La NBA corre spedita anche in queste giornate difficili contrassegnate dalle tante positività al Covid di molti giocatori delle franchigie, ma il basket statunitense non ha nessuna intenzione di fermarsi e anzi, nelle ultime settimane sono arrivate alcune notizie positive da commentare, che hanno portato al ritorno in campo di due campionissimi della pallacanestro mondiale.
Irving primo giocatore al mondo “da trasferta”
In questo inizio di stagione NBA 2021/22, è stato inevitabile parlare di Kyrie Irving ogni volta che si faceva menzione ai Brooklyn Nets.
La franchigia newyorchese è ricca di talento, è una delle candidate all’anello del prossimo giugno, e finora è arrivata fino al secondo posto dietro ai Chicago Bulls nell’Eastern Conference, grazie a un più che buono inizio di stagione (25-13), e a due fenomeni in squadra che rispondono ai nomi di Kevin Durant e James Harden.
Quanto è mancato però Irving a questa squadra? E soprattutto, perché Kyrie non ha potuto iniziare la stagione?
Irving non ha mai fatto mistero di essere un fervente No Vax- in passato ha parlato anche a favore dei terrapiattisti, e questo l’ha screditato ancora maggiormente- e ha deciso di non aderire alla campagna vaccinale negli Stati Uniti.
Lo stato di New York però-dove i Nets risiedono- ha reso obbligatorio il vaccino per accedere a tutte le palestre e per l’attività sportiva fin dallo scorso agosto, così che Irving avrebbe potuto giocare con i propri compagni nelle partite in trasferta, mentre avrebbe dovuto saltare tutte quelle davanti al pubblico di casa.
Il board dei Nets però inizialmente si è opposto, non permettendo a Irving di seguire la squadra nemmeno in trasferta, e dandogli la possibilità di allenarsi solo in una palestra privata, registrata tra l’altro come appartamento privato, e non come palestra sportiva.
Kyrie Irving in tutti questi mesi non è mai tornato indietro dalle sue posizioni, non ha nessuna intenzione di vaccinarsi, ma il passo indietro l’hanno fatto i Nets, che dall’inizio di gennaio hanno dato la possibilità al campione di poter giocare le partite in trasferta.
La prima uscita di Irving è stata il 5 gennaio 2022 con gli Indiana Pacers, e ora ovviamente il fuoriclasse che difense posizioni No Vax dovrà ritornare in condizione, visto che ha saltato i primi mesi di partite, ma con lui in squadra assieme agli altri fenomeni dei Nets, le credenziali per il titolo di Brooklyn si alzano ancora di più, e ora la caccia al primo posto nella Eastern Conference al termine della Regular Season, è una possibilità più che concreta.
Klay Thompson è tornato dopo due anni e mezzo di infortunio!
Se il ritorno di Irving è solo parziale e non mette tutti d’accordo, ha generato invece soddisfazione da parte di tutto il mondo del basket la notizia del ritorno in campo di Klay Thompson dopo l’infortunio subito nelle Finals 2019- infortunio ai legamenti con rottura del crociato- che per varie complicazioni, ha tenuto fuori dai giochi Thompson per due anni e mezzo.
Thompson è tornato in campo il 9 gennaio nella vittoria dei suoi Golden State Warriors contro i Cleveland Cavaliers per 96-82, ed è stato subito protagonista con 17 punti, fra cui due triple e una schiacciata.
Golden State sta guidando la classifica della Western Conference alla pari dei Phoenix Suns (30-9 per entrambe), e come Irving per i Nets, il ritorno di Thompson sarà importantissimo per gli Warriors in chiave titolo, anche se ovviamente Klay avrà bisogno di molto tempo per tornare ai suoi livelli dopo due anni e mezzo di assenza dal parquet.
2 Comments
Comments are closed.