La settimana dei Mondiali di ciclismo in corso di svolgimento a Zurigo è già iniziata, e l’Italia si è già portata a casa delle medaglie nella cronometro uomini con l’argento di Filippo Ganna e il bronzo Edoardo Affini, arrivati alle spalle di quel fenomeno che risponde al nome di Remco Evenepoel.
Il clou del programma zurighese sarà però nel weekend, quando sabato si corre la gara su strada donne, mentre domenica pomeriggio verrà assegnato il titolo mondiale su strada maschile per l’anno 2024.
Andiamo quindi a vedere chi sono i favoriti per le due gare mondiali che si correranno nel weekend.
Evenepoel vs Pogacar: chi trasformerà il 2024 nel suo anno d’oro?
Il Mondiale su strada di ciclismo è una gara a volte imprevedibile, e le sorprese spesso non mancano, ma quest’anno sono due i grandi favoriti, e dovrebbero essere loro a giocarsi il titolo mondiale e provare a completare una stagione già storica per entrambi.
Remco Evenepoel arriva da un’estate olimpica dove ha vinto la medaglia d’oro sia nella cronometro individuale che nella gara in linea, e qui a Zurigo si è già messo al collo un’altra medaglia d’oro nella crono individuale davanti agli azzurri Ganna e Affini.
Il campione belga ha già vinto il Mondiale su strada nel 2022, e quest’anno vuole completare la sua serie di successi indossando ancora la maglia iridata su strada.
L’avversario principale è ovviamente lo sloveno Tadej Pogacar, che proverà a compiere un’impresa riuscita solo a un mito del passato come Eddy Merckx, e alla sorpresa Stephen Roche nel 1987: vincere nello stesso anno Giro d’Italia, Tour de France e Mondiale su strada. Lo sloveno si è preparato per questo finale di stagione concentrandosi sul Mondiale e sul Giro di Lombardia del prossimo 12 ottobre, l’ultima Classica Monumento dell’anno che Pogacar vince ininterrottamente da tre anni.
Fra questi due fenomeni del ciclismo moderno si potrebbe inserire l’olandese Mathieu Van der Poel, che il titolo iridato l’ha vinto nel 2023 a Glasgow, ma quest’anno, per uno stato di forma generale non ottimale, e per un circuito che sembra più adatto ai due avversari, parte leggermente dietro nei pronostici.
Chi è la favorita invece nella gara femminile?
Se in campo maschile l’Italia deve sperare in un miracolo di Tiberi o Ciccone, in campo femminile Elisa Longo Borghini può giocarsi le sue carte in questo Mondiale, e riportare un titolo che in Italia manca dal 2021, quando a trionfare sul traguardo di Lovanio fu Elisa Balsamo (in campo maschile invece una vittoria italiana non arriva dal 2008 con Alessandro Ballan, che completò un tris di successi italiani consecutivi iniziati nei due anni precedenti da Paolo Bettini).
Le avversarie della Longo Borghini sono quelle di sempre, dalla belga Lotte Kopecky, iridata in carica, alle olandesi Marianne Vos e Demi Vollering, oltre alla polacca Kasia Niewiadoma, fresca vincitrice del Tour de France femminile.
Certo, l’Italia non è più una forza trainante come 15 anni fa (dal 2007 al 2011 l’Italia conquistò 3 Mondiali femminili su 4 con le vittorie di Marta Bastianelli, Tatiana Guderzo e la doppietta di Giorgia Bronzini), ma rispetto alla gara maschile, dove al momento siamo meri comprimari, nel Mondiale donne possiamo anche noi fare la voce grossa.