Si parla spesso di “club hipster”, squadre cioè che vengono seguite da un pubblico giovane, che si riconosce nel movimento degli hipster, cioè da quei ragazzi che seguono una cultura alternativa in stile vintage, e che hanno gusti ben precisi in fatto di musica e moda.
I “club hipster” sono club di tendenza, non particolarmente vincenti, legati però a un territorio, con una chiara identità politica, che sono in grado di interagire con la comunità che li circonda.
Ne abbiamo identificati 5 in Europa, e di seguito vi vogliamo dire qualcosa di più su queste squadre:
St Pauli (Germania)
Club hipster e di tendenza per antonomasia.
In questa stagione sta lottando per tornare in Bundesliga, ma ha passato gran parte della sua storia in seconda o terza divisione tedesca.
E’ il secondo club di Amburgo come importanza- dietro all’HSV, che però da qualche anno è anche lui in 2 Bundesliga- il St Pauli rappresenta l’omonimo quartiere di Amburgo famoso per la vita notturna e gli eccessi.
Tifoseria notoriamente e orgogliosamente di sinistra, il St Pauli gioca nel mitico Millerntorn Stadion, che può ospitare circa 30.000 tifosi, ed è la vera e propria casa del club fondato nel 1910.
Il St Pauli piace proprio perché è un club alternativo, tifato da anarchici, intellettuali, senzatetto, personaggi vari che frequentano uno dei quartieri più alternativi e chiacchierati di tutta la Germania.
Rayo Vallecano (Spagna)
E’ la terza squadra di Madrid, dietro a Real e Atletico, ma con le due potenze della capitale spagnola, questo club non c’entra proprio nulla.
Il Rayo rappresenta il quartiere popolare di Vallecas, e anche qui il tifo di sinistra è sempre stato molto forte.
Basta citare un episodio del 2017, quando il calciatore ucraino Roman Zozulya fu costretto a lasciare il club perché sospettato di simpatie filonaziste.
Nel 2019, quando Zozulya tornerà a Vallecas da avversario con la maglia dell’Albacete, la partita fu sospesa, in seguito alle intemperanze del pubblico verso lo stesso giocatore ucraino.
Il club è comunque molto attivo nel sociale, soprattutto in aiuto della popolazione più svantaggiata del quartiere di Vallecas.
Red Star Parigi (Francia)
Tutti noi identifichiamo calcisticamente Parigi con il Paris Saint Germain, ma il club ora proprietà del fondo sovrano del Qatar è nato soltanto nel 1970, mentre altre squadre della capitale francese sono venute al mondo molto prima.
Fra queste il Red Star Parigi, nato nel 1897 e domiciliato nel quartiere di Saint Ouen, zona periferica e disagiata della capitale.
Il Red Star gioca nel Championnat National francese, molto lontano dai fasti della Ligue 1, e disputa le sue partite interne nel piccolo stadio Bauer, che prende il nome da Jean Claude Bauer, dottore e famoso comunista del quartiere ucciso dai nazisti nel 1944.
Anche qui c’è una forte componente di sinistra nel tifo, e anche qui il club è molto attivo nella comunità, cercando di aiutare i giovani del quartiere a star il più lontano possibile dai guai, e avvicinandoli allo sport.
Gli obiettivi sportivi del Red Star comunque sono ambiziosi, perché l’idea è quella di ammodernare lo stadio, scalare le categorie, e arrivare il prima possibile a diventare la seconda squadra di Parigi dietro al ricchissimo PSG.
Union Saint Gilloise (Belgio)
Club storico del panorama del calcio belga, ma che solo in questa stagione è tornato in prima divisione dopo un’assenza di ben 48 anni.
Appena tornato però, e subito scatta la sorpresa, con l’Union che sta guidano la Jupiler League con ben 7 punti di vantaggio sul più titolato Club Brugge.
Il Saint Gilloise viene considerato un club di tendenza per la sua politica molto green, con l’impegno a ridurre a zero le emissioni per le partite casalinghe, attraverso politiche che incentivano l’utilizzo della carta a vantaggio della plastica, politiche dei trasporti che favoriscono i mezzi pubblici e le biciclette rispetto all’auto per andare allo stadio, e un terreno di gioco metà erba e metà sintetico, proprio per ridurre il riscaldamento durante l’inverno, e l’irrigazione nei mesi più caldi estivi.
Un club piccolo ma moderno, con uno sguardo rivolto al futuro.
Borussia Dormund (Germania)
Da alcuni viene ritenuto il club hispter per eccellenza, proprio perché di tendenza.
Ad essere di tendenza è stato soprattutto Jurgen Klopp, che ha guidato il club ai successi in patria e a una finale di Champions League, ma soprattutto ha modificato la mentalità della squadra giallonera.
Termini come “gegenpressing” (contro-pressing) e “muro giallo” (riferito all’enorme curva dei tifosi di casa al Westfalenstadion), sono ormai comuni anche in Italia.
Il Borussia Dortmund poi ha da anni ormai introdotto una politica dei giovani, da lanciare in prima squadra e poi rivendere a prezzi maggiorati rispetto a quando sono stati comprati.
Herling Haaland sarà il nuovo gioiello da mettere sul mercato la prossima estate.