Mondiali femminili 2023: i gironi, le favorite, le prospettive dell’Italia

Il 20 luglio prendono il via i Mondiali femminili 2023, che si svolgeranno in Australia e Nuova Zelanda, e per la prima volta nella storia vedranno al via 32 nazionali.

Andiamo a vedere quindi quali sono gli 8 gironi mondiali- dai quali accedono 2 squadre per girone agli ottavi di finale, e poi quarti, semifinali e le 2 finali per il terzo e il primo posto, con la finalissima che il 20 agosto chiuderà la manifestazione.

Gli 8 gironi del Mondiale femminile 2023

Gruppo A: Nuova Zelanda, Norvegia, Filippine, Svizzera

Gruppo B: Australia, Canada, Nigeria, Irlanda

Gruppo C: Spagna, Giappone, Costa Rica, Zambia

Gruppo D: Inghilterra, Danimarca, Cina, Haiti

Gruppo E: Stati Uniti, Paesi Bassi, Portogallo, Vietnam

Gruppo F: Francia, Brasile, Giamaica, Panama

Gruppo G: Italia, Svezia, Argentina, Sudafrica

Gruppo H: Germania, Colombia, Marocco, Corea del Sud

Quali sono le favorite del Mondiale 2023?

La favorita numero uno sono ovviamente gli Stati Uniti, che hanno vinto gli ultimi 2 Mondiali disputati, e in totale hanno vinto 4 delle 8 edizioni che si sono giocate finora.

Le statunitensi sono numero uno al mondo nel ranking mondiale, ma mai come in questa occasione, alcune nazionali europee sono così vicine nei valori alle americane.

L’Inghilterra di Sarina Wiegman ad esempio proprio un anno fa si è laureata campione d’Europa e, seppur nel frattempo abbia perso più di una giocatrice per ritiro o infortunio, è una seria candidata al titolo di campione del mondo.

Lo stesso discorso potremmo farlo sulla Spagna, che a livello internazionale non ha finora mai raccolto risultati di rilievo, ma si basa sul gruppo del Barcellona che ha vinto 2 delle ultime 3 Champions League- perdendo l’altra in finale- e ha fra le sue fila Alexia Putellas, due volte Pallone d’Oro. Le spagnole arrivano però da mesi complicati, che hanno visto un ammutinamento delle giocatrici contro lo staff tecnico e in particolare l’allenatore Jorge Vilda, con 15 componenti della rosa della nazionale che hanno chiesto le dimissioni del ct.

L’affaire è parzialmente rientrato- ma tre giocatrici “ribelli” hanno comunque chiesto di non essere convocate- e bisognerà capire se questo episodio avrà influito negativamente sull’ambiente.

Fra le favorite dobbiamo menzionate anche il Canada campione olimpico in carica- ma anche qui ci sono state frizioni fra le giocatrici e la federazione- e la Svezia, che è uscita in semifinale all’ultimo Europeo contro le future campionesse inglesi, ed è arrivata seconda anche all’ultima Olimpiade.

La Francia sarà allenata da Hervè Renard, che qualche mese fa ha guidato l’Arabia Saudita maschile a un Mondiale più che dignitoso, ha grande esperienza con le nazionali in giro per il mondo, ma non ha mai allenato prima a livello femminile. La nazionale capitanata da Wendie Renard ha rifilato 5 gol all’Italia all’ultimo Europeo, e può fare decisamente bene in questo Mondiale.

L’Australia poi co-ospita l’evento, e trascinata dall’attaccante di fama mondiale Sam Kerr- centravanti del Chelsea in Inghilterra- può essere la grande sorpresa di questo Mondiale.

Quali sono le prospettive dell’Italia?

La nazionale di Milena Bertolini riparte dall’ottimo Mondiale di 4 anni fa in Francia (eliminazione ai quarti con le olandesi poi finaliste), ma anche dal pessimo Europeo della scorsa estate (eliminazione al primo turno con un punto in tre partite).

Sara Gama ha fatto la storia di questa nazionale, ma la ct Bertolini ha deciso di lasciarla a casa, una decisione che ha fatto molto discutere. Passare il primo turno sarebbe un ottimo risultato per le Azzurre, visto che nel girone affrontiamo una Svezia che è decisamente più forte sulla carta, più Argentina e Sudafrica. Probabile che il passaggio del turno venga deciso contro le sudamericane, contro le quali l’Italia aprirà il suo Mondiale il prossimo 24 luglio.

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