Tre cose che abbiamo capito dalla seconda giornata di Serie A

Dopo un inizio con i botti della Serie A 2022/23, e con una prima giornata senza pareggi, anche la seconda giornata è andata in archivio, e qualche grande ha iniziato a rallentare.

Andiamo a vedere quali sono i nostri tre spunti che abbiamo ricavato dalla seconda giornata di Serie A:

Kvara…e gli altri

Il georgiano Kvaratskhelia aveva esordito in maglia Napoli al Bentegodi in maniera dirompente, e si è ripetuto davanti ai tifosi del Maradona in maniera altrettanto poderosa: doppietta, e uno dei gol realizzati con il “tiraggiro” alla Insigne, il giocatore che ha il compito di far dimenticare.

Come avevamo detto la scorsa settimana, siamo davanti a un giocatore che non è soltanto un ottimo elemento, ma qualcosa di più.

Ciò che notiamo, è che nessun addetto ai lavori, nessun esperto di mercato, aveva annunciato Kvaratskhelia per quello che è veramente: un progetto di campione.

Questo, a nostro avviso, è dovuto alla scarsa conoscenza di molti giornalisti e molti appassionati, del mercato estero dei calciatori al di fuori delle 5 leghe principali (oltre alla Serie A, Premier League, Liga, Bundesliga e Ligue 1).

Per un giocatore come il georgiano, che ha disputato gli ultimi mesi alla Dinamo Batumi in patria dopo aver lasciato il campionato russo, forse ci può stare, per altri giocatori un po’ meno.

In sede di pronostici ovviamente, tutto andrebbe riparametrato dopo le prime uscite, quando effettivamente riusciremo a capire il reale potenziale di molti nuovi arrivati, e la loro integrazione all’interno delle nuove squadre.

Allegri, dov’è il gioco?

E’ passata una stagione, sono arrivati nuovi giocatori e si sono già fatti proclami, ma la Juventus sembra quella dell’anno scorso, anzi, forse i bianconeri sono addirittura involuti.

Al netto delle assenze di Pogba e Di Maria, la Juve non ha espresso quasi nulla nel posticipo del lunedì in casa della Sampdoria, mettendo in mostra solo un’assenza di gioco quasi totale.

Chi deve azionare Vlahovic? Chi deve far scorrere il gioco sulle fasce per far sì che all’attaccante serbo arrivino i palloni giusti? Chi deve far girare velocemente la manovra?

Tutte domande irrisolte per Allegri. Nell’esordio con il Sassuolo, pur vincendo per 3-0, la Juve è stata la squadra che meno ha pressato il proprio avversario nella propria metà campo di tutta la Serie A, un atteggiamento che può essere accettato quando in una partita trovi subito il gol e puoi stare basso e ripartire, ma in una sfida come contro i blucerchiati che non si è risolta all’inizio?

Allegri deve recuperare alcune pedine importanti per la sua scacchiera, ma soprattutto deve migliorare un gioco che ad oggi ancora non si vede.

Il Monza è già con l’acqua alla gola?

Dare giudizi definitivi dopo due giornate di campionato è impossibile, ma qualche indicazione la si può trarre.

Giovanni Stroppa sembra già sulla graticola, con De Zerbi che potrebbe sostituirlo sulla panchina del Monza nelle prossime giornate.

I brianzoli, alla loro prima stagione in Serie A, partivano con grandi ambizioni dopo un mercato importante, ma, dopo la sconfitta all’esordio in casa con il Torino (1-2), è arrivato il tracollo di Napoli (0-4).

Stroppa ha perso per tre mesi Andrea Ranocchia per infortunio, con Galliani che a questo punto potrebbe entrare ancora sul mercato per cercare un difensore.

La Serie A, rispetto alla cadetteria, è tutta un’altra cosa, e il Monza berlusconiano se ne sta rendendo conto da subito.

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