Che Italia vedremo nelle qualificazioni mondiali contro Estonia e Israele?

Quello che inizia oggi sarà un lungo weekend di pausa per le nazionali (si giocherà in Europa da giovedì 4 a martedì 9 settembre), che in giro per il mondo sono impegnate nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo 2026.

L’Italia durante l’estate è passata di mano in panchina, con l’addio tumultuoso e chiacchierato a Luciano Spalletti, e l’arrivo di Gennaro Gattuso, a cui tutti gli italiani chiedono il miracolo della qualificazione al Mondiale.

Parliamo di miracolo non tanto perché gli Azzurri hanno mancato le ultime due edizioni del torneo iridato (2018 e 2022), ma perché la classifica del girone sembra già compromessa.

La netta sconfitta di inizio giugno in Norvegia per 3-0 ci mette con le spalle al muro, perché ora l’Italia dovrà vincere tutte le sue partite del Gruppo I, e sperare in un passo falso dei norvegesi. All’Italia tra l’altro non basterà vincere, ma dovrà farlo sempre con un buon numero di gol, visto che la differenza reti è già a +12 a favore degli scandinavi, che però hanno giocato due partite in più rispetto agli Azzurri.

Prima di capire come Gattuso schiererà la squadra azzurra nelle prossime partite, andiamo a vedere quale è a oggi la classifica del Gruppo I, ricordando che solo la prima classificata andrà al Mondiale, mentre la seconda andrà a giocarsi i playoff, che a noi sono già costati carissimi nelle ultime due edizioni delle qualificazioni mondiali.

Gruppo I

Norvegia 12 punti (4 partite, differenza reti +11)

Israele (6 punti (3 partite, differenza reti +1)

Italia 3 punti (2 partite, differenza reti -1)

Estonia 3 punti (4 partite, differenza reti -3)

Moldova 0 punti (3 partite, differenza reti -8)

La formazione che schiererà Gattuso

L’Italia del nuovo c.t. deve giocare venerdì 5 settembre alle 20.45 a Bergamo contro l’Estonia, e poi lunedì 8 settembre, sempre alle 20.45, a Debrecen in Ungheria (campo neutro), contro Israele.

Due vittorie sono d’obbligo, perché la Norvegia, prima di far visita all’Italia a Milano il prossimo 16 novembre per l’ultima partita del girone, giocherà sempre in casa contro Moldova, Israele ed Estonia, e potrebbe fare percorso netto.

Venerdì a Bergamo contro gli estoni Gattuso non avrà a disposizione l’attaccante atalantino Scamacca, che si è infortunato al ginocchio e ha già lasciato il ritiro azzurro, e dovrà decidere se schierare una formazione molto offensiva, oppure puntare sull’equilibrio, anche perché bisogna sì segnare gol, ma serve anche non subirne.

In caso di 4-3-3, sarà lo juventino Locatelli a giocare come centrale in mezzo al campo, con al fianco Barella a destra e il recuperato Tonali a sinistra. In caso di 4-3-3 quindi, l’Italia si schiererà così: Donnarumma; Di Lorenzo, Calafiori, Bastoni, Dimarco; Barella, Locatelli, Tonali; Politano, Kean (Retegui), Zaccagni.

Che armi tattiche ha a disposizione Gattuso?

Il nuovo tecnico dell’Italia potrebbe scegliere di schierare, sia venerdì con l’Estonia, ma anche lunedì con Israele, una formazione più offensiva, passando così al 4-2-3-1.

In questo caso a farne le spese sarebbe Locatelli, con Barella e Tonali scelti come cerniera di centrocampo. In avanti sarebbero tre gli uomini dietro la punta (Kean ad oggi è favorito su Retegui). Daniel Maldini potrebbe fare il trequartista dietro le punte, con Politano a destra e Raspadori a sinistra, e con la punta centrale che dovrebbe essere l’attaccante della Fiorentina. Il modulo potrebbe essere addirittura più offensivo, arretrando magari Kean come trequartista o seconda punta.

In caso di utilizzo del 4-2-3-1, la formazione schierata da Gattuso sarebbe la seguente: Donnarumma; Di Lorenzo, Calafiori, Bastoni, Dimarco (Cambiaso); Barella, Tonali; Politano, Maldini, Raspadori, Kean (Retegui).

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