I numeri su Tadej Pogacar vanno costantemente aggiornati.
Scrivevamo quest’estate, dopo il trionfo al Tour, cosa avrebbe ancora potuto vincere il campione sloveno nel 2024 e su cosa avrebbe puntato nel 2025, ma Pogacar ha concluso quest’anno ciclistico in maniera trionfale, scomodando paragoni, più che legittimi ormai, con miti del passato come Fausto Coppi e Eddy Merckx.
Prima che parta la nuova stagione nel 2025, e che Tadej provi a puntare a ciò che ancora gli manca in una bacheca già straordinaria a solo 26 anni di età (come ad esempio Milano-Sanremo, Parigi-Roubaix e Vuelta), andiamo a vedere quali sono stati i successi del campione di Komenda in questo straordinario 2024.
Strade Bianche
Ciò che impressiona maggiormente di Pogacar, al di là delle vittorie, è il modo in cui attacca, spesso da solo, quando al traguardo mancano ancora 50 o più kilometri.
Lo sloveno lo ha fatto in questo 2024 da subito, sullo sterrato senese delle Strade Bianche, una corsa che aveva già vinto nel 2022, ma in questa edizione Pogacar è partito da solo a 60km dall’arrivo, ed è arrivato in splendida solitudine in Piazza del Campo a Siena distanziando il lettone Toms Skujins (secondo al traguardo) e il belga Maxim Van Gils (terzo). Questo è stato il suo primo grande trionfo di questo 2024, in una corsa molto amata dallo sloveno.
Liegi-Bastogne-Liegi
Dopo il terzo posto alla Sanremo, dietro a Philipsen e Matthews, e dopo non aver partecipato a Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix, Pogacar è tornato a trionfare alla Liegi, una classica monumento che aveva già vinto nel 2021.
Questa volta lo sloveno ha preceduto il francese Bardet e l’olandese Van der Poel, conquistando così la sua prima classica monumento dell’anno, e il suo secondo trionfo in attesa dei grandi giri.
Giro d’Italia
La sua prima volta alla corsa rosa, per Pogacar non ha rappresentato solo una vittoria, ma è stato un dominio assoluto.
Non è stato in maglia rosa per tutta il Giro come Giuseppe Saronni in passato, ma ha comunque vinto 6 tappe, per una vittoria a un Giro che non ha mai avuto storia, tale è stata la strapotenza mostrata da Pogacar.
Il fenomeno della UAE Emirates ha vinto così il suo primo Giro con un vantaggio di 9’56” sul colombiano Dani Martinez secondo, e di 10’24” sul britannico Geraint Thomas che si è classificato al terzo posto nella classifica generale del Giro d’Italia 2024.
Tour de France
Una doppietta Giro-Tour non riusciva a nessun corridore dal 1998, quando fu Marco Pantani a centrarla.
Pogacar, che il Tour l’aveva già vinto nel 2020 e 2021, arrivando secondo nel 2022 e 20223, lo scorso luglio ha centrato questa incredibile doppietta, dominando in Francia come aveva fatto poco più di un mese prima in Italia.
Il suo avversario classico al Tour de France, il danese Jonas Vingegaard, che aveva vinto le ultime due edizioni ma che stavolta arrivava in Francia in condizioni precarie dopo l’incidente di aprile, è stato distanziato di 6’17”, mentre Remco Evenepoel si è classificato terzo a 9’18” dal campione sloveno.
Mondiali
Pogacar ha deciso si non partecipare alle Olimpiadi di Parigi con la sua nazionale, ma di concentrarsi sui Mondiali di Zurigo, visto che il circuito era perfetto per le sue caratteristiche.
E in Svizzera Pogacar ha centrato un’altra delle sue imprese, iniziando la fuga a 100km dall’arrivo, e rimanendo poi solo ai -51km, per un successo che gli permetterà di indossare la maglia iridata per un anno intero.
Giro di Lombardia
La stagione di Pogacar si è chiusa sabato scorso, con l’ennesima fuga solitaria al Giro di Lombardia, e l’ennesimo arrivo in solitaria sul traguardo di Como.
Per lo sloveno si tratta della quarta vittoria consecutiva al Lombardia, come solo Coppi ci era riuscito in passato (dal 1946 al 1949, anche se in totale Coppi ha trionfato 5 volte al Lombardia).
Ciò che ha impressionato anche questa volta sono stati i distacchi, con un vantaggio al traguardo di 3’31” su Evenepoel. Distacchi che non si vedevano dal 1971 al Giro di Lombardia.
Pogacar ha concluso così il suo 2024 con la vittoria a Giro d’Italia e Tour de France, il successo ai Mondiali e le vittorie in due classiche monumento come Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia, migliorando anche lo splendido 1972 di Eddy Merckx (che aveva vinto Giro e Tour, e due classiche monumento ma non i Mondiali, anche se nello stesso anno il Cannibale aveva stabilito anche il Record dell’Ora).