Dopo l’incredibile terzo posto ottenuto nella scorsa stagione in Eurolega, l’Olimpia Milano questa volta punta ad alzare il più prestigioso torneo cestistico europeo nella Final Four che si disputerà il prossimo maggio a Berlino, e sarebbe davvero un’impresa ragguardevole per le Scarpette Rosse milanesi, che non vincono questa manifestazione dal lontano 1988, quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni.
Le avversarie anche stavolta saranno molto toste, e se il CSKA Mosca sembra accusare qualche battuta d’arresto rispetto a un recente passato dominante, le due grandi di Spagna, Barcellona e Real Madrid, hanno già dimostrato tutta la loro forza, come anche l’Olympiacos Piereo, che a novembre ha già sculacciato l’Olimpia al Forum di Assago.
I punti di forza dell’Armani Exchange Olimpia Milano
Ettore Messina è un coach di grande esperienza e di fortissime conoscenze, e l’Olimpia Milano è molto cresciuta da quando l’ex tecnico Virtus Bologna, CSKA Mosca e Real Madrid-fra le altre- siede sulla panchina milanese.
La forza dell’Olimpia però risiede anche nella profondità del roster, sempre più all’altezza per competere sul doppio fronte Serie A/Eurolega.
Ci sono giocatori talmente esperti ed importanti per l’Eurolega, che in Serie A non vengono nemmeno impiegati- il Chacho Rodriguez e Kyle Hines su tutti- e nonostante questo l’Armani Exchange sta dominando il campionato nazionale, e in Eurolega viaggia fra quelle di testa.
Ci sono poi altri giocatori esperti come Datome e Melli che, dopo importanti esperienze all’estero, sia in NBA che in squadre top europee, sono arrivati a Milano proprio per dare quel qualcosa in più in termini di conoscenze, esperienza, da far valere soprattutto nei momenti difficili della stagione.
Messina si trova così a gestire un gruppo di grande valore, che in questo momento ha poco da invidiare alle big d’Europa. L’arrivo di Ben Bentil ha aggiunto altra qualità, in attesa di sapere cosa succederà a Moraschini, fermato per positività al doping ad ottobre, ma ancora in attesa di sapere quanto sarà lunga la squalifica che gli verrà comminata.
La tradizione europea dell’Olimpia Milano
In questi ultimi anni, l’Olimpia Milano è l’unica squadra italiana che può davvero competere con le big d’Europa, e infatti è anche l’unica a partecipare fra le squadre di Serie A in Eurolega.
La tradizione cestistica milanese è molto forte, e l’Olimpia in passato è stata spesso protagonista in Europa.
Pur se è la Pallacanestro Varese la squadra più titolata a livello di Coppe dei Campioni vinte (ben 5 negli anni ’70, nel glorioso periodo della sponsorizzazione Ignis), Milano segue con 3 successi. Il primo ottenuto nella stagione 1965/66 in finale contro lo Slavia Praga, e poi i due successi degli ani ’80, sempre contro il Maccabi Tel Aviv, prima con Dan Peterson in panchina nel 1986/87 a Losanna, e poi l’anno seguente a Gand, quando la Tracer Milano, allenata da Franco Casalini, sconfisse sempre i fortissimi israeliani.
Da allora il basket è cambiato parecchio, sono uscite realtà nuove che negli anni Ottanta non c’erano, e la stessa Olimpia Milano ha vissuto annate di buio assoluto.
Con Armani presidente e con Ettore Messina in panchina, ora l’Olimpia Milano ha anche un roster di livello, e sognare di alzare ancora la coppa, a 34 anni dall’ultimo successo, non sembra più essere utopia.