C’era molta speranza per le tre squadre italiane che erano impegnate nei playoff di Champions League, anche perché Milan, Atalanta e Juventus partivano tutte favorite con le rispettive avversarie, e invece è stato un tracollo totale, con tutte e tre eliminate e con la sola Inter (che era già qualificata agli ottavi di finale dopo la prima fase) che sarà presente al sorteggio di venerdì in Champions.
Tutte le eliminazioni sono state seguite da polemiche più o meno feroci. Andiamo quindi a rivedere come Milan, Atalanta e Juventus sono già state eliminate dall’Europa a febbraio:
Milan-Feyenoord 1-1 (1-2 complessivo)
L’eliminazione più clamorosa è forse quella del Milan, più che altro per l’avversario che aveva di fronte, che è apparso tutto tranne che insormontabile.
Nel mercato di gennaio il Diavolo aveva strappato agli olandesi la stella messicana Santiago Gimenez, e il Feyenoord non solo non l’ha rimpiazzata, ma si è presentato a questi playoff con una lunga serie di infortunati, e con un allenatore (Bosschaart) chiamato in panchina come tecnico ad interim a due giorni dalla prima sfida ai rossoneri.
La squadra di Conceiçao ha toppato in pieno la gara d’andata al De Kuip, persa sì per un errore di Maignan, ma anche per un’interpretazione della partita sbagliata dall’inizio alla fine. Al ritorno le cose poi si sono messe subito bene con il gol dopo 40 secondi dell’ex Gimenez, e il Milan ha dominato per larga parte del primo tempo, ma la doppia ammonizione di Theo Hernandez (la seconda per una simulazione che in tempi di VAR è ancora più grave), ha spento i rossoneri, che hanno subito il pareggio di Carranza e sono stati eliminati dalla Champions.
Tutta colpa di Theo quindi? Forse per la specifica partita sì, ma colpe individuali erano già state date a Gabbia e a Musah dopo la sconfitta di Zagabria, e a Maignan per la papera all’andata, quindi, ci sembra più che altro che il Milan abbia dimostrato ancora una volta di non saper reagire alle difficoltà, e anche martedì sera si è consegnato a un avversario (apparso piuttosto mediocre) una volta che il piano partita non è andato come da impostazione iniziale.
Il quarto posto in campionato è lontano e la semifinale di Coppa Italia non eccita gli animi, quindi i rossoneri rischiano davvero un grande flop stagionale.
Atalanta-Club Brugge 1-3 (2-5 complessivo)
Nella partita di andata si è parlato tantissimo, e giustamente, dell’errore arbitrale che ha regalato un rigore ai belgi, ma al ritorno ci si aspettava molto di più dagli uomini di Gasperini.
Sotto di tre gol nel primo tempo, l’Atalanta è stata anche sfortunata, e nel secondo tempo ha riaperto subito la partita con un gol del neoentrato Ademola Lookman, prima che lo stesso bomber nerazzurro sprecasse il rigore del possibile 2-3 a metà ripresa.
Quel rigore ha scatenato poi la polemica fra Gasperini e lo stesso Lookman, con l’allenatore bergamasco che troppo ingenerosamente ha bollato il nigeriano come uno dei peggiori rigoristi della storia del calcio, e Lookman che ha risposto piccato sui social al suo allenatore.
Dopo il trionfo in Europa League della scorsa stagione (con tripletta di Lookman in finale), ci si aspettava sicuramente di più dall’Atalanta, che è già fuori dalla Coppa Italia, ma in campionato sembra aver messo in ghiaccio la qualificazione alla prossima Champions, a meno di crolli improvvisi ad oggi però non ipotizzabili.
PSV Eindhoven-Juventus 3-1 dopo i supplementari (4-3 complessivo)
La frittata europea è stata completata dalla Juve, che dopo aver vinto l’andata a fatica in casa con il PSV, si è fatta travolgere nel gioco e nel risultato dagli olandesi al ritorno.
Per l’ennesima volta in stagione i bianconeri hanno mostrato poca personalità, poca efficacia in avanti, e ormai da tempo hanno perso quella solidità difensiva che era stata un marchio di fabbrica della squadra di Thiago Motta ad inizio stagione.
Anche qui c’è stata una polemica a distanza nel dopopartita fra Locatelli e Thiago Motta, niente di particolare, ma è sempre un qualcosa che dimostra che qualche scricchiolio nello spogliatoio c’è anche in casa bianconera, con un allenatore che non sembra più così solido in panchina.
Sarà fondamentale per la Juve, come anche per il Milan, il quarto posto finale in campionato, ma molto difficilmente entrambe le big riusciranno a centrare il posto Champions, e quindi a Milano (sponda rossonera) o a Torino sarà ennesima rivoluzione a fine stagione.
La Juve punta ancora sulla Coppa Italia, di cui è detentrice, e la settimana prossima deve affrontare l’Empoli in casa nei quarti di finale (in caso di passaggio del turno troverà il Bologna in semifinale).