“C’eravamo tanto amati”.
Non c’è forse bisogno di scomodare il film di Ettore Scola del 1974 per spiegare la storia dell’amore perduto fra Romelu Lukaku e l’Inter ma, quello che sembrava un legame solido e destinato a durare nel tempo, si è interrotto nel modo più brusco possibile.
Lukaku non è più un giocatore dell’Inter dal 2021, e nella passata stagione era tornato ad Appiano Gentile in prestito dal Chelsea, prima che la scorsa estate si scatenasse il caos, con i nerazzurri che avrebbero voluto trasformare il prestito in acquisto definitivo, ma con Lukaku che intanto flirtava con mezzo Europa, soprattutto con la Juventus.
Domenica pare che a San Siro verranno distribuiti 50.000 fischietti per il ritorno di Lukaku nella San Siro nerazzurra, e non ci si aspetta una situazione facile da un punto di vista ambientale per il bomber belga.
Intanto Romelu a Roma ha ritrovato la felicità con Josè Mourinho, ed è tornato a fare quello che sa fare meglio: segnare e trascinare i compagni.
I numeri di Lukaku all’Inter
Parlavamo di storia d’amore, e infatti fra Lukaku e i tifosi dell’Inter l’intesa è subito forte, con il giocatore che arriva a Milano nell’estate 2019 fortemente voluto da Antonio Conte, con i nerazzurri che versano 65 milioni di euro, più 10 di bonus, nelle casse del Manchester United.
L’investimento però paga, perché nella prima stagione, pur interrotta e poi ripresa per la pandemia da coronavirus, Lukaku dimostra di essere un trascinatore, e con l’Inter arriva a giocarsi la finale di Europa League contro il Siviglia, persa però grazie anche a un suo…autogol. Non sarà l’ultima finale sfortunata per Romelu, ma prima di arrivare a Istanbul 2023, c’è lo scudetto che Lukaku conquista con l’Inter nella stagione 2020/21, e in una stagione di stadi vuoti e silenzi assordanti per colpa del Covid, è proprio il belga il trascinatore di Conte.
Lukaku chiude le sue prime due stagioni all’Inter con 47 reti in 72 partite (considerando tutte le competizioni).
Nell’estate 2021 Marotta però ha necessità di fare cassa, e cede Lukaku al Chelsea- dive era già stato nel 2013- per 115 milioni di euro. Il belga non si troverà per nulla a suo agio a Stamford Bridge, e farà carte false per tornare all’Inter. Nell’estate 2022 Lukaku torna così in prestito ai nerazzurri e, dopo un avvio di stagione complicato causa infortuni, e un Mondiale vissuto sottotono e con sbagli clamorosi sottoporta, Lukaku partecipa alla cavalcata nerazzurra verso la finale di Champions League, dove non parte titolare, e quando subentra nella ripresa, sbaglia almeno due occasioni clamorose che avrebbero potuto portare l’Inter ai tempi supplementari contro il Manchester City.
Poi il caos di quest’estate, e “l’alto tradimento” di cui lo accusano i tifosi del Biscione.
I numeri di Luaku nelle altre squadre di club e in nazionale
Lukaku è sempre stato un bomber di razza, e lo sta confermando anche oggi alla Roma.
Dopo gli inizi in patria con l’Anderlecht, l’affermazione arriva in Premier League con la maglia dell’Everton, dove Lukaku rimane dal 2013 al 2017 realizzando 68 gol in 141 partite ufficiali. Nella stagione 2012/13 aveva già vestito la maglia del West Bromwich in Premier, e anche lì aveva fatto capire le sue potenzialità con 17 reti in 35 partite.
Bene anche il periodo al Manchester United fra il 2017 e il 2019 (28 reti in 66 partite), mentre sarà un flop assoluto il suo ritorno al Chelsea nel 2021, quando Romelu gioca solo 26 partite, e realizza 8 gol, ma soprattutto non riesce ad integrarsi nella squadra allenata da Thomas Tuchel.
In nazionale belga Luaku gioca dal 2010, ha partecipato già a 3 Mondiali e a 2 Europei, realizzando 79 gol in 112 partite.
In questa stagione Lukaku si sta ritrovando alla Roma, dove, fra Serie A e Europa League ha già realizzato 5 reti in 7 partite, e ora ha l’Inter nel mirino, per far infuriare ancora di più i suoi ex tifosi.