Il Mondiale è entrato nella seconda giornata per ormai quasi tutte le squadre, e dopo che la Francia ha già conquistato il passaggio agli ottavi di finale con un turno di anticipo, anche l’Argentina si è ripresa alla grande dopo la battuta d’arresto all’esordio con l’Arabia Saudita, e la vittoria sul Messico, firmata soprattutto da Messi, consente all’Albiceleste di continuare a coltivare speranze di arrivare alla fase ad eliminazione diretta.
Ciò che ha impressionato in questi giorni à la serie di infortuni, che dopo aver penalizzato molte squadre prima del Mondiale, sta falcidiando alcune rose anche dopo solo una partita.
L’infortunio di Neymar
Ha fatto il giro del mondo la foto della caviglia di Neymar gonfia come un melone dopo la partita con la Serbia, e la stella del Paris Saint Germain rischia fortemente di aver concluso il Mondiale dopo solo una partita. A O’Ney già era andata male nel 2014, quando nei quarti di finale un colpo alla schiena datogli dal colombiano Zuniga aveva quasi rischiato di costringerlo alla sedia a rotelle, e comunque aveva chiuso anticipatamente il suo Mondiale.
Le notizie che trapelano dal ritiro brasiliano stavolta sono decisamente migliori, e c’è la sensazione che l’infortunio alla caviglia non sia così grave come si sospettava dopo la Serbia, e Neymar potrebbe essere disponibile per gli eventuali ottavi di finale. La squadra di Tite comunque non manca di alternative, con i vari Vinicius Junior, Rodrygo, Raphinha, in grado di mettere una pezza all’eventuale assenza di Neymar.
Gli altri infortunati del Mondiale
La Francia di Deschamps è decisamente la nazionale più falcidiata dagli infortuni, ma la rosa dei Bleus è tale che i campioni del mondo possono comunque schierare una formazione altamente competitiva.
Per il Qatar non sono partiti Pogba e Kantè, mentre l’attaccante del Lipsia Nkunku si è infortunato durante il ritiro pre-torneo. L’assenza più grave è stata quella del Pallone d’Oro Karim Benzema, che a poche ore dall’esordio ha salutato tutti per tornare a casa- pare addirittura che abbia lasciato il ritiro prestissimo alla mattina senza salutare a dir la verità. Dopo pochi minuti della prima uscita con l’Australia, è saltato il ginocchio anche di Lucas Hernandez (crociato), con il difensore del Bayern che non tornerà a calcare i campi di gioco prima dell’inizio della prossima stagione.
Ovviamente non è solo la Francia a patire per gli infortuni, visto che sempre tornando al Brasile, lo juventino Danilo è stato stoico a restare in campo fino alla fine nella partita d’esordio, ma ora l’infortunio lo terrà fuori per almeno due partite, e un suo utilizzo agli ottavi è tutt’altro che sicuro.
Nell’Ecuador ha impressionato un giocatore esperto come Enner Valencia– autore di 3 reti e attuale capocannoniere dei mondiali assieme a Kylina Mbappè- ma l’attaccante ha rischiato già dopo la prima partita con il Qatar, e l’ulteriore stop contro l’Olanda, lo terrà fuori per la terza partita decisiva contro il Senegal.
Non sta meglio la Serbia, che ha deluso all’esordio contro i brasiliani, e il ct Stojkovic ad oggi non sa ancora se riuscirà a recuperare lo juventino Filip Kostic per le prossime due partite.
Infine, dopo il primo tempo della partita pareggiata contro la Tunisia, si è infortunato nella Danimarca il centrocampista Thomas Delaney, e il suo Mondiale può già ritenersi concluso.