Nel Gruppo E dei Mondiali 2022, Spagna e Germania si sarebbero dovute qualificare a braccetto, ma la sconfitta tedesca contro il Giappone all’esordio ha complicato i piani della nazionale di Flick, che ora si torva costretta a battere quella di Luis Enrique domenica sera se non vuole salutare anticipatamente questo torneo e tornare a casa fra le polemiche.
Sembra un film già visto per i tedeschi, che anche 4 anni fa in Russia persero all’esordio contro il Messico, e vennero poi clamorosamente eliminati al primo turno dei Mondiali per la prima volta nella loro gloriosa storia.
E’ la seconda volta consecutiva quindi che la Germania buca un esordio mondiale, mentre in precedenza i tedeschi avevano perso solo una volta all’esordio nelle precedenti 18 partecipazioni alla fase finale di un Mondiale (nel 1982 contro l’Algeria, quando comunque poi raggiunsero la finale).
La Spagna al contrario ha esordito alla grande, seppellendo con 7 reti una Costa Rica che è apparsa frastornata, senza capo né coda, ma la Roja ha lanciato un messaggio chiaro alle avversarie del gruppo, e a tutte le contendenti del Mondiale.
Cosa è andato storto per la squadra di Hans Flick
La Germania contro il Giappone all’esordio ha dominato per quasi 70 minuti, e nel primo tempo ha fatto registrare ben 442 passaggi completati, un record ai Mondiali dal 1966, da quando cioè questo tipo di dati vengono registrati. I tedeschi sono andati in vantaggio con Gundogan su rigore, e poi hanno sprecato occasioni in serie, anche per la mancanza di un vero centravanti che finalizzasse l’enorme mole di gioco prodotta.
Il giovanissimo Jamal Musiala non è si è comportato male, ma nel secondo tempo i giapponesi sono passati alla difesa a 5, chiudendo meglio le fasce e sfruttando gli spazi che la Germania lasciava nella propria metà campo.
A fine partita Flick ha provato a inserire Fullkrug e Moukoko in attacco- quest’ultimo è l’esordiente più giovane della Nationlmanschaft, avendo compiuto 18 anni solo domenica- ma è stato un assedio sterile, e il Giappone ha portato a casa una vittoria che i giocatori tedeschi hanno definito “un incubo”.
Ora la sfida alla Spagna diventa quasi un dentro o fuori e, come ha sottolineato Thomas Muller, “la nostra fase ad eliminazione diretta inizia già domenica”.
I precedenti fra Spagna e Germania
I precedenti non sono troppo favorevoli ai tedeschi, che non battono la Spagna in un incontro che non sia un’amichevole dal 1998, quando la Germania vinse per 2-0 nella prima fase dell’Europeo 1988.
Sono però ancora freschi i ricordi tedeschi delle eliminazioni nel 1984 all’Europeo di Francia- sconfitta per 1-0 dei tedeschi nella fase a gruppi- e soprattutto la sconfitta per 1-0 nella finale dell’Europeo 2008, senza dimenticare la vittoria sempre con lo stesso punteggio della Roja nella semifinale mondiale nel 2010.
Brucia forse ancora di più, perché più recente, l’incredibile goleada di esattamente due anni fa (era il 17 novembre 2020) in Nations League, quando le Furie Rosse travolsero l’allora nazionale di Loew per 6-0, la peggior sconfitta di una nazionale tedesca dal 1931.
Insomma, domenica non sarà facile per la squadra di Flick, ma anche un pareggio potrebbe non bastare, e la Spagna non vede l’ora di far fuori un’avversaria così prestigiosa già ad inizio torneo.