Il Mondiale 2022 è ormai alle porte, e noi vogliamo andare ad analizzare, gruppo per gruppo, tutte le squadre che si contenderanno il trofeo in Qatar.
Dopo il Gruppo A e il Gruppo B, ci addentriamo nel Gruppo C, quello di Lionel Messi e dell’Argentina, che vuole tornare campione del mondo dopo 36 anni.
Argentina
Sarà l’ultimo Mondiale di Lionel Messi da giocatore, e già questo è un buon motivo per seguire tutte le partite dell’Albiceleste in Qatar.
Messi ci arriva dopo aver trascinato la sua nazionale al trionfo in Copa America nel 2021, e dopo una stagione e mezza al Paris Saint Germain, dove l’argentino non è più il leader incontrastato come lo era a Barcellona.
Lionel Scaloni schiera l’Argentina con il 4-3-3, e i sudamericani sono forti in tutti i reparti. Tanti volti della Serie A in questa Argentina, con Leandro Paredes e Angel Di Maria della Juventus, Lautaro Martinez e Joaquin Correa dell’Inter, Paulo Dybala della Roma- recuperato in extremis da un infortunio- Nico Gonzalez, che proprio per partecipare a questo Mondiale, viene accusato di non essere sceso in campo con la Fiorentina, e le critiche nei suoi confronti non sono mancate neanche da parte della dirigenza viola.
E’ un’Argentina che va in Qatar per vincere, e Messi vuole lasciare la nazionale con il massimo degli allori, ciò che Maradona ha conquistato da assoluto protagonista in Messico nel 1986, e la Pulce invece deve ancora lasciare un segno nella competizione iridata.
Probabile formazione (4-3-3): E. Martinez, Molina, Romero, Otamendi, Acuna; De Paul, Paredes, Montiel; Messi, L. Martinez, Di Maria. All. Lionel Scaloni
Arabia Saudita
L’Arabia Saudita è alla quinta partecipazione ad una fase finale di un Mondiale, la seconda consecutiva dopo Russia 2018, quando i sauditi uscirono al primo turno.
In panchina c’è un tecnico esperto come il francese Hervè Renard, che ha vinto la Coppa d’Africa nel 2012 con lo Zambia e nel 2015 con la Costa d’Avorio, e ha guidato il Marocco ai mondiali in Russia nel 2018.
Renard giocherà con il 4-2-3-1, che a volte può diventare 4-3-3, ma le speranze per i sauditi di passare il primo turno sono ridotte al lumicino. Come per il Qatar, anche nell’Arabia Saudita tutti i giocatori convocati giocano nel campionato locale.
Probabile formazione (4-2-3-1): Al Owais; Abdulhamid, Al Amri, Al Bulaihi, Al Shahrani; Al Malki, Sharahili; Al Muwallad, Al Faraj, S. Al Dawsari; Al Buraikan. All. Hervè Renard
Messico
Il Messico non raggiunge i quarti di finale dall’edizione di casa del 1986, e in precedenza ci era riuscito nel 1970, quando le squadre partecipanti alla fase finale erano solo 16, e il Mondiale si disputava sempre in Messico.
L’allenatore dei messicani è Gerardo il “Tata” Martino, argentino che nel 2010 ha guidato il Paraguay ai Mondiali, e poi si è seduto anche sulle panchine del Barcellona, e della nazionale argentina, con cui ha perso due finali di Copa America ai rigori.
Il “Tata” Martino schiera la sua squadra con il 4-3-3, e in attacco troviamo anche Hirving Lozano, uno dei protagonisti della corsa scudetto del Napoli in questa Serie A.
Il Messico è una squadra ambiziosa, e punta quantomeno ad arrivare ai quarti di finale, anche se per l’ennesima volta non sarà un’impresa semplice.
Probabile formazione (4-3-3): Ochoa; Sanchez, Montes, Moreno, Gallardo; Guardado, E. Alvarez, Herrera; Lozano, Jimenez, Vega. All. Gerardo Martino
Polonia
La Polonia è arrivata al Mondiale tramite i playoff, e dal 2021 è nelle mani di Czeslav Michniewicz, che ha sostituito il dimissionario Paulo Sousa.
Il nuovo tecnico di base gioca con il 4-3-3, ma in un anno alla guida della nazionale, ha provato anche il 3-4-3, il 4-2-3-1 e il 4-4-2, sostenendo di preferire una flessibilità tattica rispetto a una rigidità nei ruoli.
Ciò che è certo nella Polonia è la presenza e l’essenzialità di Robert Lewandowski, che pur essendo passato la scorsa estate dal Bayern Monaco al Barcellona, non ha perso la sua confidenza con il gol.
Ci sono tanti giocatori che giocano in Italia in questa Polonia, dal portiere Szczesny della Juve (Dragowski si è infortunato gravemente nell’ultima partita dello Spezia e salterà i Mondiali), a Glik de Benevento in difesa, assieme a Reca e Kiwior dello Spezia, Bereszynski della Sampdoria e Dawidowicz del Verona, Zalewski (Roma), Zielinski (Napoli) e Zurkowski (Fiorentina) a centrocampo, e Piatek (Salernitana) e Milik (Juventus) come attaccanti di scorta.
E’ una Polonia comunque ambiziosa, che può fare strada in questo Mondiale.
Probabile formazione (3-4-3): Szczesny; Bednarek, Glik, Kiwior; Cash, Krychowiak, Bielik, Zalewski; S. Szymanski, Lewandowski, Zielinski. All. Czeslav Michniewicz
La partita da vedere assolutamente: Polonia-Argentina, mercoledì 30 novembre ore 20.00
Potrebbe essere la partita che deciderà il primo posto nel girone, anche se bisogna fare attenzione al Messico.
Sarà soprattutto la sfida fra Messi e Lewandowski, cioè fra chi ha fatto la storia del Barcellona, e chi cerca di trovarsi un ruolo nella storia del nuovo Barcellona, che è ormai molto diverso rispetto a quello in cui giocava la Pulce.
Il giocatore da seguire: Nicola Zalewski (Polonia)
Puntiamo sul talentino del 2002 della Roma, che avrebbe potuto scegliere anche la nazionale italiana, ma ha optato per quella dei genitori.
Già nella Roma di Mourinho si è ritagliato uno spazio importante, e anche nella Polonia potrebbe partire titolare.