Grandi esordi in Serie A: quando Kakà ad Ancona mostrò tutte le sue qualità

Manca solo una settimana all’inizio della Serie A, e l’attesa è tanta da parte di tutti i tifosi.

Le ultime amichevoli ci stanno chiarendo alcuni dubbi, aumentano le preoccupazioni per possibili infortuni in vista del campionato, ma sarà poi la prima giornata di Serie A a scoprire veramente le carte.

In passato, in Serie A, abbiamo avuto esordi da sogno da parte di grandi campioni, e in questi giorni vogliamo ricordare quelle annate storiche per il calcio italiano:

Gli occhialini di Kakà

Quando Kakà si presentò per la prima volta a Milanello, voluto fortemente dal connazionale Leonardo, che all’epoca era ancora in ottimi rapporti con la società rossonera, il giovane brasiliano si presentò vestito di tutto punto e con degli occhialini da intellettuale, tanto che Rino Gattuso non mancò di commentare con i compagni:” ma chi ci hanno mandato, uno studente universitario?” Quando però Kakà mise la divisa del Milan e gli scarpini, fu subito chiaro che non si trattava di uno studente, ma di un progetto di campione, che si sarebbe affermato definitivamente al Milan.

L’esordio di Kakà avvenne in amichevole a Cesena contro il National Bucarest, una partita pareggiata dai rossoneri per 1-1, dove però il giovane brasiliano mise già in mostra tutte le sue qualità.

Pochi giorni dopo il Milan andò a conquistarsi la Supercoppa Europea a Montecarlo contro il Porto di Mourinho (gol decisivo di Shevchenko), così che l’esordio in campionato ad Ancona venne rinviato al lunedì sera.

Il Milan di Ancelotti, che l’anno precedente aveva vinto la Champions League, si impose per 2-0 con una doppietta di Shevchenko, ma quella sera tutti gli occhi furono per Kaka (all’esordio ufficiale), che partì titolare, e fornì un assist stupendo per Cafu, che avrebbe poi servito a Sheva il passaggio per il definitivo 2-0.

L’esordio di Kakà ad Ancona

Pochi giorni dopo sarebbe arrivato anche il primo gol di Kakà in Serie A nel derby con l’Inter, e sarebbe stato solo l’inizio di una lunga serie di successi per il brasiliano con i colori rossoneri.

Tabellino:

Ancona-Milan 0-2

Ancona: Scarpi, Bilica, Viali, Milanese, Russo, Berretta, Carrus, Maini, Sussi, Di Francesco, Hubner. All.Menichini

Milan: Dida, Cafu, Nesta, Maldini, Costacurta, Gattuso, Pirlo, Shevchenko, Kakà, Serginho, Inzaghi. All.Ancelotti

Marcatori: pt. 30’ Shevchenko; st. 31’ Shevchenko

La carriera di Kakà

Kakà arrivò al Milan dal San Paolo nell’estate 2003, e divenne ben presto uno dei punti fermi del Milan di Ancelotti.

Al suo primo anno in rossonero, Kakà fu uno dei protagonisti dello scudetto 2003/04, mentre l’anno successivo trascinò i rossoneri fino alla finale di Champions League, persa però a Istanbul contro il Liverpool.

L’anno di grazia di Kakà fu il 2007, quando a maggio vinse con il Milan la Champions League ad Atene sempre contro il Liverpool (fu lui a servire l’assist per il secondo gol di Pippo Inzaghi), e poi a dicembre fu assoluto protagonista nella vittoria in Giappone del Mondiale per Club.

A fine stagione, Kakà vinse il Pallone d’Oro, ma il suo matrimonio con il Milan sarebbe finito due anni dopo (estate 2009, dopo che il Manchester City aveva già provato a portarlo in Inghilterra nel gennaio dello stesso anno), quando il brasiliano decise di andare a giocare a Madrid con il Real.

Kakà sarebbe poi tornato al Milan nella stagione 2013/14, giocando ancora 30 partite e realizzando 7 reti in Serie A, ma quello non era più il Milan vincente dei suoi esordi in rossonero, e dopo una sola stagione, Kakà decise di tornare prima al San Paolo, per poi concludere la carriera con la maglia dell’Orlando City nella MLS.

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