Rafa Nadal vince in rimonta contro Daniil Medvedev, ed entra nell’olimpo del tennis mondiale.
La finale degli Australian Open 2022 è stata incredibilmente emozionante, con il russo avanti 2 set a zero, e con il maiorchino che, dal terzo set in poi, è riuscito a compiere un’incredibile rimonta (vittoria per 3-2 finale).
Nadal era già considerato uno dei migliori tennisti di tutti i tempi, ma con quest’ultimo successo ha scalato davvero l’ultimo gradino, e ora, in fatto di vittorie nei tornei dello Slam, guarda tutti dall’alto.
Qui cinque numeri che ci fanno capire perché Rafa Nadal può davvero essere considerato uno dei migliori atleti della racchetta di tutti i tempi:
Ventuno (21)
Ci sarebbe potuto arrivare prima Novak Djokovic, battendo Medvedev in finale agli ultimi US Open, oppure partecipando agli Australian Open, ma sappiamo tutti come è andata in entrambe le occasioni (sconfitto dal russo nel primo caso e respinto alla frontiera australiana nel secondo perché non vaccinato contro il Covid), così che è Rafa Nadal il primo tennista nell’era open ad arrivare a 21 vittorie nei tornei dello Slam.
Il maiorchino sale sul gradino più altro, lasciando un passo indietro sia Djokovic che Roger Federer (entrambi a 20 successi).
Tredici (13)
Essere un “terraiolo” ok, ma mai nessuno nella storia era arrivato a vincere tredici volte l’Open di Francia, impresa riuscita solo a Nadal, che già questa primavera potrà andare a caccia del 14° successo al Roland Garros.
Per capire il significato di quanto finora fatto da Rafa a Parigi, consideriamo che al secondo posto nella classifica all time parigina troviamo un campione assoluto come Bjorn Borg, distanziato con “solo” sei successi sulla terra rossa parigina.
Bjorn Borg, distanziato con “solo” sei successi sulla terra rossa parigina.
Sei (6)
Nadal viene considerato il più forte tennista sulla terra rossa, ma in carriera, oltre a due titoli sull’erba di Wimbedon, ha vinto anche 5 slam sul cemento, di cui 2 agli Australian Open e ben 4 agli US Open di Flushing Meadows.
Sette (7)
Spesso si dice che un atleta dopo i trent’anni inizi la sua fase discendente, ma per Nadal non è certo così.
Dei suoi 21 tornei dello slam vinti in carriera, 7 li ha vinti dopo aver compiuto i trent’anni, iniziando dal successo a Parigi nel 2017, quando proprio durante il torneo di anni ne compì 31.
A quasi 34 anni, dove può arrivare ancora Nadal? Lo scorso settembre si è dovuto sottoporre a un’operazione al piede sinistro, poi a dicembre ha preso il Covid e, quando anche la sua carriera sembrava a rischio, ora è arrivato questo successo clamoroso agli Australian Open. Quali sono quindi i limiti di Rafa?
5 ore e 53 minuti (5h, 53’)
Se quella di ieri è stata una finale maratona fra Nadal e Medvedev, durata ben 5 ore e 24 minuti, non è il record agli Australian Open, ma la partita più lunga a Melbourne vede sempre coinvolto Nadal, che nella finale del 2013 con Djokovic, rimase in campo per 5 ore e 53 minuti. Una finale al limite delle possibilità umane. In quell’occasione fu il tennista serbo ad avere la meglio e si portò così a casa il trofeo.