Domenica sera va in scena una classica del calcio italiano come Napoli-Juventus, partita dal significato storico importante, ma che ha anche la sua valenza per la classifica di Serie A di quest’anno.
La Juventus infatti ha confermato il secondo posto in classifica, e dopo l’ultima vittoria in extremis contro il Frosinone, ha aumentato il vantaggio sul Milan terzo (quattro punti di differenza). Il Napoli di Calzona però sembra in ripresa, e dopo aver pareggiato con il Barcellona in Champions League ed essersi fatto riprendere a Cagliari in campionato, mercoledì nel recupero ha letteralmente distrutto il Sassuolo per 6-1, con tripletta di Osimhen e doppietta di Kvaratskhelia.
La partita del Maradona sarà quindi importante per entrambe le squadre, perché anche il Napoli può risalire la classifica e puntare all’Europa.
Nella scorsa stagione la squadra di Spalletti travolse quella di Allegri per 5-1 al Maradona, ma domenica sera potrebbe essere una partita completante diversa, e decisamente più equilibrata.
Il gol di Maradona che stregò il San Paolo
Correva la stagione 1985/86, la seconda di Maradona a Napoli, con la squadra di Ottavio Bianchi che stava studiando per diventare davvero grande.
Il 3 novembre 1985 al San Paolo arrivava la Juventus campione d’Europa in carica di Giovanni Trapattoni, che era partita a razzo in campionato. In quel pomeriggio di pioggia però, fu il Napoli a dimostrarsi più forte, e a poco meno di 20 minuti dalla fine, con una punizione a due in area bianconera, Diego disegnò un autentico capolavoro, infilando il pallone all’incrocio alle spalle di Tacconi.
Il Napoli vinse meritamente quella partita ma a fine stagione fu la Juve ad aggiudicarsi lo scudetto, dopo un incredibile testa a testa con la Roma di Eriksson. Il Napoli concluse il campionato al terzo posto, preparandosi al meglio per quello che sarebbe successo la stagione successiva, quando Maradona trascinò gli Azzurri al primo storico scudetto.
Le formazioni iniziali di Napoli-Juventus del 3 novembre 1985
Napoli: Garella, Bruscolotti, Carannante, Bagni, Ferrario, Renica, Bertoni, Pecci, Giordano, Maradona, Celestini. All. Bianchi
Juventus: Tacconi, Favero, Cabrini, Pioli, Brio, Scirea, Mauro, Bonini, Serena, Platini, Laudrup. All. Trapattoni
Napoli-Juventus oggi
Calzona ha recuperato praticamente tutti gli infortunati, e dovrà solo valutare le condizioni di Cajuste e Ngonge, che molto probabilmente non verranno convocati per la partita con la Juve.
A centrocampo potrebbe essere confermato Zielinski, escluso dalla lista Champions e già promesso sposo dell’Inter per la prossima stagione, ma che Calzona ha rilanciato da titolare, e giocherà assieme a Lobotka e Anguissa. In attacco confermato il tiro titolare Politano-Osimhen-Kvaratskhelia.
Allegri ha qualche problema in più da risolvere rispetto al suo collega partenopeo, perché deve verificare le condizioni Chiesa, uscito acciaccato dall’allenamento di mercoledì, e sa già che non avrà a disposizione Danilo, Rabiot e McKennie.
Probabile conferma da titolare per Alcaraz, che ha ben impressionato contro il Frosinone, e in attacco sarà Yildiz ad affiancare Vlahovic.
Il Napoli ha vinto gli ultimi 3 precedenti giocati in casa contro la Juventus in Serie A, mentre per ritrovare l’ultima vittoria bianconera in casa dei campani dobbiamo risalire al 3 marzo 2019, quando la Juve si impose per 2-1.
Probabili formazioni:
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Maro Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Calzona
Juventus (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Rugani; Cambiaso, Miretti, Locatelli, Alcaraz, Kostic; Yildiz, Vlahovic. All. Allegri