L’impresa che sembrava impossibile è riuscita: dopo 110 anni di storia, il Monza raggiunge per la prima volta la Serie A.
Questo da subito è stato l’obiettivo fissato da Silvio Berlusconi e Adriano Galliani quando hanno rilevato la società nel settembre 2018 in Serie C, con l’obiettivo di tornare subito nei cadetti, e poi puntare alla massima serie.
Dopo la promozione in Serie B ottenuta al primo anno di gestione, il Monza di Berlusconi ha avuto bisogno di un paio di anni di assettamento in Serie B- complice anche la pandemia che ha stravolto i campionati- prima di arrivare in Serie A.
Nella scorsa stagione i brianzoli si sono fermati in semifinale playoff contro il Cittadella, mentre stavolta, sempre tramite i playoff, i monzesi hanno raggiunto ciò che in passato non erano mai riusciti a centrare.
Una stagione lunga e a volte tribolata
Dopo la sconfitta nel playoff della scorsa stagione, il Monza di Giovanni Stroppa è ripartito ad agosto con l’obiettivo chiaro e dichiarato di puntare subito alla promozione diretta.
I brianzoli sono andati molto vicini al loro intento, restando per lunga parte del campionato di Serie B nelle prime due posizioni, ma poi la promozione diretta è sfuggita proprio all’ultima giornata, con la sconfitta per 1-0 in casa del Perugia. Lecce e Cremonese ne hanno approfittato per lasciarsi alle spalle i brianzoli e volare direttamente in Serie A, così che la squadra di Stroppa è stata costretta ancora ai playoff.
Stavolta gli spareggi sono stati affrontati con ancor più voglia e convinzione rispetto alla scorsa stagione, e in semifinale i monzesi si sono sbarazzati nel derby lombardo del Brescia, andando a vincere per 2-1 in trasferta, e poi battendo le Rondinelle con lo stesso punteggio in casa grazie ai gol di Mancuso e D’Alessandro, e dopo essere andati in svantaggio per il gol ospite di Tramoni.
In finale il forte Pisa di D’Angelo è apparso subito un avversario molto duro, ma la squadra di Stroppa è riuscita ad imporsi all’UPower Stadium per 2-1, grazie ai gol di Mota e Gytkjaer, e nonostante il gol subito a tempo scaduto dal pisano Berra.
Al ritorno all’Arena Garibaldi di Pisa, i toscani si sono portati subito sul 2-0 dopo 9 minuti di gioco, ma il Monza è riuscito a rimontare, concedendo però al 90’ al pisano Mastinu il gol che ha portato la partita ai supplementari. Qui i gol di Marrone e Gytkjaer hanno messo al sicuro il risultato, e consentito a Berlusconi e Galliani, in tribuna all’Arena Garibaldi, di esultare assieme a tutti i tifosi brianzoli.
La prima volta del Monza
Come dicevamo, per il Monza sarà una prima volta nella massima categoria, ma in passato i brianzoli hanno annoverato nelle proprie fila giocatori che poi si sono affermati sulla scena nazionale e mondiale. Basta fare i nomi di Daniele Massaro e Paolo Monelli, Evaristo Beccalossi e Marco Branca, Alessandro Costacurta, a Monza nella stagione 1986/87 prima di andare a vincere tutto con il Milan, Pierluigi Casiraghi, e lo stesso Giovanni Stroppa, che giocò al Monza a fine anni Ottanta prima di andare anche lui al Milan e segnare un gol in una finale di Coppa Intercontinentale nel 1990.
I brianzoli solo una volta in passato erano andati veramente vicini alla promozione in Serie A, e ciò avvenne al termine della Serie B 1978/79, quando a Bologna giocarono uno spareggio con il Pescara, perso però dal Monza per 2-0.
Negli anni Novanta e Duemila, il Monza ha navigato fra Serie B e C, con anche due fallimenti alle spalle, il secondo dei quali ha costretto la società a ripartire dalla Serie D- con promozione immediata e ritorno in C.
La vera rivoluzione però è arrivata nel 2018 con l’arrivo di Berlusconi, che dopo la promozione ha dichiarato che l’obiettivo ora è vincere lo scudetto per giocarsi la Champions League. Una boutade forse, ma il duo ex Milan al comando, sa bene cosa vuol dire vincere nel calcio.