Partono oggi in Svizzera gli Europei femminili di calcio, con la finale che sarà poi prevista per domenica 27 luglio a Basilea.
L’Italia di Andrea Soncin non è tra le favorite, ma le Azzurre sono una squadra interessante, che è migliorata molto negli ultimi tempi, ed è da seguire in questo percorso iniziato due anni fa con il tecnico vigevanese.
Le 16 nazionali sono state divise in 4 gruppi da 4 squadre ciascuno, e alla fase ad eliminazione diretta accederanno le prime due di ogni girone. A quel punto si procederà poi con quarti, semifinale e la finalissima di Basilea che laureerà la nuova squadra campione d’Europa.
Facciamo una breve analisi dei 4 gironi eliminatori:
Gruppo A (Finlandia, Islanda, Norvegia, Svizzera)
Le svizzere sono le padrone di casa, e si sono affidate come guida tecnica all’esperta svedese Pia Sundhage, che ha vinto due ori e un argento olimpico alla guida degli Stati Uniti.
La Svizzera non ha mai passato il primo turno a una fase finale dell’Europeo, ma in questa edizione le elvetiche partono favorite nel girone che comprende anche la Norvegia, che si è laureata campione d’Europa nel 1987 e 1993, in un periodo in cui nel calcio femminile vigeva il puro dilettantismo, mentre negli ultimi anni, nonostante la presenza in squadra dell’x Pallone d’Oro Ada Hegerberg, le norvegesi non sono più state competitive. Nell’ultimo Europeo giocato in Inghilterra, la Norvegia è uscita al primo turno perdendo nel girone per 8-0 con l’Inghilterra, con le Leonesse poi campioni d’Europa.
La Finlandia ha raggiunto una semifinale all’Europeo nel 2005, mentre l’Islanda è arrivata ai quarti nel 2013, ma entrambe le nazionali sembrano un gradino dietro rispetto a Svizzera e Norvegia al momento.
Gruppo B (Belgio, Spagna, Italia, Portogallo)
Il Gruppo B è quello dell’Italia, ma la favorita d’obbligo è ovviamente la Spagna, campione del mondo nel 2023 e vincitrice della Nations League nel 2024.
Da due anni a questa parte però le spagnole hanno cambiato guida tecnica, con l’esonerato Jorge Vilda sostituito da Montse Tomè, e prima della partenza per la Svizzera hanno visto loro stella, detentrice del Pallone d’Oro, Aitana Bonmatì, ricoverata in ospedale per meningite. Ci sarà invece l’altra stella Alexia Putellas (due volte Pallone d’Oro), come anche l’emergente Claudia Pina. La Spagna arriva a questo Europeo dopo essere arrivata però solo quarta alle scorse Olimpiadi, battuta nella finale per il bronzo dalla Germania.
L’Italia arriva da un ultimo Europeo e un ultimo Mondiale disastrosi, con le Azzurre sempre eliminate al primo turno, ma la nazionale di Soncin ha fatto molto bene nell’ultima Nations League, classificandosi nel girone alle spalle della Svezia ed evitando i playout. In attacco si punta ancora forte sulle esperte Barbara Bonansea e Cristiana Girelli, ma ci sarà da fare molta attenzione anche a Sofia Cantore.
Il Belgio è stata una bella sorpresa nel 2022, eliminato nei quarti di finale, e sarà il primo avversario dell’Italia a Sion, mentre il Portogallo non ha mai superato la fase a gruppi all’Europeo.
Gruppo C (Danimarca, Germania, Polonia, Svezia)
La Germania l’Europeo l’ha vinto per ben 8 volte, e per sei volte consecutive dal 1995 al 2013, e può essere considerata a ragione una delle grandi potenze del movimento calcistico femminile.
Le tedesche sono state battute in finale dall’Inghilterra all’ultimo Europeo del 2022, mentre hanno profondamente deluso al Mondiale 2023, quando sono uscite al primo turno.
La Svezia ha vinto il primo Europeo mai disputato nel 1984, ma poi non ha più vinto, e si presenta in Svizzera con una squadra molto esperta. La Danimarca punta forte sull’attaccante Pernilla Harder, autrice di 78 reti in 162 presenze con la nazionale, e nel 2017 ha raggiunto la finale battuta solo dalle padrone di casa olandesi. In questo girone la cenerentola è quindi la Polonia, alla sua prima presenza a una fase finale di un Europeo, ma in attacco le polacche possono contare su Ewa Pajor, che la scorsa stagione ha realizzato ben 43 reti con la maglia del Barcellona, ed è stata ovviamente già identificata come la versione femminile di Robert Lewandoski.
Gruppo D (Inghilterra, Francia, Olanda, Galles)
In ogni Europeo o Mondiale, sia maschile che femminile, c’è sempre un “Gruppo della morte”, e in Svizzera questo è il Gruppo D.
L’Inghilterra si presenta da campione d’Europa in carica e finalista dell’ultimo Mondiale, ma anche l’Olanda ha vinto l’Europeo nel 2017, e ha in Vivianne Miedema la stella della squadra.
Attenzione però alla Francia, che a livello di nazionale non ha mai centrato risultati importanti, ma quello francese è un movimento in crescita e, dopo i successi in serie del Lione in Champions League, potrebbe essere la volta della nazionale affidata a Laurent Bonadei.
Chi ha poche possibilità di andare avanti è invece il Galles, unica esordiente della manifestazione assieme alla Polonia. Jess Fishlock è una centrocampista classe 1987 con tanta esperienza e che gioca nella lega professionistica statunitense, ma basterà per contrastare le corazzate di questo girone?