad analizzare, gruppo per gruppo, tutte le squadre che si contenderanno il trofeo in Qatar.

Dopo il Gruppo A, ci occupiamo del B, che comprende una delle favorite per la vittoria finale: l’Inghilterra di Gareth Southgate.

Inghilterra

La nazionale diretta da Southgate è reduce dal quarto posto agli ultimi Mondali in Russia nel 2018, e dal secondo posto all’Euro 2020, quando perse la finale ai rigori contro l’Italia.

L’Inghilterra però è crollata nell’ultima Nations League, arrivando all’ultimo posto nel gruppo con gli Azzurri, l’Ungheria e la Germania, e retrocedendo così in Lega B. Southgate anche in Qatar proporrà il suo 3-4-2-1, ma la nazionale inglese sembra involuta nell’ultimo periodo.

Il faro in avanti rimane Harry Kane, che agisce da centravanti boa, per favorire gli inserimenti sugli esterni di Raheem Sterling e Phil Foden. La difesa non dà particolari garanzie, mentre a centrocampo dipenderà molto dalla forma di Kalvin Phillips e Declan Rice, che danno protezione alla difesa, e sono in grado di produrre gioco.

C’è molta attesa per Jude Bellingham, al suo primo Mondiale ad appena 19 anni.

Probabile formazione (3-4-2-1): Pickford; Stones, Dier, Maguire; Trippier, Bellingham, Rice, Shaw; Foden, Sterling; Kane. All. Gareth Southgate

Iran

Dragan Skocic era sicuro di poter portare la nazionale iraniana ai Mondiali, dopo aver guidato la squadra durante le qualificazioni, ma un paio di mesi fa le cose sono saltate in aria fra allenatore e federazione, così che si è deciso di richiamare in panchina il portoghese Carlos Queroz, che aveva già allenato il “Team Melli” dal 2011 al 2019.

Queiroz si presenterà in Qatar con il 4-3-3, che in alcuni casi potrà diventare anche un 4-1-4-1, con Azmoun- se recupererà in tempo dall’infortunio- come punta centrale.

L’attaccante del Bayer Leverkusen non è l’unica stella della nazionale iraniana, ma anche Mehdi Taremi, 30enne attaccante del Porto, ha esperienza e qualità per fare bene ai Mondiali.

Vista la difficile situazione politica interna, e il caos creato con l’allontanamento di Skocic a pochi mesi dalla rassegna iridata, le speranze dell’Iran di arrivare alla fase ad eliminazione diretta sono davvero poche.

Probabile formazione (4-3-3): Beiranvand; Moharrami, Kanaanizadegan, M. Hosseini, Hajsafi; Nourollahi, Ezatolahai, Ebrahimi; Jahanbakash, Azmoun, Taremi. All. Carlos Queiroz

Stati Uniti

La squadra allenata da Gregg Berhalter è giovane ed interessante, ed è pronta a costruire un gruppo vincente in vista del Mondiale 2026, che gli statunitensi ospiteranno in casa assieme a Canada e Messico.

Gli Stati Uniti si schierano con il 4-3-3, e ci sono alcuni volti conosciuti anche a chi segue regolarmente i campionati europei più importanti. In. difesa infatti troviamo Sergino Dest, arrivato al Milan a settembre, dove non ha trovato molto spazio finora, ma ha già messo in evidenza le sue qualità da terzino d’attacco. A centrocampo regna Weston McKennie della Juventus, mentre uno dei tre d’attacco sarà Christian Pulisic, ormai eterna promessa del calcio statunitense, che non sta trovando però spazio nel Chelsea.

Gli statunitensi sono una squadra interessante, e puntano decisi agli ottavi di finale.

Probabile formazione (4-3-3). Turner; Dest, Zimmerman, Long, Scally; Acosta, Adams, McKennie; Reyna, Ferreira, Pulisic. All. Gregg Berhalter

Galles

Il Galles torna ai Mondiali dopo l’unica partecipazione nel 1958, ed è arrivato in Qatar dopo il playoff finale vincente a Cardiff contro l’Ucraina.

Il ct Rob Page schiera i suoi con il 3-4-2-1, anche se in più di un’occasione non ha disdegnato la difesa a 4.

La stella della squadra è sicuramente Gareth Bale, al suo primo Mondiale, che da questa stagione gioca nel Los Angeles FC assieme a Giorgio Chiellini, squadra condotta tra l’altro alla vittoria nella MLS Cup. Nella squadra di Page troviamo anche Ethan Ampadu dello Spezia in difesa, ma soprattutto Aaron Ramsey, flop negli anni alla Juve, che ora sta cercando di rilanciarsi al Nizza, dopo un’altra parentesi negativa con la maglia dei Glasgow Rangers.

Probabile formazione (3-4-2-1): Hennessey; Ampadu, Rodon, B. Davies; C. Roberts, Allen, Ramsey, N. Williams; Bale, James; Moore. All. Rob Page

La partita da vedere assolutamente: Iran-Stati Uniti, martedì 29 novembre ore 20.00

Una partita che ovviamente va al di là dell’ambito calcistico, e può essere anche una rivincita per gli statunitensi, che persero contro l’Iran nella fase a gruppi del Mondiale 1998 in Francia.

La vittoria dell’Iran contro gli USA nel 1998

Si affrontano comunque due squadre ambiziose, soprattutto gli Stati Uniti, che hanno una rosa molto giovane ma ambiziosa, che vuole quantomeno arrivare alla fase ad eliminazione diretta.

Il giocatore da seguire: Jude Bellingham (Inghilterra)

L’unico giocatore convocato da Southgate che non milita in Premier League.

Bellingham però, che è cresciuto nel vivaio del Birmingham City, si sta affermando nel centrocampo del Borussia Dortmund, e in Qatar è pronto a recitare un ruolo da protagonista a soli 19 ani di età. Molti scommettono che, alla fine di questa stagione, le big di Premier League se lo contenderanno a suon di sterline.

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