Ogni volta che scende in campo, ormai ci si chiede quanti gol segnerà, non più se andrà a rete oppure no.
E’ la storia di Erling Haaland, l’attaccante norvegese del Manchester City, che avrebbe dovuto far fatica ad adattarsi ai ritmi frenetici della Premier League, e invece sta già distruggendo tutti i record possibili ed immaginabili.
Dopo 9 partite di campionato, Haaland ha realizzato ben 15 reti, fornendo anche 3 assist. Il suo dato di Expected Goals in queste 9 giornate (cioè le volte che si è trovato in posizioni pericolose per poter andare a rete), fa registrare un 9.83, che impressiona se confrontato con il 5.9 in XG di Harry Kane, secondo nella classifica cannonieri di Premier League con 8 reti.
Haaland sta già correndo verso la leggenda, e il Times sabato scorso si è chiesto se il 22enne norvegese riuscirà a raggiungere, o addirittura battere, il record di gol di Dixie Dean, che nella stagione 1927/28, realizzò 60 reti in 39 partite.
Chi era Dixie Dean?
Dixie Dean è stato uno dei più grandi centravanti della storia del calcio inglese a cavallo delle due guerre mondiali. Nato a Birkenhead, nel Merseyside, spese quasi interamente la sua carriera con la maglia dell’Everton, con cui vinse due campionati inglesi e la FA Cup nel 1933.
Nella stagione 1927/28, fu una dei grandi protagonisti della cavalcata dei Toffees verso il titolo, e Dean contribuì con ben 60 gol in un singolo campionato. Mai nessuno era riuscito a realizzare tanti gol prima, e mai nessuno ci è più riuscito negli anni successivi.
I capocannonieri di Premier League
Ora, vista la media realizzativa di Haaland, si è parlato ancora di Dixie Dean, e del suo record di gol che appare tutt’oggi inattaccabile.
Giusto per capire di cosa stiamo parlando, dobbiamo sottolineare che da quando esiste la Premier League – stagione 1992/93 – il record delle realizzazioni appartiene a due giocatori: Andy Cole che nella stagione 1993/94 realizzò 34 reti con la maglia del Newcastle, e Alan Shearer, che nella stagione 1994/95 condusse il Blackburn Rovers alla vittoria in Premier League realizzando anche lui 34 gol.
Nella scorsa stagione il titolo di capocannoniere è andato a Mohamed Salah (Liverpool) e Son Heung-min (Tottenham) che hanno realizzato entrambi 23 reti a fine campionato, e più in generale un capocannoniere di Premier League non supera la soglia delle 30 segnature da quando Salah mise a segno 32 gol nella stagione 2017/18.
Thierry Henry ha vinto 4 volte il titolo di cannoniere con la maglia dell’Arsenal, ma solo una volta – nella stagione dei record dei Gunners 2003/04 – è riuscito ad arrivare a 30 gol in stagione.
Con Haaland però parliamo di un giocatore che ha realizzato finora 176 gol in carriera in 217 partite distribuite fra i campionati in Norvegia, Austria, Germania e Inghilterra, più le reti con la nazionale norvegese, con cui ha realizzato 21 gol in 22 partite.
Dopo 9 partite di campionato, Haaland è arrivato a sole 8 reti da Kane e Son, capocannonieri della scorsa stagione, e non può far altro che puntare alle leggende del calcio inglese.
In tempi relativamente più recenti rispetto a quando giocava Dixie Dean – ma parliamo comunque della stagione 1960/61 – Jimmy Greaves realizzò 41 reti con la maglia del Tottenham, e forse questo è un target più credibile per Erling Haaland.
L’attaccante norvegese sta realizzando reti in maniera impressionante, e sembra trovarsi perfettamente a proprio agio nei meccanismi di Pep Guardiola- l’intesa poi con Kevin De Bruyne è ottima- ma nelle scorse stagioni il fenomeno di Bryne è stato spesso fermato dagli infortuni, cosa che, se dovesse capitare anche a Manchester, potrebbe bloccare Haaland verso la corsa a questi incredibili record.
Haaland per ora non pensa a record e infortuni, ma solo a segnare con una regolarità impressionante, e a portare il City verso l’ennesimo titolo di Premier League- sarebbe il quinto in sei stagioni- e verso la prima Champions League nella storia dei Citizens.