Prima squadra, Futuro e Women: per il Milan è un fallimento su tutti i fronti

Dopo la sconfitta per 3-1 a Roma, per il Milan è arrivata la matematica certezza che nella prossima stagione i rossoneri non parteciperanno a nessuna coppa europea e, in attesa dell’ultima ininfluente partita casalinga di sabato contro il Monza, dove tra l’altro è attesa una grande contestazione da parte della tifoseria, la dirigenza rossonera deve ragionare su una stagione che è andata male a tutti i livelli, non solo per la prima squadra quindi, ma anche per il progetto di Milan Futuro e per il Milan femminile.

Andiamo quindi a vedere nel dettaglio i fallimenti stagionali di Red Bird, e di una dirigenza del Milan che dovrà rendere conto ai propri tifosi per una stagione così sottotono.

Milan prima squadra (9° posto in Serie A, fuori ai playoff di Champions League, finalista sconfitto in Coppa Italia)

Dal secondo posto della scorsa stagione con Pioli, a un nono posto in questa (manca ancora una giornata, ma al massimo il Diavolo potrebbe salire all’ottavo posto, utile giusto per evitare i turni preliminari di Coppa Italia).

La dirigenza rossonera, con Ibrahimovic in testa, non ha mai fatto mistero fin dalla scorsa estate di puntare allo scudetto, ma nel corso della stagione il Milan è passato da Paulo Fonseca a Sergio Conceiçao in panchina, migliorando di nulla nella classifica di Serie A, con il portoghese che ha giusto portato una Supercoppa italiana in bacheca quando era appena arrivato a Milanello e non aveva ancora disfatto le valigie.

In campionato però il Milan, non solo non ha raggiunto la zona Champions, ma per la prima volta dalla stagione 2015/16 non si qualifica a nessuna coppa europea (nel 2019/20 i rossoneri non parteciparono all’Europa League perché, seppur qualificati come quinti dalla stagione precedente, trovarono un accordo con l’UEFA per non andare incontro a una successiva squalifica per non aver rispettato il fair play finanziario).

In Champions League il Milan è partito con due sconfitte (Liverpool e Bayer Leverkusen) nel nuovo mega girone, ma poi si è ripreso bene andando a vincere anche a Madrid con il Real, per poi buttare via tutto all’ultima giornata perdendo clamorosamente in casa della Dinamo Zagabria. La sconfitta è costata la disputa del playoff a Conceiçao, con i rossoneri che sono caduti clamorosamente nel doppio confronto con il Feyenoord (ai quali il Milan aveva appena strappato nel mercato di gennaio a suon di milioni l’attaccante messicano Santi Gimenez, la stella della squadra).

L’ultima speranza era la Coppa Italia, dove il Milan ha eliminato Sassuolo agli ottavi, Roma ai quarti, e soprattutto l’Inter nel doppio derby di semifinale, per poi cadere però malamente in finale a Roma contro il Bologna, una partita nella quale i rossoneri sono stati a guardare per 90 minuti gli avversari.

Milan Futuro (retrocesso in Serie D)

Oltre alla prima squadra, quest’anno c’era grande attesa anche per la compagine iscritta in Serie C come seconda squadra, con base a Solbiate Arno per le partite interne.

Del progetto se ne è occupato in prima persona lo stesso Ibrahimovic, che ha messo un suo uomo di fiducia, Jovan Kirovski, come direttore sportivo. L’intento era quello di far crescere i giovani, dare spazio a quelli più talentuosi come Camarda, Jimenez, Bartesaghi e Liberali, con il tutto affidato a Daniele Bonera, dopo la rottura dei rapporti fra Ibra e Ignazio Abate, ex allenatore della Primavera milanista.

Il progetto di Milan Futuro, con 12 milioni spesi la scorsa estate, è stato totalmente fallimentare, con la squadra che, nel girone B di Serie C, ha ottenuto 7 vittorie, 13 pareggi e ben 18 sconfitte, che sono valse il terzultimo posto con conseguente playout. Sul finale di stagione, Bonera è stato sostituito in panchina da Massimo Oddo, con la supervisione di Mauro Tassotti, ma nonostante quest’ultima mossa disperata, Milan Futuro ha perso il doppio playout con la Spal (vittoria 1-0 in casa e sconfitta per 2-0 a Ferrara), così che nella prossima stagione dovrà disputare la Serie D, in attesa di un eventuale ripescaggio in C.

Milan Women (5° posto in Serie A, eliminato nei quarti di finale di Coppa Italia)

Rispetto alla prima squadra maschile e a Milan Futuro, la squadra femminile è quella che ha fatto meglio ma, dalla creazione nel 2018, rimane un qualcosa che non è né carne né pesce.

Dopo che nella scorsa stagione il Milan femminile non è riuscito ad entrare fra le prime 5 del campionato, in questa stagione è stata chiamata in panchina l’esperta allenatrice olandese Suzanne Bakker, con esperienze anche sulla panchina dell’Ajax, ma nonostante questo le rossonere sono arrivate quinte su cinque nella poule scudetto del campionato, e durante la stagione sono state battute in casa per 6-0 dalla Juventus (fresca vincitrice di scudetto e Coppa Italia), e 4-1 sempre a domicilio nell’ultimo derby stagionale.

Anche per la squadra femminile, serviranno riflessioni importanti se si vuole creare una squadra competitiva almeno in Italia.

NetBet News