L’Italia ha vinto la terza Coppa Davis della sua storia, raggiungendo nell’albo d’oro Germania e Repubblica Ceca.
Questo è un anno d’oro per il tennis italiano, che ha portato Jannik Sinner a vincere due Slam e diventare il numero uno al mondo, ma anche il tennis femminile esplodere con Jasmine Paolini e con la vittoria della squadra azzurra nella Billie Jean King Cup.
La Coppa Davis sembra ormai diventata una Coppa Italia, tale è il dominio dei nostri tennisti al momento sul resto del mondo.
Dopo l’ultimo trionfo di Malaga, andiamo a ripercorrere come sono arrivati questi 3 successi italiani in Coppa Davis:
Coppa Davis 1976: Italia-Cile 4-1
Si tratta della prima Coppa Davis conquistata dall’Italia, ma è anche la coppa delle polemiche.
A settembre infatti, dopo aver battuto per 3-2 l’Australia in semifinale, bisogna volare a Santiago per affrontare il Cile per la conquista della prestigiosa Insalatiera. Nel paese sudamericano però dal 1973 comanda Augusto Pinochet, che ha preso il controllo dopo un colpo di stato sanguinario, e in Italia molti chiedono che gli italiani non vadano a giocare a casa di un dittatore. Alla fine però si decide che la spedizione partirà, e si ricorderà anche Panatta scendere in campo con la maglietta rossa in memoria delle tante vittime causate dal regime di Pinochet.
L’Italia, capitanata da Nicola Pietrangeli, vince i primi due singolari con Corrado Barazzutti e Adriano Panatta, e anche il doppio formato dagli stessi due tennisti batte i cileni Cornejo/Fillol. Sul 3-0 l’Italia è già campione, ma Panatta batte ancora Fillol in singolare, prima che i cileni si prendano il punto della bandiera con la vittoria di Prajoux contro Antonio Zugarelli. Gli Azzurri però vincono per 4-1, e conquistano la prima Coppa Davis della storia del tennis italiano.
Coppa Davis 2023: Italia-Australia 2-0
Passano 47 anni dal trionfo a Santiago del Cile, e anche la Coppa Davis ha cambiato formato, ma il tennis italiano è in forte crescita, e alla fine del 2023 arriva il secondo successo in Davis per gli Azzurri.
La squadra italiana capitanata da Filippo Volandri rischia nel girone di qualificazione a settembre quando perde per 3-0 contro i campioni in carica canadesi, ma poi i successi su Cile e Svezia consentono a Sinner & co di volare a Malaga per la fase finale.
Anche in Spagna si parte con la sconfitta di Arnaldi contro Van de Zandschulp, ma poi Sinner rimette le cose a posto contro Griekspoor, e il doppio Sinner/Sonego dà il punto del successo e il passaggio in semifinale.
Contro la Serbia in semifinale si compie il capolavoro azzurro, perché Musetti perde contro Kacmanovic il primo singolare, ma poi il campione altoatesino nel secondo singolare annulla tre match point a Novak Djokovic, e batte il serbo, che una settimana prima lo aveva sconfitto in finale alle ATP Finals a Torino. Non è finita qui, perché a decidere è il doppio, con Sinner e Sonego che sconfiggono Djokovic/Kecamanovic per 2-0, e riportano l’Italia in finale.
La finale ha poca storia, perché Matteo Arnaldi batte 2-1 Alexei Poporyn, ma soprattutto Sinner continua la sua serie di successi contro Alex de Minaur, e consegna all’Italia il secondo successo nella storia in Coppa Davis.
Coppa Davis 2024: Italia-Olanda 2-0
Quest’anno l’Italia vola a Malaga senza patemi d’animo, e l’unica incertezza arriva nei quarti, dove cadono la Spagna di Alcaraz e Nadal contro l’Olanda, e gli Stati Uniti di Fritz contro l’Australia. Gli azzurri perdono il primo singolare contro l’Argentina con Cerundolo che sconfigge per 2 set a 0 Musetti, ma poi ci pensa la nostra “assicurazione” che risponde al nome di Jannik Sinner, che prima batte Baez nel secondo singolare, e poi, assieme a Matteo Berrettini, vince il doppio e porta l’Italia in semifinale.
Sono ancora Berrettini e Sinner i due protagonisti nella vittoria per 2-0 contro gli australiani, e il doppio non serve nemmeno in finale, perché per battere l’Olanda (alla sua prima finale di Davis), bastano il 6-4; 6-2 di Berrettini contro Van de Zandschulp, e il 7-6; 6-2 dell’incredibile Sinner contro Griekspoor, per vincere la finale.
In totale, l’Italia ha concesso solo un set agli avversari in tre incontri, e si è portata a casa così la terza Insalatiera della storia.