Domani (giovedì 5 dicembre) verranno effettuati i sorteggi per il nuovo Mondiale per Club, la mega-competizione organizzata dalla FIFA per la prossima estate negli Stati Uniti, che vedrà al via ben 32 club di tutti i continenti (l’Italia sarà rappresentata da Inter e Juventus).
Il Mondiale per Club esiste però già dal 2005, quando una nuova competizione più inclusiva andò a sostituire la Coppa Intercontinentale, dove si sfidavano la squadra vincente della Coppa dei Campioni, contro chi aveva vinto la Copa Libertadores.
Andiamo a vedere qualcosa in più sugli esordi della Coppa Intercontinentale, con quelle sfide ricche di fascino, ma a volte anche violente e pericolose.
Gli esordi della Coppa Intercontinentale
La prima edizione della Coppa Intercontinentale si è svolta nel 1960, quando il Real Madrid ha superato nella doppia sfida gli uruguagi del Penarol (0-0 in trasferta e vittoria per 5-1 in casa).
Inizialmente, nella Coppa Intercontinentale non valeva la differenza reti nella doppia finale così che, in caso di un successo a testa, si andava alla gara di spareggio, in uno stato diverso rispetto ai due contendenti, e comunque nel continente della formazione che aveva giocato la finale di ritorno in casa.
Il regolamento fu cambiato nel 1969, quando fu introdotta la differenza reti, e proprio a fine anni Sessanta si sono disputate gare che hanno meso a forte rischio il prosieguo della competizione. In Sudamerica il torneo era molto più sentito rispetto all’Europa, e le squadre argentine si misero in mostra per violenze in campo che andavano al di là di una sana competizione sportiva. Successe nel 1967, con il Racing di Avellaneda che ebbe la meglio nello spareggio con il Celtic, e nel 1968, con l’Estudiantes vincente sul Manchester United, ma soprattutto nel 1969, quando sempre l’Estudiantes, che era stato sconfitto per 3-0 dal Milan a San Siro, diede vita a una vera e propria caccia all’uomo nella partita di ritorno, che però non portò al successo nella coppa.
Visto la violenza delle squadre sudamericane, e un calendario che poneva l’Intercontinentale a fine anno, la competizione non venne disputata nel 1975 e 1978, e ci furono anche i rifiuti di squadre campioni d’Europa come Bayern e Ajax a prendere parte alla Coppa Intercontinentale.
L’ultima edizione della coppa con partite di andata e ritorno si disputò nel 1979, quando l’Olimpia di Asuncion ebbe la meglio sugli svedesi del Malmoe, che avevano sostituito il Nottingham Forest campione d’Europa.
Il trasferimento a Tokyo
La competizione stava perdendo sempre più appeal, così che la FIFA decise di trasferirla a Tokyo, con partita unica da disputarsi a dicembre.
La prima finale giocata a Tokyo fu nel 1980, e vide il Nacional Montevideo battere il Nottingham Forest per 1-0. In. Giappone la Coppa Intercontinentale prese piede, e contribuì a far appassionare il pubblico giapponese al calcio.
La Coppa Intercontinentale si è giocata così in finale unica a Tokyo dal 1980 al 2004, con l’ultima edizione vinta ai rigori dal Porto sui colombiani dell’Once Caldas.
Le squadre italiane che hanno vinto la Coppa Intercontinentale
Il Milan è la squadra italiana ad aver vinto più volte l’Intercontinentale, grazie ai successi del 1969, 1989 e 1990. I rossoneri, con 3 successi, sono anche fra le squadre ad aver vinto in assoluto più volte la coppa, assieme a Penarol, Real Madrid, Boca Juniors e Nacional Montevideo. I rossoneri poi nel 2007 hanno vinto anche il Mondiale per Club, e quindi possono dire di essersi laureati per 4 volte campioni del mondo.
L’Inter di Herrera invece ha vinto la Coppa Intercontinentale nel 1964 e 1965, e poi i nerazzurri sono tornati sul tetto del mondo nel 2010, quando la manifestazione era diventata Mondiale per Club.
Con due successi anche la Juventus, che ha vinto la prima Coppa Intercontinentale nel 1985 in una mitica finale vinta ai rigori con l’Argentinos Juniors, e poi è tornata a vincere a Tokyo nel 1996 con il River Plate grazie a una zampata di Del Piero.