In caso di necessità, chiamare Claudio Ranieri.
Sembra questa una delle direttive in casa Roma che, per la terza volta nella storia, chiama l’allenatore classe 1951 nato al Testaccio e romanista fino al midollo, per provare a risolvere una situazione che sembra già compromessa.
Claudio Ranieri aveva lasciato la panchina del Cagliari la scorsa estate, dopo aver traghettato i sardi ad un’altra brillante salvezza, e aveva dichiarato che quella sarebbe stata la sua ultima panchina di club, e che al massimo sarebbe tornato in pista per allenare una nazionale, come aveva già fatto con la Grecia nel 2014.
Il richiamo però della “sua” Roma è stato irresistibile, e quando i Friedkin lo hanno chiamato a Londra per firmare un contratto fino a fine stagione, con la possibilità poi di entrare nella dirigenza giallorossa, Ranieri non ha saputo resistere, e ha deciso di accorrere al capezzale di una Roma che in questa stagione ha fatto saltare già due allenatori. Dopo l’addio ad inizio stagione con De Rossi infatti, anche Juric è durato molto poco sulla panchina della Roma, con il pareggio in casa dell’Union St Gilloise in Europa League, e la sconfitta interna con il Bologna di domenica scorsa in campionato, che sono stati il capolinea per il tecnico ex Torino.
Ora tocca a Ranieri provare a risollevare la baracca, e cercherà di farlo come le altre due volte che si è seduto sulla panchina giallorossa.
Stagione 2009/10 e 2010/11
Dopo aver esordito in Serie A con la Roma nel novembre 1973, e aver disputato però in giallorosso solo 6 partite, la carriera di calciatore di Ranieri è stata spesa fra Catanzaro (ben 8 anni), Catania e Palermo, mentre la carriera da tecnico è iniziata nella stagione 1986/87 sulla panchina della Vigor Lamezia, prima tappa di un tour che lo ha portato in giro per l’Europa nel corso degli anni.
Ranieri è arrivato per la prima volta sulla panchina della Roma nella stagione 2009/10, subentrando a Luciano Spalletti, e quella stagione fu assolutamente positiva per Sor Claudio dal Testaccio.
I giallorossi, infatti, a fino campionato si classificheranno secondi alle spalle dell’Inter del Triplete di Mourinho, ma la squadra di Ranieri ad aprile, riuscì anche a sorpassare l’Inter, buttando però tutto al vento il 25 dello stesso mese con l’inopinata sconfitta interna con la Sampdoria, che permise il controsorpasso ai nerazzurri che si avvieranno così verso lo scudetto.
Nella stessa stagione la Roma raggiunge anche la finale di Coppa Italia, perdendola però per 1-0 all’Olimpico sempre contro l’Inter. Ranieri in quella stagione prende anche decisioni importanti e clamorose, sostituendo nel derby di ritorno con la Lazio due totem giallorossi come Francesco Totti e Daniele De Rossi, ma i risultati gli daranno ragione, e il pubblico è tutto dalla sua parte.
La stagione successiva non inizia altrettanto bene per la Roma, che già ad agosto perde la finale di Supercoppa italiana con l’Inter, e la squadra di Ranieri non sarà mai coinvolta nella lotta per le posizioni di vertice, con il tecnico che deciderà di lasciare la panchina giallorossa dopo la rocambolesca sconfitta di Marassi con il Genoa per 4-3, con la Roma in vantaggio di tre gol. Al suo posto arriva Vincenzo Montella, mentre Ranieri andrà ad allenare prima Inter e poi Monaco e, dopo una breve parentesi sulla panchina della nazionale ellenica, arriverà l’incredibile successo in Premier League con il piccolo Leicester City nel 2016.
Stagione 2018/19
Dopo l’incredibile trionfo con le Foxes, Ranieri vive altre due esperienze all’estero non particolarmente positive con Nantes e Fulham, per poi tornare in aiuto della Roma nel marzo 2019, quando viene esonerato Eusebio Di Francesco.
Il tecnico abruzzese aveva fatto molto bene nella stagione precedente portando i giallorossi fino alle semifinali di Champions League, ma la stagione seguente non è altrettanto positiva, così che Ranieri torna ad allenare in Italia dopo un’assenza di sei anni dalla Serie A.
A fine stagione la Roma arriva a sfiorare la zona Champions, distante solo 3 punti, ma i giallorossi sono costretti a ripiegare sull’Europa League. Ranieri lascia a fine stagione, per ripartire poi dalla Sampdoria, dal Watford e dal Cagliari, dove riuscirà a riportare i sardi in Serie A e ottenere due salvezze, prima del ritorno di questi giorni alla sua amata Roma.