5 cose che abbiamo capito guardando Milan-Roma 3-1

La Befana ha fatto ripartire la Serie A e, nonostante i tanti rinvii dovuti alla positività dei giocatori per il Covid, si sono giocate partite interessanti, a partire di quella di San Siro fra Milan e Roma.

Andiamo a vedere quali a nostro avviso sono stati i maggiori punti di discussione della partita fra gli uomini di Pioli e quelli di Mourinho:

Il Milan deve giocare sempre ad alta intensità

La sfortuna pare non voler abbandonare i rossoneri che, per positività dei giocatori al virus, infortunati e chi è impegnato in Coppa d’Africa, si è presentato a San Siro con 10 assenze.

Ciò che si è rivisto però fra i rossoneri è l’intensità di gioco, mancata quasi del tutto nell’ultimo mese di campionato.

I 15 giorni di riposo sembrano aver fatto bene al Milan, che ha mantenuto un ritmo alto praticamente per tutta la partita. Per i rossoneri è essenziale mantenere ritmi di gioco così alti, perché solo così il Milan si può esprimere al meglio, e azzerare alcune disparità di rosa nei confronti di alcune avversarie (Inter, Napoli e Juve ad esempio).

Con una partita a settimana da qui alla fine del campionato- a parte gli impegni di Coppa Italia- il Milan avrà la possibilità di esprimersi su ritmi alti per tutta la stagione.

La Roma paga errori di squadra e individuali

La squadra di Mourinho ha dato il meglio di sé nei primi 20 minuti della ripresa, quando ha cercato di prendere in mano il gioco. Troppo poco per pensare di venire a fare punti a San Siro.

In casa giallorossa poi abbiamo visto tanti errori individuali, come il secondo gol completamente regalato al Milan per l’errore di Ibanez, oltre alle tante imprecisioni di Veretout e Zaniolo.

La Roma di Fonseca teneva in mano spesso il gioco, quella di Mourinho ci sembra decisamente più passiva. I giallorossi tendono a reagire quando vengono colpiti ma, quando vai sotto di due gol dopo nemmeno 15 minuti contro una squadra come il Milan, poi diventa difficile recuperare.

Al Milan serve un centrale forte di difesa

Diciamo subito una cosa: la partita di Kalulu e Gabbia, schierati al centro della difesa rossonera, è stata più che buona, ma il Milan deve al più presto trovare un sostituto di Kjaer.

Se la squadra di Pioli vorrà essere una serie contendere per lo scudetto fino a fine campionato, ha bisogno però di un centrale che sappia difendere e costruire da affiancare a Tomori. Vero che non ci saranno più impegni europei per il Milan, ma prima arriva un altro centrale di livello, meglio sarà per il cammino di Pioli da qui a fine campionato.

Alla Roma serve più di Maitland-Niles

Il giocatore inglese sembra molto vicino alla Roma, ma ai giallorossi visti a San Siro, serve molto più dell’esterno dell’Arsenal se vorrà mantenere speranze di lottare per il quarto posto.

Ibanez non dà garanzie, Veretout sembra spesso spaesato, Zaniolo continua su alti e bassi, mentre anche Mkhitaryan è stato anonimo giovedì sera.

Le note positive per i giallorossi arrivano da Lorenzo Pellegrini, a cui manca solo il ritmo partita dopo l’infortunio, e da Abraham, sempre pericoloso quando viene servito a dovere.

Sandro Tonali è già pronto per un ruolo da titolare in nazionale

Un’altra grande partita da parte di Tonali, il migliore a nostro avviso di quelli scesi in campo a San Siro.

Mancini sta ragionando su a chi dare fiducia negli spareggi di marzo, e crediamo che questo Tonali non possa più essere solo un rincalzo in maglia azzurra, ma deve essere un punto fermo per l’Italia del presente e del futuro.

Risultato finale: Milan-Roma 3-1 (Giroud (M) all’8°, Messias (M) al 17°, Abraham (R) al 40°, Leao (M) all’81°

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