Coppa Davis: l’Italia la riporta a casa dopo 47 anni

Dal 26 novembre 2023, non si parlerà più solo degli eroi che il 19 dicembre 1976 conquistarono una storica Coppa Davis per l’Italia del tennis, perché gli Azzurri l’hanno rifatto, e dopo 47 anni hanno riportato a casa l’insalatiera più famosa del mondo.

È stata una grande vittoria di squadra, con Jannik Sinner che si è imposto come campione assoluto, pronto ormai a puntare a un torneo dello Slam fin dal prossimo anno.

La vittoria è arrivata però grazie anche a Lorenzo Sonego che in doppio con Sinner è stato strepitoso, e a un Matteo Arnaldi che ha fatto palpitare tutta Italia nel primo singolare della finale, quello che è poi risultato veramente decisivo per la conquista della Davis.

Come l’Italia è arrivata in finale di Coppa Davis

Con la nuova formula sponsorizzata da Gerard Piquè, e tanto criticata all’inizio, la Coppa Davis non è più quella lunga maratona che per ogni turno durava tre giorni e si giocava al meglio dei tre set, ma è diventata una competizione snella, al passo coi tempi, che in una giornata esaurisce tutte le gare di un singolo turno (e al meglio dei due set a incontro).

Così che nella tradizionale sede di Malaga, la squadra del capitano Filippo Volandri, ci è arrivata per giocare i quarti di finale contro l’Olanda, battuta in rimonta per 2-1.

La vera impresa però è arrivata in semifinale contro la Serbia, perché sotto 1-0 dopo la prima partita, Sinner si è trovato a dover annullare tre match point a Djokovic, e da lì è partita la scalata dell’Italia verso la Davis. Nono solo Jannik ha ribaltato il Djoker vincendo il secondo singolare, ma lo ha poi ribattuto in doppio in coppia con Sonego.

A quel punto avevamo capito di essere a un passo dall’impresa, e nella finale con gli australiani- che si erano sbarazzati agevolmente in semifinale della sorpresa Finlandia- erano proprio gli Azzurri a partire favoriti.

La prima sfida fra Arnaldi e Popyrin poteva essere decisiva, perché in caso di successo australiano e vittoria dell’Italia nel secondo singolare, i nostri avversari sarebbero stati nettamente favoriti nel doppio, dove hanno una delle coppie migliori al mondo.

Arnaldi ha lottato come un leone e sofferto non poco contro un avversario che lo precede di 4 posizioni nella classifica ATP (40° l’australiano e 44° Arnaldi), e dopo aver vinto il primo set 7-5, ha perso nettamente il secondo per 6-2. Nel terzo però è uscita la forza di volontà di Arnaldi, con Popyrin che è andato sempre più in confusione, perdendo per 6-4.

A quel punto c’era la sensazione che il più era fatto, e Sinner ha mantenuto le attese contro De Minaur, che aveva già battuto 5 volte su 5 in carriera, e anche ieri è stato sconfitto nettamente nel secondo singolare per 6-3; 6-0.

Al doppio non si è neanche arrivati quindi, con l’Italia che ha conquistato la Coppa Davis battendo l’Australia per 2-0.

Questa è una nazionale che ha un futuro

Ora la speranza è che la nazionale di Volandri non si fermi qui ma, come quella del 1976 che conquistò le finali anche nel 1977, 1979 e 1980, l’Italia continui a rimanere ad alti livelli in Coppa Davis.

Con il “fenomeno Sinner” che ha solo 22 anni come Arnaldi, con Musetti che ha 21 anni, e con un Matteo Berrettini che era a Malaga per tifare i compagni ma sembra pronto più che mai per tornare in pista, gli Azzurri ne hanno tutte le possibilità.

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