I trionfi europei e mondiali della Grande Inter

I tifosi dell’Inter più giovani hanno ancora negli occhi la magica stagione 2009/10, quando i nerazzurri di Mourinho riuscirono a centrare un incredibile Triplete vincendo nella stessa stagione scudetto, Champions League e Coppa Italia.

Chi ha qualche anno in più però, oltre ai successi mouriniani, ricorderà sicuramente anche la Grande Inter degli anni Sessanta, quella capace di vincere tutto in Italia, in Europa e nel mondo.

Quell’Inter fu costruita a fine anni Cinquanta da Angelo Moratti, ma divenne vincente solo qualche anno dopo, quando cioè il petroliere chiamò sulla panchina nerazzurra Helenio Herrera, l’antesignano di tutti gli allenatori moderni di oggi.

Helenio Herrera con Sandro Mazzola

Herrera fu il primo grande motivatore della storia del calcio, e basò la sua squadra sulla forza difensiva di Guarneri e Picchi, sulle corse e le progressioni di Facchetti, sulla geometria di Luisito Suarez, e sulla classe di Sandro Mazzola e Jair.

Quell’Inter vinse lo scudetto nella stagione 1962/63, e presto si avviò a vincere tutto in Europa e nel mondo.

Stagione 1963/64

In questa stagione l’Inter andò vicino a fare l’accoppiata scudetto-Coppa dei Campioni, impresa riuscita comunque l’anno seguente.

Nel 1964 l’Inter perse lo scudetto nello spareggio con il Bologna– l’unico mia disputato nella storia della Serie A- e dopo una serie di polemiche legate a un presunto doping dei calciatori bolognesi, a cui prima furono tolti punti, e poi ridati, così che le due squadre arrivarono appaiate in vetta.

In Europa invece i nerazzurri furono un rullo compressore. Al primo turno a dir la verità faticarono parecchio per sbarazzarsi dei campioni d’Inghilterra dell’Everton, e dopo uno 0-0 esterno incentrato su un catenaccio herreriano, i nerazzurri vinsero per 1-0 a San Siro.

Furono più agevoli i turni successivi, quando l’Inter eliminò in serie Monaco, Partizan Belgrado e Borussia Dortmund, ma il vero capolavoro fu realizzato in finale a Vienna contro il Real Madrid, il 27 maggio 1964. I blancos avevano dominato tutte le prime edizioni della Coppa dei Campioni, e in questa finale partivano come favoriti. Herrera però li sorprese con una tattica attendista, che portò ai gol di Mazzola e del centravanti Milani, prima del gol madridista di Felo, e del 3-1 ancora di Sandrino, che a fine partita si meritò i complimenti di un mito del calcio mondiale come Ferenc Puskas– schierato nell’attacco del Real Madrid.

La vittoria del 1964 contro il Real Madrid

A settembre però l’Inter era chiamata a giocarsi il titolo mondiale per club nella finale di Coppa Intercontinentale contro l’Independiente. In Argentina fu la solita battaglia, con la squadra di Avellaneda che uscì vittoriosa per 1-0. Al ritorno Mazzola e Corso ribaltarono il risultato già nel primo tempo, ma a quell’epoca, non contava il fatto che l’Inter aveva vinto la seconda partita con due gol di scarto, perché si andava comunque allo spareggio. Il 26 settembre 1964 a Madrid quindi, le due squadre si trovarono di fronte in una partita combattutissima, risolta da un gol di Mariolino Corso nei supplementari.

L’Inter per la prima volta nella storia, e nello stesso anno, si era laureata campione d’Europa e del mondo.

Stagione 1964/65

Las stagione d’oro della Grande Inter fu quella 1964/65, quando i nerazzurri conquistarono lo scudetto in rimonta sul Milan, e si confermarono sul tetto d’Europa.

Le partite che sono entrate nella storia sono la semifinale di ritorno con il Liverpool- quando i nerazzurri rimontarono con un netto 3-0,l’1-3 subito in Inghilterra- e la finalissima giocata con il Benfica davanti al pubblico di casa di San Siro.

In una notte di pioggia torrenziale, la squadra di Herrera si portò a casa la coppa grazie a un gol di Jair, aiutato da una papera del portiere portoghese Costa Pereira.

Anche stavolta c’era da difendere il titolo europeo andando a sfidare la vincente della Coppa Libertadores, e gli avversari erano sempre quelli dell’Independiente di Avellaneda.

In questa occasione il successo dell’Inter fu più netto, grazie al 3-0 di Milano, con i gol di Peirò, e la doppietta di Mazzola. Al ritorno bastò difendersi dagli assalti furiosi degli argentini, e i nerazzurri salirono ancora sul tetto del mondo.

La vittoria per 3-0 contro l’Independiente

La Grande Inter vinse ancora lo scudetto nella stagione 1965/66- uscendo in semifinale di Coppa dei Campioni allo spareggio contro il Real Madrid- mentre l’anno dopo fu la fine del ciclo herreriano.

L’Inter infatti perse lo scudetto all’ultima giornata a Mantova- venendo beffata dalla Juve- mentre in Coppa dei Campioni raggiunse ancora la finale, ma perse per la rimonta subita ad opera del Celtic a Lisbona.

I nerazzurri torneranno a vincere lo scudetto nel 1971, e disputeranno la finale di Coppa dei Campioni l’anno seguente, ma per rivedere un ciclo vincente come quello di Herrera, bisognerà aspettare l’arrivo dello Special One a Milano.

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