Siamo arrivati a scrivere la parola fine alla vicenda che coinvolge la Juventus con la Giustizia Sportiva. Almeno per il momento, e per quanto riguarda lo scenario italiano.
Ieri è stata una giornata importante in questo senso, e quindi vogliamo fare un recap di quello che è successo e di quello che potrebbe succedere nelle prossime settimane.
La questione fra la Juve e la giustizia sportiva italiana è stata quindi risolta?
Si è arrivati a un patteggiamento per il caso “manovre stipendi-rapporti sospetti con agenti e partnership sospette”, ed è stata accertata la contiguità tra il “caso plusvalenze”, per cui i bianconeri si erano visti privati di 10 punti in classifica, e questo nuovo filone d’indagine, per il quale si sarebbe dovuti andare a processo il prossimo 15 giugno, con evidenti ripercussioni sula prossima stagione.
Con questo patteggiamento quindi la Juve pagherà una multa di €718.240, ma non le verranno inflitti altri punti di penalizzazione 8nè in questa, né nella prossima stagione). I dirigenti della Juve a loro volta non potranno più fare ricorso su nessun filone d’indagine nel quale sono coinvolti, e quindi nel campionato 2022/23 i bianconeri concluderanno il torneo con 10 punti di penalizzazione in classifica.
Ciò vuol dire che nella prossima stagione la Juventus potrà partecipare alla Conference League?
Non è ancora detto, anzi, è più probabile che non succeda.
Al momento la squadra di Allegri occupa il settimo posto in classifica, e avrebbe accesso alla Conference League ma l’UEFA, che ha preso atto della decisione della Giustizia Sportiva italiana, deve ancora far sentire la sua voce.
Dobbiamo ricordare che la Juve aveva sottoscritto un accordo sul Financial Fair Play con il massimo organismo europeo, che però si basava su bilanci falsi, come è stato accertato dalla Procura. A questo punto quell’accordo non sarebbe più valido, con l’aggravante che l’UEFA potrebbe essere stata circuita. È quindi possibile che l’UEFA si faccia sentire nel mese di giugno, prima che vengano comunicate le partecipanti alle prossime coppe, e potrebbe squalificare i bianconeri dalle proprie competizioni per uno o più anni.
Per la Juve il settimo posto di quest’anno sarebbe comunque importante, perché i bianconeri sconterebbe un anno di assenza alla Conference League, pronti però magari a tornare in Champions- se la squalifica sarà di una sola stagione- a partire dal 2024/25, ovviamente se riusciranno ad entrare nelle prime 4 nella prossima Serie A.
Nella decisione che prenderà l’UEFA, influirà il coinvolgimento della Juve nella Superlega?
Non influirà nel senso che la squalifica non sarà peggiorativa per quello, ma l’organismo europeo si sarebbe aspettato negli scorsi mesi un passo indietro dei nuovi dirigenti della Juve nella vicenda della Superlega.
Al momento non c’è però stato nessun passo indietro, con la Juventus che rimane al fianco di Real Madrid e Barcellona in questa volontà di creare una lega indipendente dall’UEFA. Se invece la Juventus dovesse uscire dalla Superlega, ovviamente l’UEFA dovrà tenerne conto quando deciderà quale squalifica infliggere per le prossime stagioni, dovrà quindi considerare la “buona volontà” da parte della nuova dirigenza della Juve.
Chi esce vincitore da questa vicenda?
Ovviamente non c’è un vincitore, ma si è creata una sorta di situazione di pareggio. La Giustizia Sportiva voleva evitare lungaggini che avrebbero influito sulla prossima stagione, ma in qualche modo ha “sdoganato” il falso in bilancio da parte delle società sportive. La Juventus andava incontro a penalizzazioni ben maggiori, e così facendo se la cava con una multa e nessuna penalizzazione futura (ma vede compromessa questa stagione per la penalizzazione).
Il presidente federale Gravina e molti addetti ai lavori si sono detti soddisfatti del patteggiamento e della chiusura di questo caso spinoso, ma è evidente oggi più che mai che la Giustizia Sportiva è da riformare completamente.