I britannici equiparati ai comunitari in Serie A. Buone notizie per Milan e forse Lazio

Sono lontani i tempi nei quali la Serie A viaggiava in piena austerità, le frontiere erano chiuse, e i calciatori stranieri scomparsi del tutto dal nostro campionato.

Una decisione causata dalla brutta figura fatta dall’Italia di Edmondo Fabbri ai Mondiali d’Inghilterra nel 1966, quando gli Azzurri vennero eliminati dalla Corea del Nord dei “ridolini” (come li soprannominò Valcareggi che li aveva spiati in allenamento).

Via via gli stranieri scomparvero dal nostro campionato, per poi riapparire nell’estate del 1980 (l’estate anche dello scandalo del primo Calcioscommesse), e da allora in poi, sono sempre più aumentati di numero, tanto che oggi si fa fatica a trovare calciatori italiani in alcune rose di Serie A.

Dopo l’introduzione della Legge Bosman nel 1996, i calciatori sono stati parificati a tutti gli altri lavoratori all’interno della UE, e la discriminante ad oggi è fra giocatori comunitari e extracomunitari.

La Gran Bretagna nel 2016 ha deciso di uscire dalla comunità Europea, con la validità effettiva di tutte le regole di uscita che è entrata in vigore nel 2020, ma ieri la FIGC ha deciso di equiparare i calciatori britannici- come era già per quelli svizzeri- a quelli comunitari, liberando uno o più slot per quelle squadre che hanno in rosa giocatori appena acquisti dall’Inghilterra, o che hanno intenzione di fare qualche spesa dalle parti di Scozia, Inghilterra, Irlanda del Nord e Galles.

La regola infatti non vale per i britannici già in rosa (ad esempio Tomori, arrivato in Italia nel 2021, non libererà un posto nel Milan), ma favorirà chi dovrà inserire britannici, fermo restando la regola di massimo 3 extracomunitari in squadra.

Il Milan ne trae sicuramente beneficio

Buone notizie in casa Milan, che con Ruben Loftus-Cheek e Chukwueze (Nigeria) aveva occupato gli ultimi due slot per extracomunitari, e che invece oggi si trova con la possibilità di pescare ancora fuori dalla comunità europea.

I rossoneri sono alla ricerca di un attaccante dopo l’arrivo di Noah Okafor, ma molto probabilmente non arriveranno né l’iraniano Taremi, e neppure il giapponese Kamada- che comunque è un trequartista- che non sembrano più nei radar di Furlani e Moncada. In questi giorni si è fatto il nome del talentino 19enne argentino Alejo Veliz, del Rosario Central (extracomunitario anche lui), che però arriverebbe probabilmente solo a fine mercato.

La Lazio ora può puntare su Hudson-Odoi

Dopo l’addio a Milinkovic-Savic, ma con l’arrivo di Valentin Castellanos, la Lazio avrebbe potuto inserire solo un altro extracomunitario fra gli obiettivi di mercato, ma ora questo nuovo regolamento FIGC dà la possibilità a Lotito di operare più liberamente sul mercato.

Arsen Zakharjan, calciatore russo di origine armene (extracomunitario), rimane un obiettivo concreto per sostituire Milinkovic-Savic, ma anche il giapponese Kamada è sempre nei radar di Sarri, e oltre a questi due, prende sempre più corpo la candidatura di Callum Hudson- Odoi. Il centrocampista del Chelsea, classe 2000, ha un valore che si aggira sui 15 milioni di euro, con un contratto in scadenza al termine della prossima stagione. Il centrocampista inglese ha passato l’ultima stagione in Bundesliga in prestito al Bayer Leverkusen e, avendo perso lo status di extracomunitario, può diventare un obiettivo centrale per le strategie di mercato della Lazio.

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