Quale attacco deve schierare Mancini nei playoff per il Qatar?

L’Italia di Roberto Mancini, campione d’Europa in carica, ha clamorosamente fallito la qualificazione diretta ai Mondiali di Qatar 2022.

Decisivi i tanti errori commessi dagli Azzurri nella seconda parte del girone, soprattutto i due rigori sbagliati fra partita di andata e ritorno con la Svizzera da Jorginho, che quest’estate era stato uno dei migliori al Campionato Europeo (è stato candidato anche per il Pallone d’Oro).

Ora l’Italia avrà di fronte due spareggi in gara secca per andare in Qatar, con il primo programmato a Roma il 24 marzo alle 20.45 contro la Macedonia del Nord e poi, in caso di passaggio del turno, una finale difficilissima da giocarsi, sempre in gara secca, il 29 marzo alle 20.45 in casa del Portogallo di Cristiano Ronaldo, o della Turchia di Calhanoglu.

Fin dagli Europei, i problemi principali per Mancini sono stati in attacco, visto che in questa rosa di azzurri manca un vero centravanti di peso, uno in grado di fare reparto da solo, e garantire un buon numero di reti.

Sono comunque varie le opzioni per Mancini in vista del playoff, e di seguito vogliamo analizzare le principali:

L’usato sicuro

Chi? Ciro Immobile

La sua importanza la si percepisce solo quando non c’è, e così è stato per le partite dello scorso novembre contro Svizzera e Irlanda del Nord, quando l’Italia ha segnato la miseria di un gol in due uscite, e ha mancato la qualificazione diretta.

Immobile, abituato a giocare nella Lazo di Simone Inzaghi, dove Ciro era il terminale offensivo unico e il vero riferimento dell’attacco, in questa stagione si sta adattando al modulo di Maurizio Sarri, dove Immobile non ha più un ruolo così centrale.

Gli schemi sarriani però potrebbero aiutarlo anche in nazionale, dove finora Immobile ha fatto fatica ad imporsi come in maglia biancoceleste.

In nazionale Immobile ha disputato 54 partite segnando 16 gol, ma ad oggi, se starà bene a marzo, è ancora lui la carta migliore in mano a Mancini per scardinare le difese avversarie.

Agli ultimi Europei, Immobile si è spesso alternato con il Gallo Belotti, ma l’attaccante del Torino in questa stagione ha accusato diversi problemi fisici, dovrà stare fuori fino a febbraio, e difficilmente potrà essere utile nei playoff alla causa azzurra.

Lo schema senza attaccanti di ruolo

Chi? Tridente “rotante” con Berardi, Insigne e Chiesa

L’alternativa ad oggi a Ciro Immobile per l’attacco? Quella di non utilizzare un attaccante di ruolo, ma puntare su giocatori offensivi, senza dare punti di riferimento all’attacco.

Mancini ha già adottato questa soluzione diverse volte durante il suo mandato- anche all’Europeo- e le risposte sono quasi sempre state positive.

Il ct azzurro ha spesso utilizzato Roberto Insigne come “falso nueve”, con Berardi e destra e Chiesa a sinistra, e con il primo spesso pronto a scambiarsi posizione al centro dell’attacco col fantasista partenopeo.

Un’altra carta a disposizione è quella di Bernardeschi, che può giocare anche lui come “falso nueve”, oppure dietro a una punta veloce come il compagno di club Chiesa. La partnership è funzionata molto bene in maglia Juve nella partita di Champions League a Torino contro il Chelsea, quando un assist del “Berna” ha permesso a Chiesa di realizzare il gol decisivo della vittoria bianconera.

La sorpresa

Chi? Lorenzo Lucca

Mancini a marzo potrebbero rivoluzionare le carte in tavola, e proporre Gianluca Scamacca (Sassuolo) o Giacomino Raspadori (anche lui coi neroverdi come squadra di club) come attaccante centrale, o dare fiducia a una new entry come Lorenzo Lucca, l’attaccante tutta forza e potenza che in questa stagione si sta imponendo con la maglia del Pisa, capolista in Serie B (11 presenze da titolare e 6 reti finora nella serie cadetta).

Sarebbe forse una mossa azzardata, ma il ct azzurro non è nuovo a questo tipo di soluzioni a sorpresa, visto che, ad inizio del suo mandato, aveva convocato Nicolò Zaniolo con l’Italia, prima che il giovane fenomeno della Roma dovesse ancora esordire in Serie A con la maglia giallorossa.