Il Mondiale femminile che si sta disputando in Australia e Nuova Zelanda è entrato nella seconda settimana di gare, e ormai quasi tute le nazionali stanno completando il secondo giro di partite.
Normale chiedersi che tipo di Mondiale stiamo vedendo, cosa è cambiato rispetto a quattro anni fa in Francia, e se ci potrebbe essere qualche sorpresa per la vittoria finale.
Qui qualche spunto rispetto a quello che stiamo vedendo:
Cosa è cambiato maggiormente rispetto a quattro anni fa in Francia?
La fisicità. Come rimarcato anche dal prestigioso sito “The Athletic”, la fisicità è cambiata rispetto al Mondiale francese del 2019, con le squadre meno tecniche che sono diventate più fisiche, e un gioco che si è velocizzato in maniera evidente rispetto alle edizioni precedenti dei Mondiali femminili.
In alcune partite ci si aspettava di vedere goleade, ma l’Inghilterra ha faticato più del dovuto per battere con un solo gol di scarto Haiti, e gli Stati Uniti hanno battuto sì il Vietnam per 3-0, ma non è stato solo un allenamento per le americane. Le Filippine poi, alla loro prima partecipazione mondiale, hanno battuto le padrone di casa neozelandesi, e rimangono in piena corsa per gli ottavi di finale.
Tutto ciò non può che essere di beneficio per il calcio femminile.
Gli Stati Uniti rimangono i grandi favoriti per la vittoria?
Le statunitensi hanno vinto le ultime edizioni del Mondiale (4 successi complessivi per loro), e anche in questa edizione partivano davanti a tutti nei pronostici, ma nella seconda partita del girone sono state fermate sul pareggio dalle olandesi, la nazionale che gli Stati Uniti avevano battuto in finale nel 2019.
Spagna e Germania, con le goleade rispettivamente contro Zambia e Marocco- sono finora le squadre che hanno impressionato di più, ma occhio anche al Brasile, che ha seppellito Panama con 4 gol, e questa volta sembra davvero in grado di arrivare fino in fondo alla competizione.
La Nigeria ha fermato sul pareggio il Canada campione olimpico in carica, e poi ha battuto a sorpresa l’Australia, che co-ospita la manifestazione. E poi c’è la Svezia, vicecampione olimpica che sabato affronta l’Italia.
Ecco, appunto l’Italia. Quante sono le possibilità delle Azzurre di qualificarsi agli ottavi di finale?
Le Azzurre di Milena Bertolini hanno faticato all’esordio con l’Argentina, ma sono riuscite a prevalere per 1-0 grazie a una rete della subentrata Cristiana Girelli, una delle veterane di questa nazionale.
La prova del fuoco sarà sabato mattina contro la Svezia, ma il pareggio (2-2) della scorsa notte fra Argentina e Sudafrica favorisce le Azzurre. Le possibilità di passare il turno, probabilmente da seconde nel girone, sono decisamente buone. A quel punto molto probabilmente le ragazze di Bertolini potrebbero però trovarsi di fronte le statunitensi.
Australia e Nuova Zelanda co-ospitano la manifestazione. Come stanno andando?
Entrambe hanno vinto alla prima uscita- la Nuova Zelanda con la Norvegia e l’Australia con l’Irlanda- ma nella seconda giornata le neozelandesi hanno perso sorprendentemente con le Filippine, mentre le australiane- senza la stella Sam Kerr già infortunata- hanno subìto la rimonta della Nigeria.
Per entrambe le nazionali sarà decisiva l’ultima sfida del girone (sarà più complicato per le australiane che affrontano il Canada campione olimpico, mentre le neozelandesi se la vedranno con la Svizzera, capolista del Gruppo A).