Ci stiamo avvicinando alla notte di Halloween, la sera delle streghe e dei fantasmi, e visto che siamo prossimi anche ai Mondiali del Qatar, abbiamo voluto ricordare 5 fra gli shock più grandi accaduti durante la storia dei Mondiali. Cinque occasioni nelle quali le squadre favorite hanno visto veramente le streghe:
Il miracolo di Belo Horizonte
Dopo i primi tre Mondiali, nei quali gli inglesi dall’alto della loro presunta superiorità avevano deciso di non prendere parte alla competizione, nel 1950 la nazionale inglese decide di partecipare al Mondiale in Brasile, il primo che si svolge dopo gli orrori della Seconda guerra mondiale.
Le squadre partecipanti a quel Mondiale saranno solo 13, e gli inglesi guidati da Walter Winterbottom non passeranno nemmeno il primo turno.
Lo shock arriva nella partita disputata a Belo Horizonte il 29 giugno 1950. Gli Stati Uniti, una squadra composta da dilettanti e da giocatori raccattati un po’ qua e un po’ la, batte incredibilmente i Maestri inglesi per 1-0, con gol di Joseph Edouard Gaetjens, che pare di mestiere facesse il lavapiatti.
Lo shock in Inghilterra è incredibile, tanto che il Times il giorno dopo la partita, quando arriva a Londra il dispaccio di agenzia, pensa a un errore, e scrive che l’Inghilterra ha vinto contro gli Stati Uniti per 10-0!
Quel Mondiale lo vincerà l’Uruguay, battendo nell’ultima partita del girone finale il Brasile davanti a 200.000 persone stipate al Maracanà, in quella che ancor oggi in Brasile viene giudicata come una tragedia nazionale.
I “ridolini” della Corea
L’Italia di Edmondo Fabbri arriva al Mondiale d’Inghilterra del 1966 con grandi speranze, e nella prima partita batte il Cile, ma nella seconda gli Azzurri vengono sconfitti dall’Unione Sovietica.
Sarà decisiva l’ultima gara a Middlesbrough contro la Corea del Nord, una squadra all’epoca sconosciuta, che Ferruccio Valcareggi, secondo di Fabbri che era stato mandato a visionare l’allenamento dei coreani, pare abbia definito dei “ridolini”, in senso ovviamente dispregiativo verso la nazionale asiatica.
Per l’Italia si fa subito male Bulgarelli e, non essendo ancora consentiti i cambi, gli Azzurri giocano in dieci. A fine primo tempo segna il coreano Pak Doo-IK, che da quel momento verrà ricordato come “il dentista che ha eliminato l’Italia dai Mondiali”.
Da quel 19 luglio 1966 ad oggi, il termine “Corea” viene sempre associato a una debacle in ambito sportivo.
Il miracolo Algeria prima dell’infamia di Gijon
Ai Mondiali di Spagna 1982, l’Algeria batte incredibilmente la Germania Ovest per 2-1 nella seconda partita del girone.
Sarà però l’ultima partita di questo gruppo a dettare scandalo. Mentre gli africani battono il Cile e raggiungono l’Austria al primo posto, i tedeschi giocano invece il giorno dopo, e devono battere gli austriaci per passare al posto dell’Algeria per differenza reti.
La partita fra Germania Ovest e Austria verrà ricordata come il “patto di non belligeranza” o “l’infamia di Gijon”. I tedeschi segnano subito con Hrubesch, e poi le due squadre non giocano più, accordandosi su un risultato che le qualifica entrambe. Il pubblico fischia, addirittura i commentatori della tv tedesca invitano gli spettatori a non guardare più la partita.
L’accordo è però compiuto sul campo, e Germania Ovest e Austria passano a braccetto a danno degli algerini.
L’esordio da sogno del Camerun
Il Camerun ha fatto il suo esordio ai Mondiali nel 1982, riuscendo a rimanere imbattuto per tutte e 3 le partite del girone ma venendo eliminato per differenza reti dall’Italia, che si laureerà poi campione del mondo.
La prima partita dei Mondiali 1990 si gioca a San Siro l’8 giugno, e i camerunesi affrontano l’Argentina campione del mondo in carica. Gli africani praticano un gioco molto violento, con marcature spietate su Maradona e Caniggia. A metà del secondo tempo segna Francois Omam-Biyik per gli africani e, nonostante le due espulsioni finali nelle fila del Camerun, l’Argentina fa il suo esordio al Mondiale con una clamorosa sconfitta.
Quel Camerun sarà la prima squadra africana a raggiungere i quarti di finale di un torneo iridato.
Il crollo della Francia
La Francia ha vinto i Mondiali in casa nel 1998, ma 4 anni dopo lo spogliatoio è spaccato, la squadra non gira, e nell’esordio mondiale a Seul, i francesi cadono clamorosamente contro il Senegal.
Per gli africani segna Papa Boupa Diop, e quel Senegal farà strada al Mondiale, visto che raggiungerà i quarti, dove sarà eliminato solo dalla Turchia, la vera rivelazione del 2002.
La Francia pareggerà con l’Uruguay e perderà con la Danimarca, venendo clamorosamente eliminata al primo turno del Mondiale.