Dopo una lunga malattia che è durata quasi 5 anni, ci lascia Gianluca Vialli all’età di 58 anni.
Perdiamo così un’icona del calcio italiano, uno dei simboli anche del calcio nostrano all’estero.
Gianluca lo vogliamo ricordare attraverso i suoi tanti successi da calciatore, dagli inizi con la Cremonese, fino alle ultime partite giocate da allenatore-giocatore con il Chelsea.
I successi in Italia
Gianluca Vialli esordisce nel calcio professionistico nella Cremonese, la squadra della sua città, nel 1981, e con i grigiorossi ottiene la promozione in Serie A nella stagione 1983/84.
La stagione successiva però è la Sampdoria di Paolo Mantovani ad assicurarselo. A Genova inizierà l’amicizia in campo e fuori con Roberto Mancini, che vedrà i due collaborare anche sulla panchina della nazionale azzurra, con l’apoteosi del trionfo europeo nel 2021.
Con i blucerchiati Vialli vince subito da protagonista la Coppa Italia nella stagione 1984/85, ma è nel 1991 che Gianluca scrive la storia della Sampdoria, conducendo la squadra allenata da Vujadin Boskov a uno storico primo, e finora unico scudetto per i blucerchiati.
L’anno seguente la Sampdoria arriva a un passo dalla conquista della Coppa dei Campioni, ma a Wembley cede in finale ai supplementari contro il Barcellona di Cruijff.
Vialli considera il suo ciclo alla Sampdoria ormai concluso, così che passa alla Juventus nel 1992, e con i bianconeri sarà protagonista di una stagione straordinaria, culminata con lo scudetto- che nella Torino bianconera mancava da 9 anni- e la Coppa Italia nel 1995.
I successi in Europa
Vialli inizia a vincere in Europa già a Genova, trascinando i blucerchiati al primo successo internazionale nel 1990, quando una sua doppietta ai supplementari decide la finale di Coppa delle Coppe a Goteborg contro l’Anderlecht.
Quella è la Sampdoria di fine anni Ottanta, che compete ai vertici del campionato italiano, e che vince la Coppa Italia nelle stagioni 1987/88 e 1988/89, e perde la finale di Coppa delle Coppe sempre nell’89 contro il Barcellona.
Dicevamo che Vialli va vicino alla Coppa dei Campioni nel 1992, e la Coppa dalle grandi orecchie riesce poi a conquistarla da capitano nel 1996, quando la Juve di Lippi batte in finale l’Ajax a Roma ai rigori. Ad oggi, quello rimane l’ultimo successo in Champions League della Juventus.
A Torino Vialli vince anche la Coppa UEFA nel 1993, e due anni dopo, nella stagione in cui vince scudetto e Coppa Italia, la Juve va vicino a uno storico Triplete perdendo però la finale di Coppa UEFA contro il Parma.
Dopo la Champions vinta, Vialli lascia Torino, e inizia una nuova esperienza all’estero.
I successi a Londra con il Chelsea
E’ Ruud Gullit a volerlo a Londra, così che Vialli esordisce in Premier League nella stagione 1996/97. Con i Blues disputerà tre stagioni- l’ultima da allenatore-giocatore- lasciando un grande impatto sul calcio inglese, e conquistando l’ultimo successo internazionale della carriera: la Coppa delle Coppe nel 1998.
In precedenza però, Vialli era già entrato nella storia del calcio inglese, e nel 1997, nella sua prima stagione a Londra, vince la Coppa d’Inghilterra in finale contro il Middlesbrough dell’ex compagno di squadra Fabrizio Ravanelli.
Rimarrà ai Blues anche a fine carriera, allenando per due anni il Chelsea, per poi passare al Watford, con cui concluderà la carriera di allenatore nel 2002.
Vialli con la maglia della nazionale
Gianluca Vialli esordisce nella nazionale maggiore nel 1985 in Polonia, dopo che negli anni precedenti è stato protagonista con l’amico fraterno Mancini nella nazionale Under 21 di Azeglio Vicini, che perde la finale di categoria ai rigori contro la Spagna.
Nel 1986 in Messico, Vialli è ancora un giovane di belle speranze, ma non ancora un campione affermato, così che avrà pochissimo spazio nella fallimentare spedizione di Bearzot a Mexico ’86.
Due anni dopo però è protagonista agli Europei di Germania, quando ci sarà Vicini come ct azzurro. Vialli decide la gara del girone contro la Spagna, e si mette in mostra fra gli Azzurri, che si fermeranno solo in seminale contro l’Unione Sovietica.
Il 1990 doveva essere il Mondiale di Vialli, che è sempre più protagonista con la Sampdoria. Gianluca però perde il posto da titolare a vantaggio della sorpresa Schillaci, e per lui, come per gli altri Azzurri, quel Mondiale si concluderà in semifinale contro l’Argentina.
Nel 1994 c’è grande pressione di stampa e tifosi perché Vialli sia convocato in nazionale per Usa ’94, ma Arrigo Sacchi ha altre idee, e non porterà Gianluca in America. La sua ultima apparizione in nazionale resterà quindi quella del 19 dicembre 1992, quando sarà proprio Vialli a sbloccare la partita contro Malta.
Vialli però tornerà a essere protagonista in nazionale quando Roberto Mancini diventerà ct, e resterà per sempre negli occhi di tutti l’abbraccio fra i due dopo il gol degli Azzurri all’Austria negli ottavi di finale, così come le lacrime di Gianluca a Wembley, quando l’Italia vincerà ai rigori il titolo europeo in casa dell’Inghilterra.