Diritti TV Top 5: la Premier League sarà ancora davanti a tutti

Da ricchi a sempre più ricchi: chi fermerà ora la Premier League?

Negli scorsi giorni la lega calcistica più famosa e più ricca al mondo ha rinegoziato i diritti TV interni per il quadriennio 2025-29, e un’altra pioggia di denaro è caduta sulle squadre di Premier League, che sono destinate ormai a scavare un fossato con le squadre degli altri Top 5 campionati in Europa.

Andiamo quindi a vedere a quando ammonta il totale che si spartiranno le squadre di Premier League, e come è anche la situazione attuale in Serie A, Liga, Bundesliga e Ligue 1.

Premier League (1950 milioni di euro all’anno)

Una cifra monstre per la Premier League, in attesa che vengano ancora negoziati i diritti esteri per il campionato inglese per il periodo 2025/29, e un’altra vagonata di soldi arriverà a vantaggio delle squadre inglesi.

Il totale che verrà versato dalle tv in 4 anni ammonta a 7,8 miliardi di euro, con un incremento del 4% rispetto al quadriennio precedente.

Questa volta è stata Sky Sports a fare la parte del leone, perché la tv di Murdoch aumenta il numero delle partite che potrà trasmettere in diretta (per il campionato inglese rimane il divieto sulla trasmissione delle partite che si giocano il sabato pomeriggio alle 15.00), e che dovrà dividersi alcune partite con TNt Sport, mentre la BBC mantiene i diritti sulla highlights della Premier, così da poter continuare con la storica trasmissione “BBC Match of the Day”, in onda tutti i sabati e la domenica sera. Amazon, che trasmette due turni di Premier completi fino alla stagione 2024/25, e DAZN, che non è presente sul mercato inglese, non hanno invece partecipato all’asta per il prossimo quadriennio.

Recentemente Gianluca Scamacca, ex attaccante del West Ham, in un’intervista ha dichiarato che gli Hammes hanno un budget pari ai top club italiani, e questo gap probabilmente aumenterà nei prossimi anni.

Bundesliga (1090 milioni di euro all’anno)

La Bundesliga non avrà un grande fascino nel mondo come la Premier League, ma è seguita tantissimo dal pubblico tedesco, che riempie in massa gli stadi tutti i weekend.

Il campionato tedesco è a 18 squadre, come la Ligue 1 di quest’anno, e il prodotto è ben venduto in Germania, ma riscuote un discreto successo anche in paesi come l’Italia, dove le partite del Bayern Monaco sono molto seguite, e in Bundesliga ci sono sempre giovani fenomeni da seguire che potrebbero essere obiettivi di mercato anche per la Serie A, la Liga o la Premier League.

La Liga (990 milioni di euro all’anno)

Al terzo posto troviamo la Liga, che non sarà più “delle estrellas”, come recitava uno slogan di qualche anno fa, ma con due big come Real Madrid e Barcellona mantiene immutato l suo fascino globale.

Il presidente “finto dimissionario” della Liga Javier Tebas sta cercando di aumentare l’appeal anche delle altre squadre della Liga al di fuori del Clasico, compito non facile, ma il campionato spagnolo ha un seguito importante soprattutto in Inghilterra, oltre che in tanti paesi asiatici e nel Nord e Sudamerica.

Serie A (900 milioni di euro all’anno)

La rinegoziazione dei diritti tv della Serie A è andata al ribasso per il prossimo quadriennio, una tendenza negativa rispetto ad altri paesi.

Saranno ancora DAZN e Sky Sport a dividersi le partite di Serie A fino al 2029, ma se la Lega di Serie A sperava di ottenere più soldi rispetto all’ultimo contratto- con la minaccia di farsi un canale autonomo della Lega- l’obiettivo non è stato raggiunto, e la Serie A potrebbe così diventare sempre più povera.

Ligue 1 (662,6 milioni di euro all’anno)

Dietro la Serie A troviamo solo la Ligue 1, da sempre considerata una “farmers legue”, cioè un campionato dove si formano i talenti che poi vengono rivenduti in Premier, Liga o Serie A.

Da questa stagione la Ligue 1 è tornata a 18 squadre, mantiene sempre un importante appeal interno, e attira l’attenzione di molti osservatori e addetti ai lavori, proprio per la capacità di lanciare giovani e idee in un campionato che, come attenzione del pubblico, rimane al quinto posto fra i Top 5 d’Europa.

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