La 16° giornata di Serie A parte venerdì sera con l’anticipo Genoa-Juventus, e con la possibilità per i bianconeri di tornare ancora in testa alla classifica.
Il clou però sarà domenica sera, quando all’Olimpico si sfideranno Lazio e Inter. I nerazzurri sono lanciati in testa alla classifica, in trasferta hanno sempre vinto in questo campionato, e con 37 gol fatti e 7 subiti in 15 partite, hanno il miglior attacco e la miglior difesa di tutta la Serie A.
La trasferta laziale però nasconde tante insidie per gli uomini dell’ex Simone Inzaghi, visto che l’Inter non vince nell’Olimpico laziale dal 2018, e ha perso le ultime due uscite in casa dei biancazzurri.
Lazio-Inter è stata una sfida che è valsa anche la Coppa UEFA in passato, perché queste due squadre nel 1998 si sono trovate di fronte a Parigi in finale, e furono i nerazzurri di Ronaldo il Fenomeno a vincere nettamente per 3-0 e portarsi a Milano la coppa.
Oggi la sfida vale tanto per la Lazio, che vuole risalire la classifica, e ovviamente tantissimo per l’Inter, che deve confermarsi in vetta e tenere lontana la Juve.
Lo scudetto buttato dall’Inter il 5 maggio 2002
Ci sono date che rimangono nella storia, sia nel bene che nel male.
Il 5 maggio 2002 è una di queste, una data che nessun tifosi nerazzurro potrai mai dimenticare. L’Inter allenata da Hector Cuper arrivava all’ultima partita di campionato con un punto di vantaggio sulla Juventus seconda e due sulla Roma terza, e la trasferta in casa della Lazio non preoccupava più di tanto, perché i biancocelesti non avevano particolari interessi di classifica, ed erano sotto contestazione da parte dei loro tifosi.
A Roma arrivò un esodo di tifosi interisti, pronti a festeggiare un titolo che la Milano nerazzurra aspettava da 13 anni. In più, visto il gemellaggio fra le due tifoserie e la possibilità che, in caso di non vittoria dell’Inter i rivali della Roma avrebbero potuto vincere lo scudetto, anche i laziali presenti allo stadio tifarono per l’Inter.
Si giocò in un clima quasi surreale, e quando Christian Vieri portò in vantaggio i nerazzurri dopo 12 minuti, sembrava che la partita fosse già finita. La Lazio trovò il pareggio poco dopo con Poborsky, ma l’Inter tornò in vantaggio grazie a Di Biagio. Prima dell’intervallo, arrivò ancora un gol di Poborsky, che sembrava l’unico a non essere d’accordo su un risultato che sembrava già scritto.
Invece successe l’impensabile, perché nel secondo tempo l’Inter crollò, e furono i gol dell’ex Simeone e dell’attuale allenatore interista Simone Inzaghi a fissare il punteggio finale su un incredibile 4-2 a favore della Lazio.
Le immagini di Ronaldo, richiamato in panchina, in lacrime fecero il giro del mondo, e del crollo improvviso e inspiegabile dell’Inter approfittò la Juve, che andò a vincere per 2-0 a Udine e soffiò lo scudetto ai nerazzurri al fotofinish.
In più, con la vittoria della Roma a Torino con i granata l’Inter non arrivò nemmeno seconda, e la stagione seguente fu costretta ai preliminari per accedere alla Champions League.
Le formazioni iniziali di Lazio-Inter 4-2 del 5 maggio 2002
Lazio (4-4-1-1): Peruzzi; Stam, Nesta, Couto, Favalli; Poborsky, Simeone, Giannichedda, Stankovic; Fiore; Simone Inzaghi. All. Zaccheroni
Inter (4-4-2): Toldo; J. Zanetti, Cordoba, Materazzi, Gresko; Sergio Conceicao, Di Biagio, C. Zanetti, Recoba; Vieri, Ronaldo. All. Cuper
Lazio-Inter oggi
Entrambe le formazioni sono reduci dall’impegno infrasettimanale in Champions, ed entrambe si ritroveranno lunedì a Ginevra per il sorteggio degli ottavi di finale.
Sarri deve fare ancora a meno di Patric e Romagnoli in difesa, e di Isaksen a centrocampo. Quasi sicuro l’impiego di Immobile come titolare in attacco.
Simone Inzaghi invece deve rinunciare a Pavard e De Vrij in difesa, e sulla fascia destra mancherà ancora Dumfries. In attacco torna la coppia titolare Thuram-Lautaro.
Le probabili formazioni di Lazio-Inter
Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Gila, Marusic; Guendouzi, Rovella, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. All. Sarri
Inter (3-5-2): Sommer, Bisseck, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. All. S. Inzaghi