La Sampdoria riparte dalla Serie B, e da una nuova proprietà con l’ex presidente del Leeds Radrizzani alla guida, ma non sarà solo una ripartenza della squadra blucerchiata (che per i vari problemi societari avuti sa già che comincerà il campionato con un -2 in classifica), ma sarà un’occasione importante anche per Andrea Pirlo in panchina, uno di quei tecnici che non ha fatto “la gavetta”, come si suol dire, e alla sia prima esperienza in panchina si è seduto subito su quella della Juventus.
Pirlo gode di grande credito nel mondo del calcio, un credito ampiamente conquistato per essere stato un giocatore intelligente e di classe, che grazie al suo stile di gioco e alle sue intenzioni ha cambiato le sorti del Milan, della Juve, e anche della nazionale italiana, con cui ha vinto da protagonista il Mondiale nel 2006.
Quali sono gli obiettivi della Sampdoria di Pirlo?
La Sampdoria ha rischiato di scomparire e dover ripartire dalla Serie D nel corso di quest’estate, ma alla fine la nuova proprietà ha coperto i vari buchi di bilancio e ha rilanciato un progetto che vorrebbe riportare i blucerchiati subito in Serie A.
I blucerchiati hanno dovuto operare con attenzione su mercato in entrata, ma hanno messo a disposizione del nuovo allenatore una squadra che dovrebbe essere in grado di lottare subito per un pronto ritorno in Serie A, o quantomeno lottare per i playoff.
Gli arrivi di Matteo Ricci a centrocampo dal Frosinone, e di Fabio Borini, reduce da alcune stagioni in Turchia, dovrebbero aiutare una squadra che nella passata stagione a un certo punto ha perso fiducia in sé stessa, e si è fatta travolgere dagli eventi che stavano sconvolgendo la società.
Pirlo deve ridare una quadratura alla Sampdoria, sapendo bene che i tifosi si aspettano un pronto ritorno nella massima serie.
I numeri di Pirlo da allenatore
Andrea Pirlo avrebbe dovuto cominciare la sua carriera di allenatore da tecnico della Juventus Under 23 (ora Next Gen), ma al termine della stagione 2019/20- quella interrotta e poi ripresa per il COVID- nonostante la vittoria dello scudetto, venne esonerato Maurizio Sarri, con la promozione da subito in prima squadra di Pirlo.
Un po’ troppo prematuramente battezzato “Il Maestro”, non è che la stagione di Andrea Pirlo sulla panchina della Juve sia stata del tutto negativa, anzi, visto che il tecnico ha portato a casa comunque la Supercoppa italiana (in finale contro il Napoli di Gattuso), e la Coppa Italia (battendo all’ultimo atto l’Atalanta di Gasperini), e soprattutto ha ottenuto la qualificazione alla Champions League, anche se soffertissima e arrivata all’ultima giornata della Serie A 2020/21.
Pirlo però non ha mai dato l’impressione di avere completamente in mano la squadra, che con lui in panchina, anche se non è dipeso certamente solo da lui, ha fallito pe la prima volta di vincere lo scudetto dopo 9 successi di fila.
Dopo un anno sabbatico e di studio, Pirlo ha accettato l’offerta di allenare il Karagumrük nella Superlig turca, una squadra senza infamia né lode, da metà classifica, che a metà classifica è rimasta anche con Pirlo allenatore. A dir la verità l’ex centrocampista della nazionale non ha terminato neppure la stagione, visto che il Karagumrük ha deciso di esonerarlo a campionato quasi concluso.
La sua media punti con la squadra turca è peggiorata rispetto alla stagione in panchina alla Juve- da 2.15 a 1.29- ma ora arriva quest’opportunità con la Sampdoria, che potrebbe rilanciare Pirlo a livello di immagine, in una piazza importante e che ha voglia di tornare il prima possibile a giocare nella massima categoria.