Parigi-Roubaix 2022: il grande favorito è Mathieu van der Poel

Causa primo turno delle elezioni presidenziali francesi la scorsa domenica, quest’anno la Parigi-Roubaix si è scambiata di date con l’Amstel Gold Race, così che una delle più belle Classiche Monumento si correrà il giorno di Pasqua.

Sabato si disputerà anche la seconda edizione della Roubaix femminile, invece la gara maschile, che si corre dal 1896, andrà in scena di domenica.

Dopo l’annullamento del 2020 causa Covid, e lo spostamento dell’edizione del 2021 ad ottobre, sempre per le restrizioni dovute alla pandemia, la Roubaix torna a corrersi nella tradizionale finestra di aprile.

Il percorso sarà di 257,2 km, con ben 31 settori di pavè, che rendono la Parigi-Roubaix unica nel suo genere. Il più celebre è quello della foresta di Arenberg, ma a quel punto mancheranno ancora più di 100 km all’arrivo, così che si dice che ad Arenberg non si decide ancora il vincitore della Roubaix, ma si capisce subito che andrà a perderla.

Più decisivo sarà il Carrefour de L’Arbre, perché a quel punto mancheranno solo 15 km all’ingresso nel velodromo di Roubaix.

Abbiamo ancora negli occhi la splendida corsa di ottobre, vinta da Sonny Colbrelli in volata al velodromo su Mathieu van del Poel e Florian Vermeersch, ma quest’anno Sonny non sarà al via per difendere il titolo, complice l’arresto cardiaco avuto al Giro di Catalunya, e ad oggi non è chiaro quando e se Colbrelli potrà tornare ad essere un ciclista professionista.

La vittoria di Colbrelli nel 2021

I favoriti della Parigi-Roubaix 2022

Il grande favorito di quest’anno è l’olandese Mathieu van del Poel, che arriva dalla vittoria al Giro delle Fiandre, e dal sorprendente terzo posto della Milano-Sanremo.

Il suo grande avversario avrebbe dovuto essere il belga Wout van Aert ma, dopo aver saltato il Giro delle Fiandre perché positivo al Covid, il campione belga non si è ancora ripreso del tutto. Sarà al via, ma non potrà svolgere un ruolo da protagonista.

Diamo più possibilità al danese Mads Pedersen, che è stato campione del mondo nel 2019, e che parte come uno dei favoriti quest’anno alla Parigi-Roubaix.

Da tenere in considerazione anche lo sloveno Matej Mohoric, vincitore alla Sanremo, come anche Filippo Ganna, che ha vinto la Parigi-Roubaix Under 23 nel 2016, ma l’edizione dei “grandi” è tutta un’altra cosa.

Un po’ di storia sulla Parigi-Roubaix

Come dicevamo sopra, la prima edizione si è corsa nel 1896, ed è stata vinta dal tedesco Josef Fischer.

I belgi Roger De Vlaeminck (1972, 1974, 1975 e 1977) e Tom Boonen (2005, 2008, 2009 e 2012), sono i due corridori che hanno vinto più volte la Roubaix, seguiti da altri 7 che l’hanno vinta tre volte, fra cui l’italiano Felice Gimondi, vincitore qui al nord della Francia ininterrottamente dal 1978 al 1980.

Il Belgio è la nazione che con i propri corridori ha vinto più volte la Parigi-Roubaix (57), seguito dalla Francia (28), mentre l’Italia si posiziona al terzo posto di questa classifica con 14 successi.

Sonny Colbrelli ci ha regalato l’ultimo successo solo qualche mese fa, ma in precedenza un italiano non riusciva ad aggiudicarsi la classica del pavè dal 1999, quando fu Andrea Tafi a prevalere sui belgi Wilfried Peeters e Tom Steels.

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