Dusan Vlahovic è un giocatore della Juventus.
Manca ancora l’ufficialità, con le visite mediche previste per sabato prossimo, ma Juve e Fiorentina ormai sono d’accordo su tutto, con il passaggio in bianconero dell’attaccante serbo che costerà ad Agnelli ben 75 milioni di euro-comprensivi di bonus- mentre al giocatore andranno 7 milioni di euro a stagione.
Il mercato di gennaio ha quindi avuto il suo colpo top, quello in grado di sconvolgere gli equilibri della Serie A.
In passato è già successo che degli acquisti fatti a gennaio si rivelassero decisivi nel corso della stagione.
Andiamo a vedere quali sono stati, a nostro avviso, i migliori 5:
Edgar Davids (dal Milan alla Juve nel dicembre 1997)
Considerato una “mela marcia” dai senatori del Milan, l’olandese non si integrò mai nel mondo rossonero, così che dopo un’annata negativa a Milanello, Davids venne sbolognato di fretta e furia alla Juve.
In bianconero però Davids tornò quello dell’Ajax, il “pitbull” di centrocampo in grado di mordere le caviglie agli avversari, e a fine stagione conquistò lo scudetto con i bianconeri guidati da Lippi, oltre a raggiungere la finale di Champions League (persa contro il Real Madrid).
Rimase in bianconero fino al 2004, conquistando altri due scudetti e giocando un’altra finale di Champions.
Andrea Barzagli (dal Wolfsburg alla Juve nel gennaio 2011)
Un acquisto non glamour, ma che si rivelerà decisivo per i successi della Juve in Serie A.
Barzagli arriva a Torino dopo l’esperienza in Bundesliga, e da subito si impone come baluardo davanti alla difesa, componendo con Chiellini e Bonucci, la celebre “BBC”-dalle iniziali dei tre difensori-che farà le fortune della Juve di Conte.
Resterà in bianconero fino al ritiro dal calcio giocato nel 2019, vincendo 8 scudetti e 4 Coppe Italia.
Mario Balotelli (dal Manchester City al Milan nel gennaio 2013)
E’ notizia di questi giorni che SuperMario è tornato in nazionale, ma nel 2013 fu decisivo per la rincorsa Champions del Milan.
Acquistato dal Manchester City nell’ultimo giorno di calciomercato- in uno di quei celebri colpi che resero famoso Adriano Galliani come “il Condor” del mercato- Balotelli vestì la maglia rossonera e realizzò 12 reti in 13 partite di campionato, risultando decisivo per la qualificazione in Champions League dei rossoneri.
Mario giocò anche la stagione seguente con il Milan ma fu meno decisivo, così come quando tornò a Milanello nella stagione 2015/16.
Marcelo Brozovic (dalla Dinamo Zagabria all’Inter nel gennaio 2015)
I ver affari di quell’inverno di sette anni fa sembrarono essere Shaqiri e Podolski, che scomparvero presto dai radar nerazzurri.
Brozovic non convinse subito, anzi nei primi anni si attirò parecchie critiche da parte dei tifosi interisti, ma nelle ultime tre stagioni il regista nerazzurro è stato essenziale.
Protagonista con Conte nello scudetto della scorsa stagione, Brozovic ora è ricercato sul mercato da tante squadre, ma l’Inter vuole fermamente trattenerlo ad Appiano Gentile.
Zlatan Ibrahimovic (dai Los Angeles Galaxy al Milan nel gennaio 2020)
Chiudiamo con l’acquisto che ha cambiato la mentalità di un’intera squadra.
Il Milan, giovane e impaurito della prima parte di stagione, si trasformò in un leone ruggente dopo la ripresa del campionato in estate in seguito alla pandemia da Covid (stagione 2019/20).
Questo grazie anche alla mentalità portata in squadra da Ibrahimovic, che tutt’oggi guida l’attacco rossonero a 40 anni compiuti, e sta pensando di proseguire per un altro anno firmando un nuovo contratto nelle prossime settimane.
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